Risiko bancario

Mps-Mediobanca, si infiamma lo scontro. Caltagirone: “Falsità in affermazioni di Nagel”

La nota del gruppo che fa capo a Francesco Gaetano Caltagirone (in foto) spiega le motivazioni per cui le affermazioni del numero uno di Mediobanca non corrispondono a verità

di Annalisa Lospinuso 17 Luglio 2025 15:49

financialounge -  Alberto Nagel Caltagirone luigi lovaglio Mediobanca Monte dei Paschi di Siena Mps
Caltagirone respinge al mittente le accuse. In una nota il Gruppo che fa capo all’imprenditore romano, azionista sia di Monte dei Paschi di Siena sia di Mediobanca, sottolinea che le affermazioni dell’amministratore delegato di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, inerenti all’offerta della banca senese “oltre a risultare sovente inesatte e del tutto strumentali e infondate, contengono due oggettive falsità”. Le dichiarazioni infiammano ancor di più lo scontro tra gli azionisti nell’intricata partita di Mps su Mediobanca.

LE SMENTITE NELLA NOTA DI CALTAGIRONE


Nella nota di Caltagirone ci sono due smentite. “È falso – si legge nel testo – che il Gruppo Caltagirone abbia realizzato significativi acquisti di azioni Montepaschi ad aprile o comunque a ridosso della convocata assemblea del 17 aprile, quando sarebbe stato compravenduto il 12% del capitale”.

MPS-MEDIOBANCA, IL RUOLO DI CALTAGIRONE


“È falso inoltre – aggiunge la nota – che il Gruppo Caltagirone abbia offerto lo stesso prezzo degli altri aggiudicatari nella procedura di Accelerated bookbuilding con la quale in data 13 novembre 2024 il Mef ha ceduto partecipazioni in Mps, come dimostra il fatto che il prezzo offerto dal Gruppo Caltagirone era superiore a quello di aggiudicazione, il che dimostra che esistevano offerte a prezzo inferiore a cui il prezzo finale fissato dal bookrunner si è allineato”.

LE ACCUSE DI LOVAGLIO (MPS)


Caltagirone ha risposto alle accuse di Nagel pronunciate “durante la conferenza stampa successiva all’approvazione a maggioranza del comunicato del cda di Mediobanca sull’offerta di Mps”. A rafforzare la tensione, anche le parole di ieri  dell’ad di Mps, Luigi Lovaglio, che ha parlato di una possibile sostituzione del top manager dopo l’ops su Mediobanca. Sul ruolo degli altri azionisti, Lovaglio ha sottolineato: “Caltagirone e Delfin mi sostengono dall’inizio. Non c’è mai stata interferenza nel mio operato”.

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