Lo studio

Il Piemonte è la prima regione italiana per propensione al risparmio

Dall’analisi Unioncamere e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne Biella emerge che Asti e Vercelli sono le città in cui c’è più disponibilità ad accantonare. Milano, Roma e Torino svettano per volumi

di Annalisa Lospinuso 18 Luglio 2025 15:58

financialounge -  Asti Biella piemonte risparmio Unioncamere Vercelli
Le vere formiche del nostro Paese si trovano in Piemonte, prima regione per la propensione al risparmio. È proprio in questa regione che si trovano le tre città più virtuose - Biella, Asti e Vercelli – per la capacità di mettere da parte denaro. È quanto emerge dall’analisi Unioncamere e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne sulla propensione al risparmio delle famiglie italiane Nel 2023, un quarto dell’intero risparmio degli italiani si è concentrato nelle grandi città, ma la vera capacità di mettere da parte i propri soldi si trova nelle province medio-piccole del Nord.

PROPENSIONE AL RISPARMIO: DOMINANO MILANO, ROMA E TORINO


Le tre principali città italiane, Milano, Roma e Torino, dominano la classifica per volumi di risparmi, raccogliendo rispettivamente l’11,55%, il 7,50% e il 5,52% dell’accantonamento complessivo nazionale. A trainare questa concentrazione è ovviamente la dimensione demografica, confermando che le aree metropolitane continuano a rappresentare il fulcro economico e finanziario del Paese.

BIELLA, ASTI E VERCELLI: LE PIÙ VIRTUOSE NELLA PRUDENZA


Se si guarda alla propensione al risparmio – ossia la quota di reddito disponibile destinata ad accantonamenti – in testa troviamo Biella con il 15,51%, seguita da Asti (13,64%) e Vercelli (13,62%). Tutte e tre superano ampiamente la media nazionale, pari all’8,27%. Il Piemonte, infatti, si posiziona come regione leader con una propensione media dell’11,2%, collocando ben cinque province tra le prime dieci: oltre al podio, anche Alessandria (quinta) e Novara (decima).

NORD PIÙ PARSIMONIOSO


L’identikit delle province più inclini a risparmiare evidenzia caratteristiche comuni: quota di laureati superiore alla media (8,8% contro 7,9%); indice di vecchiaia più alto (over 64 rispetto a under 15); nuclei familiari più piccoli (9,1% contro 7,5%).

IL SUD RESTA INDIETRO


Sul fondo della classifica troviamo Trapani (4,79%), Siracusa (4,66%) e Crotone (4,63%). Tuttavia, tra il 2019 e il 2023 otto province del Mezzogiorno hanno registrato incrementi di risparmio superiori alla media italiana, segnale di un atteggiamento più cauto legato al clima di incertezza. Tra queste spicca Avellino, che pur avendo un reddito pro capite inferiore del 29% rispetto alla media nazionale, mostra una propensione al risparmio superiore del 26%.

IL RISPARMIO CONCENTRATO NELLE GRANDI CITTÀ


Le grandi città, dunque, concentrano risorse, con le province medio-piccole che spiccano per prudenza. Dall’altra parte c’è il Sud che, pur tra difficoltà reddituali, cerca di tutelarsi attraverso un risparmio precauzionale.

Trending