Le prospettive
Prospettive per i mercati globali: le sfide e le opportunità secondo AllianzGI
Per gli investitori istituzionali potrebbe delinearsi un braccio di ferro tra la ‘FOGI’ (Fear of going in, ovvero la paura di entrare sul mercato) e la ‘FOMO’ (Fear of missing out, paura di perdere opportunità)
di Leo Campagna 4 Luglio 2025 07:55

L’incoerenza delle politiche economiche e la volatilità dei mercati statunitensi stanno diffondendo la ‘FOGI’ (Fear of going in, ovvero la paura di entrare sul mercato) tra gli investitori istituzionali. In parallelo, un allentamento delle tensioni commerciali e il rimbalzo dei mercati, non esclude che la ‘FOGI’ possa essere sostituita dalla ‘FOMO’ (Fear of missing out, paura di perdere opportunità). Parte da questa constatazione la “House View” di Allianz Global Investors, che raccoglie la view degli esperti della casa sul contesto macroeconomico e le prospettive per i mercati globali nel terzo trimestre 2025.
In quest’ottica, nel valutare le strategie di investimento future, il primo suggerimento dei manager di AllianzGI è quello di riconoscere un premio ai titoli USA soltanto nei settori più solidi e competitivi. Un approccio selettivo con un focus sulle aree di opportunità ad alto potenziale, come la tecnologia e alcuni comparti industriali, diversificando al contempo verso altri mercati nei settori dove il premio non appare giustificato.
Per esempio, in Europa il divario di crescita degli utili rispetto agli Stati Uniti si dovrebbe ridurre nel 2026 grazie all’aumento degli investimenti pubblici in infrastrutture e comparti strategici. In Asia, invece, il passaggio dall’AI basata sul linguaggio ai modelli multimodali, alla base di sistemi integrati e fisici, sarà un importante motore di crescita tecnologica, in particolare in Cina. Sempre in Asia, il mercato giapponese è sostenuto da reflazione e riforme nella governance mentre le politiche fiscali e monetarie favorevoli sosterranno la crescita accelerata dell’India. “Nel settore tech, oltre al tema dell’intelligenza artificiale riteniamo che il comparto dei semiconduttori possa tornare ad essere al centro dell’attenzione” sottolineano i professionisti di AllianzGI.
I quali, sul fronte valutario, continuano a vedere il dollaro statunitense sotto pressione per motivi ciclici e strutturali. In base a questa view privilegiano posizioni corte rispetto a won sudcoreano, dollaro di Singapore e real brasiliano. Nel reddito fisso, gli esperti di Allianz Global Investors si aspettano un irripidimento della curva dei rendimenti, soprattutto negli Stati Uniti, per effetto dei rischi sulla crescita e al deterioramento fiscale. “Vediamo valore nei Gilt trentennali rispetto ai Treasury USA. Il contesto macro e politico favorisce anche gli spread sovrani periferici dell’area euro rispetto ai mercati core” specificano i manager di AllianzGI.
Nel credito, invece, mantengono una moderata sovraponderazione nel segmento investment grade, con focus su emittenti di alta qualità in settori non ciclici, e una leggera sottoponderazione nell’high yield, i cui spread non compensano adeguatamente un possibile aumento dei default. “Ci piace il debito in valuta locale dei mercati emergenti, soprattutto dove c’è spazio per tagli ai tassi, come in Indonesia. Restiamo positivi anche sui tassi locali sudafricani” specificano i professionisti della casa d’investimento.
Nell’ambito dei portafogli multi-asset, gli esperti di AllianzGI mantengono un cauto ottimismo sull’azionario, privilegiando le azioni dell’area euro, sostenute da un sentiment in miglioramento, politica monetaria accomodante e flussi in entrata crescenti. Nel reddito fisso, invece, restano cauti sui Treasury USA alla luce dei timori fiscali e dell’esito debole delle aste. La preferenza va ai titoli sovrani dell’area euro, grazie a un’inflazione contenuta e alla domanda per asset difensivi. Interesse anche per il debito emergente che dovrebbe continuare a beneficiare della disciplina fiscale e monetaria degli ultimi anni.
