Mondo della moda

Fine di un’era: Anna Wintour lascia la direzione di Vogue America

La storica direttrice, icona di stile dalla forte personalità, ha ispirato anche il cinema, in particolare il film “Il Diavolo veste Prada” . È iniziato il totonomi sul suo successore

di Annalisa Lospinuso 27 Giugno 2025 12:11

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Anna Wintour lascia Vogue America dopo 37 anni. La storica direttrice ha annunciato l’addio alla testata iconica del fashion, aprendo una fase di grande incertezza e rinnovamento per tutto il mondo della moda. L’annuncio, arrivato questa mattina con un comunicato di Condé Nast, conferma le voci che da settimane circolavano a Manhattan, alimentate dai frequenti viaggi della direttrice a Londra e Parigi per incontri di natura “strategica”.

ANNA WINTOUR NEL FILM "IL DIAVOLO VESTE PRADA"


Anna Wintour, classe 1949, taglio bob inconfondibile, occhiali scuri e un’aura di potere che trascende la moda stessa, ha trasformato Vogue in un impero culturale, ridefinendo il concetto di coolness, aprendo la strada al fashion activism e contribuendo a rendere la moda una piattaforma politica e sociale, oltre che estetica. La sua forte personalità ha ispirato il mondo del cinema e ha preso forma nel film “Il Diavolo veste Prada”.

L'ADDIO DI ANNA WINTOUR


Il suo addio segna la fine di un’era dominata da un’unica voce editoriale. Nonostante le recenti critiche alla sua gestione, ritenuta da alcuni troppo elitaria in un’epoca che richiede inclusione radicale, Wintour rimane la figura che ha saputo portare la moda americana sulla scena globale, consolidare il Met Gala come l’evento charity più potente al mondo e lanciare icone come Naomi Campbell, Gisele Bündchen e Kendall Jenner.

I POSSIBILI SUCCESSORI


Secondo le indiscrezioni, tre i nomi caldi come possibili successori: Edward Enninful, attuale direttore editoriale di Vogue Uk e Global Creative and Cultural Advisor di Vogue; Chioma Nnadi, attuale head of Editorial content di British Vogue; Samira Nasr, direttrice di Harper’s Bazaar US.

IL FUTURO DI ANNA WINTOUR


Nel frattempo, Anna Wintour rimarrà come Global chief content officer di Condé Nast, ruolo che supervisiona tutte le edizioni internazionali, ma l’uscita da Vogue America lascerà spazio a nuove voci capaci di interpretare la moda in chiave Gen Z, sostenibile e phygital, in linea con un’industria in rivoluzione.

IL FUTURO DI VOGUE USA


Se Vogue Usa rimarrà la Bibbia della moda o diventerà un brand lifestyle tra i tanti dipenderà dalla scelta del prossimo direttore, ma anche dalla capacità di Condé Nast di reinventare il proprio modello editoriale in un mercato che non cerca più solo trend, ma partecipazione e identità.

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