L'analisi

Istituti bancari: La Financière de l'Échiquier analizza la rivoluzione finanziaria europea

Per la casa d’investimento è possibile ricondurre l’impressionante performance del settore bancario a diverse ragioni strutturali che portano a pensare che questa tendenza possa essere duratura

di Leo Campagna 4 Luglio 2025 18:00

financialounge -  banche investimento La Financière de l'Echiquier
Da inizio anno il settore bancario europeo ha registrato una performance media del +43%, ampiamente davanti alle star dell'AI. Le ragioni di questo impressionante rally di Borsa non è da ricercarsi nella depressa attività economica dell’Eurozona. “Piuttosto” tiene a precisare Alexis Bienvenu, Fund Manager di La Financière de l'Echiquier “sono da ricondurre a diverse ragioni strutturali che ci consentono di pensare che questa tendenza possa essere duratura”.

CURVA DEI TASSI NORMALIZZATA


In primo luogo, la curva dei tassi si è normalizzata. Nel 2023 il tasso tedesco a 2 anni aveva superato il decennale di quasi 80 punti base. Attualmente, grazie al calo dell'inflazione e dei tassi di riferimento, i tassi a breve sono nettamente inferiori a quelli a lungo termine. Le banche, che prendono in prestito a breve principalmente, per fare prestiti a lungo termine, possono crescere in questo contesto. Oltre a questo ambiente favorevole ai bilanci bancari, un contributo importante lo forniscono sia l'aumento delle commissioni sulle transazioni e sia l'alleggerimento delle normative. Lo stesso vale per il previsto recupero della valutazione in borsa, rimasta a lungo eccessivamente contenuta.

LA RICERCA DELLA SOVRANITÀ EUROPEA


Secondo Bienvenu, ancora più potente potrebbe rivelarsi l’importanza crescente attribuita alla ricerca della sovranità europea. “L’Europa deve rispondere ad una maggiore frammentazione del mondo, con gli Stati Uniti che ha raffreddato l’alleanza e la Russia di Putin che preme ai confini orientali. E’ consapevole della necessità di affermare la sua sovranità in diversi settori: militare, naturalmente, ma anche commerciale e ora anche finanziario” spiega il Fund Manager di La Financière de l'Echiquier.

UNIONE PER IL RISPARMIO E GLI INVESTIMENTI (UEI)


Va proprio in questa direzione l’ambizioso progetto di trasformazione della finanza europea a cui sta lavorando la Commissione europea: la strategia “Unione per il Risparmio e gli Investimenti” (UEI), presentata nel marzo 2025. L’obiettivo è quello di creare un mercato unico ed efficiente per il finanziamento di progetti economici all'interno dell'Unione europea. Partendo dalla constatazione che il risparmio nell'Eurozona è ingente ma sottoutilizzato.

SETTORE BANCARIO, MILLE MILIARDI DI EURO ALL’ANNO RISPARMIATI


“Dei mille miliardi di euro risparmiati ogni anno una buona parte lascia l'Europa per essere investita nel debito americano soprattutto o in asset europei a basso rischio. In entrambi i casi sono impieghi a basso rendimento e a basso valore produttivo. Attraverso strumenti efficaci, potrebbero invece indirizzare centinaia di miliardi di euro all'anno in soluzioni più utili per la dinamica europea, non solo militare, ma anche ecologica o digitale” argomenta Bienvenu.

PROCESSO DI ‘CARTOLARIZZAZIONE’ DEI PRESTITI


L’iniziativa Ue mira a creare le stesse condizioni agevoli presenti negli Stati Uniti per i finanziamento dei progetti. Per esempio si punta allo sviluppo di fondi di venture-capital transfrontalieri per sostenere le imprese innovative a livello paneuropeo. Ma c’è grande attenzione anche alle banche e ai mercati sostenendo il processo di “cartolarizzazione” dei prestiti. “Grazie a questo meccanismo un istituto di credito può convogliare una moltitudine di prestiti in un unico veicolo finanziario, per poi rivenderlo in diversi lotti agli investitori. Il risultato è che il bilancio della banca si alleggerisce permettendole di liberare capitali per concedere altri prestiti. Un meccanismo poco diffuso in Europa ma comune negli Stati Uniti per favorire la capacità di sostenere l'innovazione” commenta il Fund Manager di La Financière de l'Echiquier.

MERCATO UNICO DEI TASSI SOVRANI EUROPEI


Tra gli altri progetti più originali allo studio spicca la creazione di un mercato unico dei tassi sovrani europei, e non più solo nazionali. Si tratta di un progetto che comporta una rivoluzione ideologica e che potrebbe attrarre una parte dei capitali oggi investiti nel debito americano. “Le banche e i mercati dei capitali, sono ormai considerati autentici strumenti di sovranità e di prosperità. Tra un decennio, l'Europa bancaria e borsistica sarà probabilmente molto più solida, e quindi l'Europa più autonoma” conclude Bienvenu.

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