L'apertura dei mercati

Unicredit al 20% di Commerzbank nonostante la contrarietà del governo tedesco alla scalata

La banca di Andrea Orcel ha convertito una parte dei derivati in azioni con diritto di voto e conta di arrivare al 29% di Commerz. Trump minaccia dazi aggiuntivi su rame e prodotti farmaceutici

di Antonio Cardarelli 9 Luglio 2025 09:06

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza in verde per l'indice Ftse Mib, in rialzo dello 0,3%. Avvio tonico anche per gli altri indici europei. A Piazza Affari parte bene Unicredit, che guadagna poco meno di un punto percentuale.

UNICREDIT CONVERTE I DERIVATI IN AZIONI COMMERZBANK


Unicredit ha annunciato che convertirà il 10% della propria posizione in derivati detenuta in Commerzbank in azioni con diritto di voto. Con questa mossa la banca di Andrea Orcel sale al 20% anche dei diritti di voto. Unicredit detiene un ulteriore 9% in derivati che verrà “convertito a tempo debito” raggiungendo così il 29%. La banca di piazza Gae Aulenti ha ricevuto le autorizzazioni necessarie da Bce, autorità federale tedesca e Fed. Con questi passi Unicredit diventa il maggiore azionista di riferimento di Commerzbank. Ovviamente resta da affrontare la contrarierà del governo tedesco alla scalata di Unicredit su Commerzbank. Intanto, sul fronte Unicredit-Bpm, oggi è attesa la decisione del Tar sul Golden Power.

TRUMP MINACCIA DAZI PESANTI SU RAME E MEDICINALI


Nel frattempo, i mercati guardano agli ultimi sviluppi sul tema dazi e sul rinvio al primo agosto dell’introduzione delle nuove tariffe. Nelle scorse ore Donald Trump ha lanciato l’ipotesi di una introduzione di tariffe aggiuntive su rame e medicinali. Non a caso il prezzo del rame ha avuto un’impennata dopo l’annuncio di dazi al 50% prima di tornare a stabilizzarsi. Sulla farmaceutica il presidente Usa ha parlato di dazi al 200%.

FOCUS SU META A PIAZZA AFFARI


A Piazza Affari, oltre a Unicredit occhi puntati anche su EssilorLuxottica, dopo che secondo indiscrezioni Meta ha comprato una quota di minoranza pari a circa il 3% del capitale. La Borsa di Tokyo chiude in rialzo dello 0,33% dopo una seduta nervosa. Poco mosse le Borse cinesi.

VALUTE E PETROLIO


Sul mercato valutario, il dollaro è vicino ai massimi da due settimane e mezzo contro le altre principali valute: il biglietto verde si mantiene su quota 1,17 per un euro ed è indicato a 1,1715 da 1,1707 ieri in chiusura. Un dollaro vale anche 146,98 yen (da 146,90), mentre il rapporto euro/yen è a 172,21 (171,78). In lieve ribasso il prezzo del petrolio: il Wti cede lo 0,28% a 68,14 dollari al barile mentre il Brent segna -0,26% a 69,97 dollari. In rialzo dell'1,1% a 34,6 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam.

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