Per quanto riguarda i mercati valutari, a fronte di una debolezza del dollaro, i manager di AllianzGI restano positivi su euro e yen, sostenuti da fondamentali solidi. “L’oro beneficia di un contesto incerto e degli acquisti delle banche centrali mentre il rame, per ora stabile, potrebbe essere spinto al rialzo dai nuovi dazi. Per quanto riguarda il petrolio, se da un lato le tensioni geopolitiche potrebbero farne salire il prezzo nel breve, dall’altro le quotazioni sono frenate dai timori sull’eccesso di offerta” concludono i professionisti della casa d’investimento.
UN APPROCCIO SELETTIVO NEGLI USA
In quest’ottica, nel valutare le strategie di investimento future, il primo suggerimento dei manager di AllianzGI è quello di riconoscere un premio ai titoli USA soltanto nei settori più solidi e competitivi. Un approccio selettivo con un focus sulle aree di opportunità ad alto potenziale, come la tecnologia e alcuni comparti industriali, diversificando al contempo verso altri mercati nei settori dove il premio non appare giustificato.
LE OPPORTUNITÀ PER ALLIANZGI IN EUROPA E ASIA
Per esempio, in Europa il divario di crescita degli utili rispetto agli Stati Uniti si dovrebbe ridurre nel 2026 grazie all’aumento degli investimenti pubblici in infrastrutture e comparti strategici. In Asia, invece, il passaggio dall’AI basata sul linguaggio ai modelli multimodali, alla base di sistemi integrati e fisici, sarà un importante motore di crescita tecnologica, in particolare in Cina. Sempre in Asia, il mercato giapponese è sostenuto da reflazione e riforme nella governance mentre le politiche fiscali e monetarie favorevoli sosterranno la crescita accelerata dell’India. “Nel settore tech, oltre al tema dell’intelligenza artificiale riteniamo che il comparto dei semiconduttori possa tornare ad essere al centro dell’attenzione” sottolineano i professionisti di AllianzGI.
VALORE NEI GILT TRENTENNALI
I quali, sul fronte valutario, continuano a vedere il dollaro statunitense sotto pressione per motivi ciclici e strutturali. In base a questa view privilegiano posizioni corte rispetto a won sudcoreano, dollaro di Singapore e real brasiliano. Nel reddito fisso, gli esperti di Allianz Global Investors si aspettano un irripidimento della curva dei rendimenti, soprattutto negli Stati Uniti, per effetto dei rischi sulla crescita e al deterioramento fiscale. “Vediamo valore nei Gilt trentennali rispetto ai Treasury USA. Il contesto macro e politico favorisce anche gli spread sovrani periferici dell’area euro rispetto ai mercati core” specificano i manager di AllianzGI.
NEL CREDITO SOVRAPONDERAZIONE NELL’INVESTMENT GRADE
Nel credito, invece, mantengono una moderata sovraponderazione nel segmento investment grade, con focus su emittenti di alta qualità in settori non ciclici, e una leggera sottoponderazione nell’high yield, i cui spread non compensano adeguatamente un possibile aumento dei default. “Ci piace il debito in valuta locale dei mercati emergenti, soprattutto dove c’è spazio per tagli ai tassi, come in Indonesia. Restiamo positivi anche sui tassi locali sudafricani” specificano i professionisti della casa d’investimento.
PORTAFOGLI MULTI ASSET PER NAVIGARE IL MERCATO
Nell’ambito dei portafogli multi-asset, gli esperti di AllianzGI mantengono un cauto ottimismo sull’azionario, privilegiando le azioni dell’area euro, sostenute da un sentiment in miglioramento, politica monetaria accomodante e flussi in entrata crescenti. Nel reddito fisso, invece, restano cauti sui Treasury USA alla luce dei timori fiscali e dell’esito debole delle aste. La preferenza va ai titoli sovrani dell’area euro, grazie a un’inflazione contenuta e alla domanda per asset difensivi. Interesse anche per il debito emergente che dovrebbe continuare a beneficiare della disciplina fiscale e monetaria degli ultimi anni.
ORO, RAME E PETROLIO
Per quanto riguarda i mercati valutari, a fronte di una debolezza del dollaro, i manager di AllianzGI restano positivi su euro e yen, sostenuti da fondamentali solidi. “L’oro beneficia di un contesto incerto e degli acquisti delle banche centrali mentre il rame, per ora stabile, potrebbe essere spinto al rialzo dai nuovi dazi. Per quanto riguarda il petrolio, se da un lato le tensioni geopolitiche potrebbero farne salire il prezzo nel breve, dall’altro le quotazioni sono frenate dai timori sull’eccesso di offerta” concludono i professionisti della casa d’investimento.