Il report
Fidelity International: volatilità e incertezza non frenano l’ottimismo degli investitori italiani
La fotografia che emerge dall'European Investor Sentiment Survey è di un comportamento prudente e selettivo. Il lungo termine resta la chiave per un approccio resiliente anche in periodi di alta volatilità.
di Annalisa Lospinuso 18 Luglio 2025 17:07

In un anno dominato dall’incertezza geopolitica, Fidelity International individua ancora spiragli di fiducia da parte degli investitori. Secondo la European Investor Sentiment Survey condotta da Fidelity International, il 36% degli investitori retail in Italia si dichiara ottimista sulle prospettive del mercato azionario per i prossimi 12 mesi, superando la quota dei pessimisti (24%) e affiancando un altro 36% che prevede mercati stabili.
Nonostante questo sentiment positivo, il comportamento effettivo si conferma prudente: oltre la metà (51%) degli intervistati prevede di ridurre gli investimenti nel corso dell’anno, principalmente a causa della volatilità e dei timori legati agli eventi geopolitici. Chi intende ridurre l’esposizione stima in media un calo di quasi 6.000 euro degli investimenti personali.
In un contesto di tensioni globali e guerre commerciali, gli investitori italiani preferiscono restare “vicini a casa”. Circa un terzo (31%) individua nei mercati nazionali le migliori opportunità di acquisto per l’anno a venire, seguiti dalla Cina (18%) e dal resto d’Europa (17%). In coda troviamo Usa (15%) e Giappone (11%). Tra le asset class preferite spiccano titoli azionari (38%), obbligazioni e strumenti a reddito fisso (34%), le crypto (13%) che superano la liquidità (11%).
“La volatilità è una componente inevitabile degli investimenti. Le correzioni di mercato possono rivelarsi ottime opportunità per chi ha un orizzonte di lungo periodo", sottolinea Rosario Sarcone, Head of Sales Italy di Fidelity International. Sarcone individua tre principi chiave per affrontare l’incertezza. Il primo è restare investiti, poi diversificare e infine sfruttare le correzioni.
Il 44% degli investitori italiani si affida a un consulente finanziario per affrontare la volatilità, mentre il 30% mantiene la propria strategia invariata e un 14% incrementa gli investimenti nei momenti di calo, adottando la logica del “buy the dip”.
In Europa l’ottimismo è più marcato nei Paesi Bassi (52%), in Germania e Svizzera (50%), seguiti dalla Spagna (47%). Più freddi i francesi, con solo il 34% di view positiva. Tuttavia, ovunque domina un atteggiamento prudente, con quote significative di investitori che prevedono di ridurre gli investimenti nei prossimi 12 mesi. La preferenza verso i mercati nazionali è un tratto comune a livello continentale. Sarcone avverte però sui rischi dell’home country bias, che può portare a concentrazioni eccessive. "È fondamentale - ribadisce l'Head of Sales Italy di Fidelity International - mantenere un portafoglio diversificato e selettivo, affidandosi a gestori professionali capaci di individuare aziende resilienti in ogni fase del ciclo di mercato". In un periodo di incertezze, la disciplina resta la migliore strategia per trasformare la volatilità da nemica ad alleata di lungo termine.
FIDELITY INTRNATIONAL SOTTOLINEA LA PRUDENZA DEGLI INVESTITORI
Nonostante questo sentiment positivo, il comportamento effettivo si conferma prudente: oltre la metà (51%) degli intervistati prevede di ridurre gli investimenti nel corso dell’anno, principalmente a causa della volatilità e dei timori legati agli eventi geopolitici. Chi intende ridurre l’esposizione stima in media un calo di quasi 6.000 euro degli investimenti personali.
GLI ITALIANI GUARDANO A MERCATI LOCALI
In un contesto di tensioni globali e guerre commerciali, gli investitori italiani preferiscono restare “vicini a casa”. Circa un terzo (31%) individua nei mercati nazionali le migliori opportunità di acquisto per l’anno a venire, seguiti dalla Cina (18%) e dal resto d’Europa (17%). In coda troviamo Usa (15%) e Giappone (11%). Tra le asset class preferite spiccano titoli azionari (38%), obbligazioni e strumenti a reddito fisso (34%), le crypto (13%) che superano la liquidità (11%).
LA VOLATILITÀ NON È NEMICA DELLE OPPORTUNITÀ
“La volatilità è una componente inevitabile degli investimenti. Le correzioni di mercato possono rivelarsi ottime opportunità per chi ha un orizzonte di lungo periodo", sottolinea Rosario Sarcone, Head of Sales Italy di Fidelity International. Sarcone individua tre principi chiave per affrontare l’incertezza. Il primo è restare investiti, poi diversificare e infine sfruttare le correzioni.
FIDELITY INTERNATIONAL: IL RUOLO DEL CONSULENTE FINANZIARIO
Il 44% degli investitori italiani si affida a un consulente finanziario per affrontare la volatilità, mentre il 30% mantiene la propria strategia invariata e un 14% incrementa gli investimenti nei momenti di calo, adottando la logica del “buy the dip”.
MARCATO OTTIMISMO IN EUROPA
In Europa l’ottimismo è più marcato nei Paesi Bassi (52%), in Germania e Svizzera (50%), seguiti dalla Spagna (47%). Più freddi i francesi, con solo il 34% di view positiva. Tuttavia, ovunque domina un atteggiamento prudente, con quote significative di investitori che prevedono di ridurre gli investimenti nei prossimi 12 mesi. La preferenza verso i mercati nazionali è un tratto comune a livello continentale. Sarcone avverte però sui rischi dell’home country bias, che può portare a concentrazioni eccessive. "È fondamentale - ribadisce l'Head of Sales Italy di Fidelity International - mantenere un portafoglio diversificato e selettivo, affidandosi a gestori professionali capaci di individuare aziende resilienti in ogni fase del ciclo di mercato". In un periodo di incertezze, la disciplina resta la migliore strategia per trasformare la volatilità da nemica ad alleata di lungo termine.