La crisi del lusso

Valentino sul mercato? Kering e Mayhoola starebbero cercando un compratore

Aumenta il debito del gruppo francese che secondo gli accordi dovrebbe comprare il restante 70% della maison il cui rilancio stenta a partire. Per questo si fanno insistenti le voci di una possibile vendita

di Davide Lentini 18 Luglio 2025 09:41

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Il destino della maison Valentino torna in discussione. Secondo quanto riportato da Repubblica, il gruppo francese del lusso Kering e il fondo del Qatar Mayhoola hanno riaperto il dossier sul futuro del marchio italiano. "Più fonti" confermano che i due azionisti starebbero valutando una possibile rimessa sul mercato della casa di moda fondata nel 1959, oggi in una fase di rilancio dopo una stagione difficile. Secondo quanto emerge sarebbe in corso un un ripensamento strategico. Il dossier Valentino, infatti, si inserisce all’interno di una più ampia riflessione interna avviata da Kering sul proprio portafoglio, in un momento di forte pressione finanziaria e di mercato.

KERING E L'IMPEGNO SU VALENTINO


In base agli accordi del 2023, quando Kering ha rilevato il 30% della maison, tra maggio 2026 e fine 2028 dovrebbe comprare il restante 70%. Secondo le stime riportate da Bernstein e citate da Repubblica, il completamento dell’operazione potrebbe costare circa 3,4 miliardi. Una cifra considerevole che Mayhoola potrebbe chiedere anche in parte in azioni Kering (fino a 3 milioni di titoli). Ma il calo in Borsa del gruppo francese, che ha perso circa il 40% in un anno, ha ridotto sensibilmente il valore del pacchetto: da 1,5 miliardi a 570 milioni. Un delta che complica ogni scenario.

OBIETTIVO KERING: CONTENERE I COSTI


L’"euforia da shopping” che negli ultimi anni ha portato Kering a spendere 14 miliardi in acquisizioni, fra brand e immobili iconici come il palazzo in via Montenapoleone 8 a Milano, ha lasciato un’eredità pesante. Si parla di 10,5 miliardi di debito, proprio mentre uno dei brand di punta del gruppo, Gucci, fatica e il lusso globale frena. Per contenere i costi Kering ha già ceduto gli outlet italiani, sta cercando investitori per gli immobili di Parigi, Milano e New York e ora sembra valutare anche un disimpegno da Valentino. Ma non è così semplice: i patti fra Kering e Mayhoola prevedono un lock-up quinquennale, e per uscire dall’impasse servirebbe un terzo soggetto pronto a rilevare entrambe le quote.

VALENTINO, UN RILANCIO CHE NON DECOLLA


Valentino ha chiuso il 2023 con ricavi in lieve calo a 1,3 miliardi, un Ebitda in flessione del 21% a 246 milioni e una perdita netta di circa 28 milioni. Per reagire, ha rifinanziato 530 milioni di debito, investito nelle produzioni italiane e nella rete retail, e soprattutto ha affidato la direzione creativa ad Alessandro Michele, ex Gucci. Ma i risultati non si sono ancora visti, anzi.

IL DOSSIER VALENTINO IN MANO A DE MEO


Il nuovo corso di Kerin sarà ora nelle mani del ceo Luca de Meo, ex Renault, operativo dal 15 settembre. Il rilancio potrebbe culminare in un nuovo piano industriale nel 2026, anno in cui si attende la ripartenza del lusso globale. Per ora da Parigi nessun commento all'indiscrezione. Mentre dal Qatar è arrivata la smentita di Mayhoola: il ceo del fondo ha spiegato che non è loro intenzione vendere la storica maison. La questione principale è comunque aperta: Valentino resterà parte del progetto Kering o finirà di nuovo sul mercato?

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