L'approfondimento

RBC BlueBay spiega perché le obbligazioni bancarie sono tra le più interessanti

Dal 2020 la redditività delle banche è aumentata di oltre il 70% e dovrebbe probabilmente aumentare ancora nel 2026 e nel 2027 mentre il coefficiente CET1 è vicino al 16% i crediti in sofferenza sono scesi al 2%

di Leo Campagna 18 Luglio 2025 18:30

financialounge -  banche obbligazioni RBC BlueBay
I flussi verso il comparto obbligazionario investment grade sono stati estremamente abbondanti. Una tendenza che, secondo Marc Stacey, Senior Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay, dovrebbe proseguire nel prossimo futuro grazie ai rendimenti più elevati di cui possono godere gli investitori. Basti pensare all'IG in dollari che offre attualmente un rendimento attorno al 5,3%.

FONDAMENTALI BANCARI SOLIDI


Mentre il contesto è caratterizzato da incertezza e tensioni geopolitiche, e in cui le preoccupazioni sulla crescita aumentano a causa dei dazi, un fattore di sicurezza è investire in società solide con rating investment grade, di grandi dimensioni e con livelli di indebitamento robusti. “Il bancario, in particolare, è un settore che privilegiamo da parecchio tempo. I fondamentali delle banche dopo la crisi finanziaria globale hanno visto un enorme cambiamento, caratterizzato da una significativa ristrutturazione, con le banche costrette ad aumentare il proprio capitale” fa sapere Stacey.

REDDITIVITÀ DELLE BANCHE IN FORTE AUMENTO DAL 2020


Se nella grande crisi finanziaria i debiti rischiosi in bilancio avevano messo all’angolo il settore, adesso i debiti sono basati sul margine di interesse netto, sulle commissioni, sull'intermediazione e sulla consulenza, quindi a un modello più simile a quello dei servizi di pubblica utilità. Ma c’è di più, anche le valutazioni e le prospettive del capitale azionario sono ora interessanti. Dal 2020 la redditività delle banche è aumentata di oltre il 70% e dovrebbe probabilmente aumentare ancora nel 2026 e nel 2027.

LO SLANCIO DEI MARGINI DI INTERESSE NETTI


“Il 60% del settore bancario europeo dipende dai margini di interesse netti, con gli istituti di credito che cercano di assicurarsi lo spread tra il tasso a cui prendono in prestito e quello a cui prestano. Una dinamica favorevole in termini di redditività nel corso del 2025, 2026 e 2027: anche se i tassi dovessero scendere, la sensibilità a un movimento al ribasso dei tassi non avrebbe un impatto sulla redditività così forte come forse sarebbe stato in passato” spiega Stacey.

P/E, CET1 E CREDITI IN SOFFERENZA


Passando alle valutazioni, si segnala che il rapporto prezzo / utile (p/e) corrente del settore bancario, che si aggira intorno all'8, evidenzia un potenziale di rialzo del 25% prima di raggiungere la media a lungo termine vicino al 10. “Anche la quantità di capitale delle banche è oggi ai massimi storici, con un coefficiente CET1 vicino al 16%. In pratica nei bilanci delle banche è custodito un patrimonio netto pari a 1.600 miliardi di euro, oltre mille miliardi di euro in più rispetto a quanto avevano durante la crisi finanziaria. Il tutto mentre il rendimento del capitale proprio è superiore al 13% e i crediti in sofferenza sono scesi al 2%” riferisce il Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay.

IN CASO DI PEGGIORAMENTO DEL MONDO DEL LAVORO


Ma cosa succederebbe se ci fosse un peggioramento dello stato di salute del mondo del lavoro? “Osservando l'invecchiamento demografico, la disoccupazione dovrebbe rimanere piuttosto bassa per un periodo prolungato. Ma se ci fosse anche un peggioramento dei disoccupati, non dovrebbe provocare un deterioramento della qualità degli attivi bancari e un aumento significativo dei crediti in sofferenza. Anche se ciò dovesse accadere, il cuscinetto dei 370 miliardi di dollari di utili prima degli accantonamenti attesi per quest’anno dovrebbe proteggere il bilancio da un eventuale deterioramento” puntualizza Stacey.

BANCHE, LE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE AT1 OFFRONO L’8%


Il tutto senza trascurare l’interessante rendimento dell'8% che offrono attualmente le Additional Tier 1 (AT1), che è la parte della struttura patrimoniale della banca che il manager preferisce. “Sulle obbligazioni subordinate emesse da emittenti IG del settore bancario ben gestiti, ben capitalizzati e molto redditizi, si possono ottenere rendimenti simili a quelli azionari in strumenti che nella struttura patrimoniale sono senior rispetto al capitale” conclude il Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay.

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