Risiko bancario

Il governo tedesco contro la scalata UniCredit a Commerzbank: “Metodo non amichevole”

Berlino preannuncia battaglia: “Non cederemo la nostra quota” . Ma l'ad Orcel va avanti e mira ad arrivare al 29%. Sul fronte Bpm, intanto, la Ue precisa: “Ancora nessuna decisione sul golden power”

di Davide Lentini 9 Luglio 2025 14:59

financialounge -  Andrea Orcel Banco Bpm Commerzbank golden power Unicredit unicredit-bpm
A quanto pare Andrea Orcel ha deciso di sfidare apertamente il governo tedesco. La cui risposta non si è fatta attendere. L'operazione che ha portato UniCredit al 20% di Commerzbank non è piaciuta affatto a Berlino. E c'era da aspettarselo. I toni scelti per la replica sono tutt'altro che pacati: "Prendiamo atto del passo di UniCredit - ha detto una portavoce del ministero delle finanze tedesco - Ma la posizione del governo non cambia. Respingiamo il metodo non amichevole e non concordato di UniCredit". L'appoggio ai vertici della banca tedesca è totale: "Lo Stato - ha aggiunto l'esponente del ministero - supporta la strategia dell’indipendenza di Commerzbank, e lo ha chiarito anche a Unicredit. Non cederemo la nostra quota residua, pari a circa il 12%"

LE PROSSIME MOSSE DI ORCEL SU COMMERZBANK


Il braccio di ferro si fa quindi acceso. E in attesa di capire quali saranno le mosse concrete del governo tedesco per arginare la scalata di UniCredit, Orcel pare determinato ad andare avanti. Ha già annunciato, infatti, che intende convertire in azioni, a tempo debito, "la restante posizione sintetica di circa il 9%, raggiungendo circa il 29% dei diritti di voto". "Con questi passi - ha sottolineato - UniCredit diventa il maggiore azionista di riferimento di Commerzbank".

UE: "RICORSO SUL GOLDEN POWER? ANCORA NESSUNA DECISIONE"


Sul fronte dell'ops di UniCredit su Banco Bpm, intanto, arriva una precisazione della Ue dopo le indiscrezioni di ieri secondo cui il Garante europeo della concorrenza avrebbe bocciato il golden power messo dal governo italiano sull'operazione. "Non abbiamo preso ancora alcuna decisione sul ricorso del governo italiano al golden power" ha detto una portavoce della Commissione europea precisando che non c'è alcuna scadenza relativamente all'invio di una lettera a Roma. "Non abbiamo ancora concluso alcuna valutazione preliminare e non abbiamo inviato alcuna lettera - ha spiegato la portavoce - A fine maggio abbiamo inviato un paio di domande all'Italia, abbiamo ricevuto la risposta e stiamo esaminando il caso". Relativamente alla scadenza dell'ops su Banco Bpm fissata il 23 luglio, la portavoce ha detto: "Siamo perfettamente consapevoli di questo contesto e stiamo lavorando il più velocemente possibile". Ieri pomeriggio si era parlato di una decisione di Bruxelles entro 10-15 giorni.

GIORGETTI SU UNICREDIT: "ASPETTIAMO"


L'Avvocatura di Stato, intanto, ha fatto intendere che nel caso di bocciatura del golden power da parte della Ue potrebbe scattare il ricorso del governo alla Corte di Giustizia europea. "Per noi non c'è alcuna violazione del diritto comunitario - ha detto oggi il rappresentante dell'Avvocatura - ma nel caso in cui ci fossero contestate, confidiamo in una remissione alla Corte di Giustizia". Rispondendo a una domanda sul golden power, il ministro all'economia Giorgetti non si è sbottonato: "Aspettiamo. Sono cose che non so e di cui non posso parlare". Lo farà, probabilmente, dopo la decisione del Tar in merito al ricorso presentato dalla stessa UniCredit. Oggi si è svolta l'udienza a Roma. Il presidente della prima sezione, Roberto Politi, ha precisato che la pubblicazione del dispositivo o della sentenza avverrà nei termini di legge, "entro il 16 luglio".

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