L'apertura dei mercati
Gli Usa aprono a un nuovo rinvio dei dazi, Wall Street verso record storico
Borse europee in rialzo dopo la proposta di proroga arrivata da Washington sui dazi commerciali. La Casa Bianca annuncia di aver chiuso l'accordo con la Cina, ma non fornisce dettagli
di Antonio Cardarelli 27 Giugno 2025 09:05
Avvio positivo per i listini europei nell'ultima seduta della settimana. Parigi e Francoforte guidano i rialzi con un guadagno dello 0,8% mentre Piazza Affari apre in positivo di circa mezzo punto percentuale con Iveco in evidenza.
La schiarita sui dazi arrivata dalla Casa Bianca ha portato serenità sui mercati. Il presidente Trump ha fatto sapere di essere disposto a concedere più tempo all’Unione europea per raggiungere un accordo, quindi oltre la scadenza del 9 luglio. La proposta americana è ora al vaglio dei vertici europei e dei singoli Paesi. A quanto pare, Trump avrebbe messo sul tavolo dazi al 10% per i prodotti importati negli Usa e un aumento di acquisti di Gas naturale liquefatto e materie critiche.
Tra i leader europei l’atteggiamento non sembra essere univoco, ma tutti hanno espresso fiducia nei confronti di Ursula von der Leyen in vista delle trattative. Macron, per esempio, ha parlato di “misure di compensazione inevitabili” se gli Usa dovessero imporre una tariffa del 10%. Nel frattempo, il Segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, ha detto che Stati Uniti e Cina sono giunti a un’intesa commerciale in seguito ai colloqui del mese scorso, senza però fornire dettagli.
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A livello geopolitico continua a reggere la tregua tra Iran e Israele. E si parla già di un possibile tavolo negoziale con Teheran per l’ideazione di un progetto per il nucleare civile grazie all’accesso a fondi del valore di 30 miliardi di dollari. Sul fronte macro, mentre in Europa è in arrivo una carrellata di dati (consumi, fiducia, servizi e industria), negli Stati Uniti sarà pubblicato, oltre all'indicatore sulla fiducia, il dato sui consumi che include i numeri sull'inflazione Pce.
Mentre sulle Borse asiatiche Tokyo chiude in rialzo del’1,4% e tocca i massimi degli ultimi sei mesi, a Piazza Affari il focus è sempre sul risiko bancario. Mediobanca è pronta a varare il piano 2025-2028 e promette ai soci 4,9 miliardi di euro tra dividendi e buyback in risposta all’Ops lanciata da Monte dei Paschi di Siena. Sembra ormai aver raggiunto l’obiettivo l’Opas lanciata da Banca Ifis su Illimity dopo l’adesione del fondatore, Corrado Passera, all’offerta.
Sul fronte energetico, il petrolio è in aumento: il Wti sale dello 0,66% a 65,67 dollari al barile, il Brent dello 0,63% a 68,16 dollari. Sul valutario, l'euro resta forte ma sotto la soglia degli 1,17 dollari, passando di mano a 1,1699 (da 1,1694 alla vigilia). L'euro/yen è a 168,852 (da 168,83) e il dollaro/yen a 144,343 (da 144,359). Poco mosso il bitcoin, in rialzo dello 0,17% a 107.270 dollari. Infine, oro in discesa con il contratto spot giù dell'1,03% a 3.293 dollari l'oncia e il contratto future dello'1,16% a 3.294 dollari.
DAZI USA-UE, PRONTA LA PROROGA
La schiarita sui dazi arrivata dalla Casa Bianca ha portato serenità sui mercati. Il presidente Trump ha fatto sapere di essere disposto a concedere più tempo all’Unione europea per raggiungere un accordo, quindi oltre la scadenza del 9 luglio. La proposta americana è ora al vaglio dei vertici europei e dei singoli Paesi. A quanto pare, Trump avrebbe messo sul tavolo dazi al 10% per i prodotti importati negli Usa e un aumento di acquisti di Gas naturale liquefatto e materie critiche.
CHIUSO L’ACCORDO TRA CINA E USA
Tra i leader europei l’atteggiamento non sembra essere univoco, ma tutti hanno espresso fiducia nei confronti di Ursula von der Leyen in vista delle trattative. Macron, per esempio, ha parlato di “misure di compensazione inevitabili” se gli Usa dovessero imporre una tariffa del 10%. Nel frattempo, il Segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, ha detto che Stati Uniti e Cina sono giunti a un’intesa commerciale in seguito ai colloqui del mese scorso, senza però fornire dettagli.
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A livello geopolitico continua a reggere la tregua tra Iran e Israele. E si parla già di un possibile tavolo negoziale con Teheran per l’ideazione di un progetto per il nucleare civile grazie all’accesso a fondi del valore di 30 miliardi di dollari. Sul fronte macro, mentre in Europa è in arrivo una carrellata di dati (consumi, fiducia, servizi e industria), negli Stati Uniti sarà pubblicato, oltre all'indicatore sulla fiducia, il dato sui consumi che include i numeri sull'inflazione Pce.
MEDIOBANCA PROPONE DIVIDENDI GENEROSI
Mentre sulle Borse asiatiche Tokyo chiude in rialzo del’1,4% e tocca i massimi degli ultimi sei mesi, a Piazza Affari il focus è sempre sul risiko bancario. Mediobanca è pronta a varare il piano 2025-2028 e promette ai soci 4,9 miliardi di euro tra dividendi e buyback in risposta all’Ops lanciata da Monte dei Paschi di Siena. Sembra ormai aver raggiunto l’obiettivo l’Opas lanciata da Banca Ifis su Illimity dopo l’adesione del fondatore, Corrado Passera, all’offerta.
PETROLIO E VALUTE
Sul fronte energetico, il petrolio è in aumento: il Wti sale dello 0,66% a 65,67 dollari al barile, il Brent dello 0,63% a 68,16 dollari. Sul valutario, l'euro resta forte ma sotto la soglia degli 1,17 dollari, passando di mano a 1,1699 (da 1,1694 alla vigilia). L'euro/yen è a 168,852 (da 168,83) e il dollaro/yen a 144,343 (da 144,359). Poco mosso il bitcoin, in rialzo dello 0,17% a 107.270 dollari. Infine, oro in discesa con il contratto spot giù dell'1,03% a 3.293 dollari l'oncia e il contratto future dello'1,16% a 3.294 dollari.
