Risiko bancario

UniCredit-Bpm, per la Ue il golden power potrebbe violare le regole comunitarie

La Commission europea ha inviato la lettera al governo con le obiezioni. Intanto da stamattina il titolo del Banco corre in Borsa: il mercato scommette sulle possibili mosse di Orcel e di Crédit Agricole

di Davide Lentini 14 Luglio 2025 13:08

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La lettera della DgComp, la Direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea, è arrivata al governo italiano. Lo ha confermato il portavoce della Commissione durante il consueto briefing quotidiano a Bruxelles. La missiva contiene il parere preliminare secondo cui il decreto del golden power relativo all'ops di UniCredit su Bpm "potrebbe costituire una violazione dell'articolo 21 del Regolamento Ue sulle concentrazioni e di altre disposizioni del diritto comunitario".

OPS UNICREDIT-BPM DI COMPETENZA EUROPEA


In sostanza, per la Ue il tentativo di scalata di Gae Aulenti sul Banco è materia di competenza europea e quindi spetta alla Ue decidere in merito. Il governo italiano, invece, aveva chiesto che l’indagine sulla concorrenza venisse trattata dall’antitrust nazionale, vista la natura domestica dell’operazione. Ma la Ue ha ribadito che UniCredit ha un profilo internazionale, considerata banca sistemica europea con oltre il 65% del proprio business fuori dall’Italia. "I contenuti della lettera sono confidenziali - ha aggiunto il portavoce in risposta a un'ulteriore domanda - Ora la palla è nel campo del governo italiano". Spetterà all'esecutivo, infatti, decidere se ricorrere o meno alla Corte di Giustizia europea o emettere un altro decreto, anche sulla base della sentenza del Tar di sabato.

A PIAZZA AFFARI CORRE IL TITOLO DI BANCO BPM


Intanto, in una giornata da segno meno per il Ftse Mib a causa dei dazi annunciati da Trump, il titolo di Banco Bpm va in controtendenza e corre a Piazza Affari. A metà mattina, infatti, guadagna il 3,5%. Cosa sta succedendo attorno al Banco, oggetto di ops da parte di UniCredit? Sono diversi i fattori a cui guarda il mercato. Il primo è proprio la questione golden power, dopo la parziale arrivata dal Tar del Lazio con la conferma, per di più, che è competenza della Bce valutare una delle prescrizioni messe dal governo, quella relativa all'uscita dalla Russia. Questione che non può essere decisa per decreto governativo. Di fronte a questo scenario molti investitori sono pronti a scommettere che l’ad di piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel, non sia disposto a mollare l'ops. A maggior ragione adesso, dopo che è arrivata anche la bocciatura della Commissione Ue al golden power.

IL RUOLO DI CRÉDIT AGRICOLE IN BANCO BPM


Oltre a questa situazione, a favorire gli acquisti su Bpm c'è anche un altro fattore. Crédit Agricole, primo azionista del Banco con una partecipazione del 19,8%, ha comunicato di voler salire sopra la soglia del 20%. Una mossa che non punterebbe a rilevare il controllo di Bpm, tanto è che non ci sarebbe intenzione di superare il 25% del capitale, ovvero la soglia d’opa. Perché allora acquistare ancora azioni del Banco? L'obiettivo dell'istituto francese sarebbe quello di contabilizzare l’investimento via Equity Method, riflettendo il ruolo di investitore di lungo termine e di partner industriale, nel credito al consumo con la joint venture Agos e nella bancassurance danni. Per altro, come riportato da indiscrezioni di stampa, Credit Agricole avrebbe preventivamente informato il governo italiano. Per gli analisti di Equita, però, "la richiesta, seppur potenzialmente motivabile da questioni tecniche, apre a diversi scenari". In particolare viene confermata la volontà della banca di difendere il proprio investimento in Banco Bpm e di negoziare eventuali operazioni da un punto di forza. Anche per questo e in vista dell'ops UniCredit-Bpm, gli esperti raccomandano un "Hold" sul Banco, con l’indicazione di un target di prezzo a 9,3 euro.

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