La guerra commerciale
Non tutti credono ai dazi: per UniCredit “sono un bluff” di Trump. Ma la Ue studia la risposta
Mentre i 27 cercano un'intesa per rispondere agli Usa, gli analisti di Gae Aulenti ritengono che l'aliquota scenderà al 10%. E raccomandano di “ignorare il rumore di fondo e di guardare oltre qualsiasi volatilità”
di Davide Lentini 14 Luglio 2025 11:38

"Una mossa finalizzata a prendere tempo e a conquistare il sostegno politico interno agli Stati Uniti". In un momento di grande incertezza per l'Europa, tanto che oggi è in programma un vertice Ue per capire come rispondere ai dazi annunciati dagli Usa, gli analisti di UniCredit ritengono si tratti solo di un grande bluff. Per questo consigliano di mantenere i nervi saldi e a livello di investimenti di puntare sui titoli di stato europei di qualità a scapito dei titoli americani. Per questi ultimi si profila infatti un ulteriore irripidimento della curva dei rendimenti. "Nei nostri portafogli azionari - spiegano - continuiamo a perseguire un approccio globale. Combiniamo una componente statunitense, dove la tecnologia ben diversificata continua a svolgere un ruolo chiave, con posizioni in azioni europee, che beneficiano di valutazioni molto interessanti, e in azioni dei mercati emergenti".
Per gli analisti di Unicredit il fatto che Trump abbia annunciato l'entrata in vigore delle nuove tariffe al 30% a partire dal 1° agosto significa che lui stesso è conscio che "negoziare accordi commerciali complessi richiede tempo". "Ma invece di riconoscere questo - spiegano - la Casa Bianca sta incolpando altre nazioni per il ritardo e minacciando dazi più elevati. A nostro avviso, tali tattiche mirano a massimizzare il sostegno politico interno e ad acquisire influenza con il protrarsi dei negoziati". La convinzione è che l'aliquota del 30% verrà ridotta e si attesterà sul 10%, mentre la Cina dovrà affrontare una tariffa più elevata. "Se Trump avesse davvero voluto fissare i dazi ai livelli annunciati, non ne avrebbe ritardato l'attuazione all'inizio di agosto", dicono da piazza Gae Aulenti.
C'è però anche il rischio che la percentuale finale per l'Europa possa attestarsi tra il 10 e il 20%, "anche perchè - sostengono gli analisti UniCredit - gli europei stanno pagando il prezzo per non aver parlato con una sola voce". La Commissione Europea è comunque al lavoro proprio per raggiungere un'intesa tra i 27 paesi e dare una risposta univoca a Trump. E per questo per oggi è previsto un vertice europeo. "Continueremo a trattare per l’accordo - ha detto la presidente von der Leyen - ma se necessario adotteremo contromisure proporzionate per tutelare gli interessi europei". Tra chi è favorevole ad aprire un colloquio la premier italiana Meloni, che garantisce "pieno sostegno" all’Ue, ma aggiunge: "Non ha senso innescare uno scontro commerciale: serve buona volontà per un accordo equo".
"I DAZI DI TRUMP SCENDERANNO AL 10%"
Per gli analisti di Unicredit il fatto che Trump abbia annunciato l'entrata in vigore delle nuove tariffe al 30% a partire dal 1° agosto significa che lui stesso è conscio che "negoziare accordi commerciali complessi richiede tempo". "Ma invece di riconoscere questo - spiegano - la Casa Bianca sta incolpando altre nazioni per il ritardo e minacciando dazi più elevati. A nostro avviso, tali tattiche mirano a massimizzare il sostegno politico interno e ad acquisire influenza con il protrarsi dei negoziati". La convinzione è che l'aliquota del 30% verrà ridotta e si attesterà sul 10%, mentre la Cina dovrà affrontare una tariffa più elevata. "Se Trump avesse davvero voluto fissare i dazi ai livelli annunciati, non ne avrebbe ritardato l'attuazione all'inizio di agosto", dicono da piazza Gae Aulenti.
OGGI VERTICE TRA I 27 SUI DAZI DI TRUMP
C'è però anche il rischio che la percentuale finale per l'Europa possa attestarsi tra il 10 e il 20%, "anche perchè - sostengono gli analisti UniCredit - gli europei stanno pagando il prezzo per non aver parlato con una sola voce". La Commissione Europea è comunque al lavoro proprio per raggiungere un'intesa tra i 27 paesi e dare una risposta univoca a Trump. E per questo per oggi è previsto un vertice europeo. "Continueremo a trattare per l’accordo - ha detto la presidente von der Leyen - ma se necessario adotteremo contromisure proporzionate per tutelare gli interessi europei". Tra chi è favorevole ad aprire un colloquio la premier italiana Meloni, che garantisce "pieno sostegno" all’Ue, ma aggiunge: "Non ha senso innescare uno scontro commerciale: serve buona volontà per un accordo equo".
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