Guerra commerciale

In arrivo le lettere di Trump sui dazi, come reagiranno i Brics e l'Europa?

Le prime comunicazioni attese nelle prossime ore. I paesi emergenti pare siano intenzionati a trattare. Anche l'Europa si interroga su come rispondere in caso di nuove tariffe

di Davide Lentini 7 Luglio 2025 10:54

financialounge -  BRICS dazi trump Europa Guerra commerciale rumors
Secondo le intenzioni manifestate da Trump, le prime lettere arriveranno già oggi alle 18 ora italiana, le 12 negli Stati Uniti. Il presidente americano dovrebbe ufficializzare così le nuove tariffe che imporrà ai paesi che sostengono le politiche perseguite dal gruppo Brics: "Non ci saranno eccezioni a questa politica", ha detto. In base a indiscrezioni, i dazi dovrebbero essere al 10% e saranno applicati dal 1° agosto. Altre comunicazioni, indirizzate ad altri Paesi, arriveranno domani. "Sarà un mix di lettere e alcuni accordi già fatti", ha spiegato Trump.

PER I BRICS I DAZI DI TRUMP PENALIZZANO IL COMMERCIO


La replica dei paesi Brics non si è fatta attendere. Riunite a Rio de Janeiro, le 11 nazioni dei mercati emergenti tra cui Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno stroncato i dazi di Trump definiti "indiscriminati". Le tariffe, hanno spiegato, “minacciano di ridurre il commercio globale, interrompere le catene di approvvigionamento globali e introdurre incertezza". Per ora, comunque, prevale cautela rispetto alla risposta da dare alle tariffe Usa. I paesi emergenti, che insieme rappresentano oltre la metà della popolazione mondiale e il 40% della produzione economica globale, pare siano intenzionati a evitare ulteriori contrasti in questa fase molto delicata. Quindi niente ritorsioni con aumento delle tariffe a loro volta, bensì una più morbida linea di trattative. "La Cina ha costantemente ribadito la sua posizione secondo cui le guerre commerciali e tariffarie non creano vincitori e che il protezionismo non e' una via d'uscita", ha affermato Mao Ning, portavoce del Ministero degli Affari esteri.

EUROPA PRONTA A RISPONDERE AI DAZI DI TRUMP CON 2 PACCHETTI


Anche l'Europa si sta interrogando su come muoversi quando il 9 luglio scadrà la tregua sulle tariffe. L'obiettivo della Commissione Ue è che i 27 paesi raggiungano un accordo con gli Stati Uniti. Gli investitori sperano che siano fissato dazi attorno al 10%, anche se nei giorni scorsi la presidente von der Leyen ha dichiarato che si punta a un accordo di principio. Nel caso ciò non avvenisse o l'accordo non fosse soddisfacente, bisognerà capire come reagire. Un primo pacchetto di controdazi è già pronto, ma è stato messo in standby durante questo periodo di tregua. Pare ce ne sia un altro che servirebbe come ritorsione a dazi reciproci od orizzontali. Si tratta di misure da circa 90 miliardi di euro, non ancora approvate dai governi. I quali - si dice a Bruxelles - sperano di non doverle approvare, perché vorrebbe dire aver raggiunto un'intesa con Trump.

 

 

Trending