L’apertura dei mercati
Le Borse europee rimbalzano in attesa di un accordo sui dazi Usa-Ue
Avvio in rialzo per i principali listini europei, dopo l’apertura di Israele a una tregua di 60 giorni nella Striscia di Gaza. A Milano scatta St in avvio (+2%), in evidenza anche il settore bancario
di Fabrizio Arnhold 2 Luglio 2025 09:20

L’Europa prova a rimbalzare, dopo i cali della vigilia, con le trattative per un accordo sui dazi sullo sfondo. A Milano il Ftse Mib apre a +0,57%, il Cac 40 di Parigi a +0,59%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,54%, il Dax di Francoforte a +0,29% e il Ftse 100 di Londra a +0,43%. La Borsa di Tokyo chiude in calo, con l’indice Nikkei a -0,56%, rallentato dalle tensioni commerciali.
Gli Usa e l’Europa cercano un’intesa sui dazi, entro la scadenza del 9 luglio, fissata dal presidente americano Donald Trump che ha ribadito non avere intenzione di spostarla. Le parti provano a trovare un punto di incontro nonostante le difficoltà sull’aliquota del 10% sulle merci europee. Trump sta cercando di arrivare anche a un accordo sulle tariffe doganali con il Giappone; senza intesa il rischio è che la Casa Bianca imponga dazi fino al 35% sull’import giapponese.
Trump ha fatto sapere che Israele ha accettato l’ipotesi di un cessate il fuoco di due mesi a Gaza, esortando Hamas ad accettarlo. Gli investitori seguono anche le prossime mosse sul fronte di politica monetaria, con le decisioni della Fed nella prossima riunione di luglio. Il presidente della Fed, Powell, ha detto che senza i dazi la Banca centrale Usa avrebbe già tagliato i tassi.
Sul versante valutario, l’euro scambia a 1,1785 dollari. Poco mosso il gas a 33,7 euro al megawattora e il petrolio, con il Brent a 67,1 dollari al barile. Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari sale il compato bancario, con il risiko al centro. Fari puntati anche sul settore auto, dopo i dati deludenti delle immatricolazioni di giugno, con Stellantis che sale a +2,3%, dopo le rassicurazioni del gruppo su Maserati. In avvio scatto di St (+2%) in vetta al Ftse Mib. Lo spread apre stabile a 87 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro fermo al 3,45%.
LA DEADLINE DEL 9 LUGLIO SUI DAZI
Gli Usa e l’Europa cercano un’intesa sui dazi, entro la scadenza del 9 luglio, fissata dal presidente americano Donald Trump che ha ribadito non avere intenzione di spostarla. Le parti provano a trovare un punto di incontro nonostante le difficoltà sull’aliquota del 10% sulle merci europee. Trump sta cercando di arrivare anche a un accordo sulle tariffe doganali con il Giappone; senza intesa il rischio è che la Casa Bianca imponga dazi fino al 35% sull’import giapponese.
FOCUS SUL MEDIO ORIENTE
Trump ha fatto sapere che Israele ha accettato l’ipotesi di un cessate il fuoco di due mesi a Gaza, esortando Hamas ad accettarlo. Gli investitori seguono anche le prossime mosse sul fronte di politica monetaria, con le decisioni della Fed nella prossima riunione di luglio. Il presidente della Fed, Powell, ha detto che senza i dazi la Banca centrale Usa avrebbe già tagliato i tassi.
A PIAZZA AFFARI CALDO IL SETTORE BANCARIO
Sul versante valutario, l’euro scambia a 1,1785 dollari. Poco mosso il gas a 33,7 euro al megawattora e il petrolio, con il Brent a 67,1 dollari al barile. Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari sale il compato bancario, con il risiko al centro. Fari puntati anche sul settore auto, dopo i dati deludenti delle immatricolazioni di giugno, con Stellantis che sale a +2,3%, dopo le rassicurazioni del gruppo su Maserati. In avvio scatto di St (+2%) in vetta al Ftse Mib. Lo spread apre stabile a 87 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro fermo al 3,45%.
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