Sunday View

Trump mette a “dieta” gli Usa, ma a chi fa bene davvero?

Il programma della Casa Bianca per migliorare la salute degli americani ha suscitato qualche perplessità. L’ultima trovata è quella di cambiare il dolcificante nella Coca-Cola, ma c’è chi dice da tempo che bisogna fare di più

di Lorenzo Cleopazzo 20 Luglio 2025 10:00

financialounge -  Coca Cola Donald Trump salute sunday view
C’è chi lo ama e chi proprio non lo sopporta, chi quasi spera di trovarlo alla prima occasione e chi cerca di evitarlo come un vampiro la luce.

Non a tutti piace, l’odore di carburante. Quello che impregna l’aria delle stazioni di rifornimento, quello che nelle aree di sosta in autostrada si mischia al rumore delle macchine che sfrecciano e che, in fondo, sa di estate e di vacanze.

Quell’odore che però, lo sappiamo, appartiene a qualcosa che non è proprio salutare per il pianeta. Certo, ci permette di viaggiare e dà lavoro alle aziende petrolifere, ma se dovessimo elencare 100 cose che fanno bene all’ecosistema, probabilmente non ci verrebbe da inserire la benzina o il gasolio, ecco. Sappiamo che non fanno bene, eppure a qualcuno piace sentirne il profumo, allo stesso modo dei fast food o delle bibite gassate, che vanno bene una volta ogni tanto, ma non ne faremmo il caposaldo di una sana alimentazione. E a proposito di questi ultimi due termini, dalle parti di Washington sembra che qualcuno abbia preso a cuore il tema, anche se, forse, con i modi sbagliati.

In questo Sunday View sempre più vicino alle ferie prendiamo un last minute per gli Stati Uniti, per una scorpacciata di notizie.

EAT YOUR VEGETABLES


Coca-Cola cambia ricetta. Lo avrete letto qui su Financialounge.com qualche giorno fa. Cambia ricetta, e non per una trovata di marketing o per qualche studio organolettico: lo fa perché la Casa Bianca l’avrebbe convinta a farlo. Donald Trump si è attribuito il merito di aver fatto rimpiazzare l’attuale miscela di zucchero e sciroppo di mais, con lo zucchero di canna 100% Made in Usa. Questa mossa del presidente americano potrebbe sembrare una delle sue trovate, ma in realtà, dietro questa ennesima “trumpata” ci sarebbe il nome ben noto del Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr, già attenzionato per delle critiche ai vaccini anti-Covid. Kennedy Jr ha spesso additato come ‘dannoso’ lo sciroppo di mais e paragonato lo zucchero al veleno. Da qui, nel maggio scorso, la pubblicazione del rapporto Make America Healthy Again (MAHA), dove si evidenziano quelle che secondo lo studio sarebbero delle gravi colpe dell’industria alimentare e non solo, per una popolazione ‘sovramedicata e malnutrita’.

Il Financial Times, in merito al MAHA, è scettico e anche critico: pur avendo avuto il merito di portare diversi voti a Trump, e di aver cominciato una lotta contro coloranti alimentari e dolcificanti nocivi, il programma di Kennedy Jr non avrebbe un vero punto focale, mancando così di una vera soluzione per un problema che affligge gli States da anni. Stando ai dati, infatti, se negli anni '80 la popolazione statunitense in sovrappeso o obesa era quasi il 50%, oggi è salita fino al 74%. Quindi okay la lotta ai coloranti e all’olio di semi, okay il cambio di zucchero nella Coca-Cola, ma forse bisognerebbe fare di più.

L’attenzione per certi aspetti dell’alimentazione è un punto importante, certo, ma non è forse l’unico. Non basta vietare quell’alimento o l’altro, ma bisogna intervenire forse a livello più profondo, come fece qualcuno.

UNO AVANTI


Lo sapevate che Pitagora aveva vietato ai suoi discepoli di mangiare carne? Il perché è semplice: credendo nella reincarnazione dell’anima – anche se il termine corretto sarebbe ‘metempsicosi’ –, non voleva correre il rischio di mangiare un amico un lontano parente. Ma sapevate che aveva vietato pure le fave? E se il primo divieto potrebbe trovare alcuni benefici anche per la salute delle persone, il secondo è proprio un mistero.

Ciò che invece è chiaro per gli storici, è lo sguardo illuminato con cui Federico II di Svevia pose l’accento su tematiche come la salute e l’alimentazione, con un’attenzione evoluta rispetto alla sua epoca.

Con una serie di norme, l’imperatore del Sacro Romano Impero vietò la vendita di alimenti deteriorati, la macellazione e i luoghi di vendita del cibo vennero regolamentati e sottoposti a rigide norme igieniche, e si arrivò persino a un sistema di pesistica che obbligava i commercianti a utilizzare bilance e misure standard, per evitare truffe ai danni dei consumatori. Il tutto ebbe logicamente un risvolto molto positivo sulla salute del popolo, altro tema caro a Federico II, che fece costruire ospedali e scuole di medicina, regolamentando anche la professione medica. E insomma, non è un caso se passò alla storia come ‘Stupor Mundi’.

SANO ROMANO IMPERO


Quindi Kennedy Jr dovrebbe fare meno come Pitagora e più come Federico II? Banalizzando, sì. Come il filosofo del Teorema, anche il Segretario alla Salute americano ha messo dei divieti che, tutto sommato, hanno anche degli aspetti positivi, ma altri appaiono privi di fondamento e di efficacia. Perché è giusto combattere ingredienti come lo sciroppo di mais, ma non se poi lo si sostituisce con lo zucchero di canna. Sia Pitagora che Kennedy Jr hanno messo dei divieti giusti, solo che se il primo l’ha fatto con premesse sbagliate, l’altro ha cannato completamente le conclusioni.

L’esempio dello Stupor Mundi è decisivo: senza slogan del tipo ‘Make Sacro Romano Impero Healthy Again’, l’imperatore ha agito all’origine dei problemi, regolamentando tantissimi aspetti della vita pubblica, non ultimi anche quelli legati alla salute.

Insomma, quello degli States sembra essere una questione strutturale difficile da sradicare, un po’ come è successo con il tabacco, per cui ci sono voluti più di 70 anni per ridurne l’uso, grazie a una lotta per il cambiamento sostanziale nella percezione delle sigarette: da oggetto di culto, a prodotto mortale. Ecco, secondo il Financial Times questo è ciò che andrebbe fatto anche per quanto riguarda i grassi e i cibi super-processati: agire sulla percezione di certi alimenti. Perché è ovvio che un cheeseburger è più soddisfacente di un cetriolo, ma sembra che in America si sia persa la cognizione di cosa sia meglio per la propria salute. E forse lo dimostrano anche le scelte di Kennedy Jr.

BONUS TRACK


In fatto di “dieta”, quelli del Sacro Romano Impero la sapevano lunga: e non perché mettevano a regime i loro popoli, ma perché con quel termine s’intendevano le assemblee decisionali attorno all’imperatore. In altre parole, Federico II si è mosso meglio di Kennedy Jr, qualsiasi sia l’accezione del termine “dieta”.

Trending