Lo scontro Mps/Piazzetta Cuccia

Mediobanca non risponde alle provocazioni, “saranno i numeri a parlare”

Fonti vicine a piazzetta Cuccia spiegano a Financialounge.com che i vertici dell’istituto continueranno a difendere una posizione di reale vantaggio per gli azionisti nel confronto tra le operazioni Mps/Mediobanca e Mediobanca/Banca Generali. E che nella partita gioca un ruolo pesante la politica

di Paolo Gila 18 Luglio 2025 12:01

financialounge -  Alberto Nagel Banca Mps luigi lovaglio Mediobanca Montepaschi Mps-Mediobanca
Il saggio non parla, medita. Lo stile e l’aplomb di Enrico Cuccia aleggiano ancora potentemente sulla sede della merchant bank meneghina al centro di numerose relazioni che toccano la finanza e la politica. Dopo la presentazione dei dati e delle visioni agli analisti lunedì scorso, quando l’ad Alberto Nagel ha illustrato alcune anomalie nell’ops di Mps, si è sviluppata una giostra di prese di posizioni. Prima le dichiarazioni di Luigi Lovaglio, ad di Montepaschi, poi quelle di Francesco Gaetano Caltagirone, azionista sia di Mps che di Mediobanca, che non hanno però scalfito le impostazioni di fondo di piazzetta Cuccia.

"GLI AZIONISTI VALUTERANNO L'OFFERTA MIGLIORE"


“Le dichiarazioni e le accuse mosse ai vertici di Mediobanca - rivela una fonte vicina all’istituto sentita da Financialounge.com - vanno sfrondate e collocate nel giusto quadro. Ci sono interessi che vedono in campo, come giocatore, anche il governo, che invece dovrebbe essere l’arbitro della contesa”. Per piazzetta Cuccia non è il momento di prendere iniziative estemporanee per criticare o reagire, piuttosto è il tempo della riflessione, per concentrarsi con serenità sui numeri. “Saranno i numeri a parlare chiaro e gli azionisti potranno così valutare quale sia l’offerta migliore”.

MEDIOBANCA PUNTA SUI NUMERI


Mediobanca punta sul piano strategico al 2028 presentato in primavera con una chiara impostazione di sviluppo del Wealth Management e con valutazioni realistiche di redditività per i titolari di azioni. Dall’altra parte che cosa c’è? In questo contesto piuttosto complicato, è chiaro quali saranno i vantaggi se l’adesione all’offerta di Mps, per esempio, non supererà il 50%? La cosa certa è che il governo è intervenuto con decisione sulla scacchiera bancaria. Palazzo Chigi è parte in causa, non solo perché il Mef è azionista di Mps, ma anche perché con l’esercizio del golden power nell’altra operazione, quella Unicredit-Bpm, ha fatto intendere che il settore del credito è sotto la sua accorta attenzione.

IL PERCHÈ DELLA FUGA DEI SOCI MEDIOBANCA


Solo così si spiega perché alcuni soci storici di Mediobanca hanno deciso di non schierarsi e di non intervenire. Alcuni hanno interessi negli aeroporti (Benetton), altri nelle autostrade (Gavio), altri ancora nel mondo della gestione finanziaria (Banca Mediolanum): tutti settori dove le nuove leggi potrebbero penalizzare il loro ruolo. Meglio dunque forse non avere nemici a Roma? Meglio lasciare la palla all’esecutivo e poi adeguarsi al cambiamento senza colpo ferire? Non si sa mai. Di fronte a questa situazione, dove in Mediobanca le fila dei soci non sono serrate, appare del tutto evidente la necessità per Nagel di prendere tempo e di rimandare le decisioni alla prossima assemblea di settembre.

ESTATE DI LAVORO PER I VERTICI MEDIOBANCA


Non sarà dunque un’estate di vacanze spensierate per i principali banchieri d’Italia. Nella fortezza di Mediobanca non si smetterà di perfezionare le stime, ricamare confronti e soppesare i volumi del consenso intorno al progetto di incorporazione di Banca Generali. “Tante sono le iniziative che potrebbero essere in piazzetta Cuccia - conferma la fonte vicina al dossier - ma nessuna decisione è stata presa, oltre a quella già annunciata. Saranno i numeri a parlare”. Per Mediobanca l'appuntamento, dunque, è all’assemblea dei soci del 25 settembre chiamata ad approvare l’ops su Banca Generali. Sempre che l'assemblea si faccia. L'ops di Mps, infatti, si chiude prima, l'8 settembre. E se andrà in porto, la riunione dei soci salterà. Le armi da affilare restano comunque i tasti delle calcolatrici.

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