Lo scenario
Trump pronto a sostituire Powell alla guida della Fed? Spuntano le ipotesi Warsh o Hassett
Secondo il Wall Street Journal, il tycoon starebbe valutando un cambio anticipato alla presidenza della banca centrale Usa
di Davide Lentini 26 Giugno 2025 09:57

Che lo scontro tra Trump e Powell sia sempre più acceso è piuttosto evidente, anche dopo le ultime dichiarazioni del presidente della Fed sui tassi di interesse, che non intende abbassare. Ma ora secondo fonti riportate dal Wall Street Journal, il presidente Usa starebbe valutando la nomina anticipata di un nuovo numero uno alla guida della Banca centrale americana, con un possibile avvicendamento già entro l’estate o comunque non oltre settembre.
Una mossa politica dal peso enorme che, se confermata, avrebbe forti ripercussioni sui mercati finanziari globali, sui tassi d’interesse ma anche sulla credibilità dell’indipendenza della Fed. L’esasperazione di Trump nei confronti dell’attuale presidente Jerome Powell, da lui stesso nominato nel 2018 ma ultimamente criticato spesso per non aver tagliato i tassi con maggiore decisione, starebbe infatti alimentando l’idea di un cambio di leadership prima della scadenza naturale del mandato nel 2026.
Stando alle indiscrezioni del Wsj, Trump avrebbe già in mente due possibili candidati di fiducia per sostituire Powell: Kevin Warsh, ex governatore della Fed con legami stretti con Wall Street e l’amministrazione Bush, e Kevin Hassett, già direttore del Consiglio economico nazionale durante il primo mandato di Trump. Entrambi sono considerati economisti allineati con la visione trumpiana, favorevole a una politica monetaria più accomodante in funzione della crescita e dei mercati.
Una sostituzione anticipata a capo della Fed sarebbe senza precedenti in tempi moderni e potrebbe suscitare forti reazioni, in particolare per i rischi percepiti sull’indipendenza della banca centrale. Allo stesso tempo, l’ipotesi di un presidente della Fed più “colomba” rispetto a Powell potrebbe inizialmente essere ben accolta dai mercati azionari e obbligazionari, che scontano la possibilità di tassi più bassi e una politica monetaria meno rigida. Resta da capire se Trump abbia davvero il potere di sostituire Powell.
LO SCONTRO CON POWELL SUI TASSI
Una mossa politica dal peso enorme che, se confermata, avrebbe forti ripercussioni sui mercati finanziari globali, sui tassi d’interesse ma anche sulla credibilità dell’indipendenza della Fed. L’esasperazione di Trump nei confronti dell’attuale presidente Jerome Powell, da lui stesso nominato nel 2018 ma ultimamente criticato spesso per non aver tagliato i tassi con maggiore decisione, starebbe infatti alimentando l’idea di un cambio di leadership prima della scadenza naturale del mandato nel 2026.
I POSSIBILI SOSTITUTI DI POWELL
Stando alle indiscrezioni del Wsj, Trump avrebbe già in mente due possibili candidati di fiducia per sostituire Powell: Kevin Warsh, ex governatore della Fed con legami stretti con Wall Street e l’amministrazione Bush, e Kevin Hassett, già direttore del Consiglio economico nazionale durante il primo mandato di Trump. Entrambi sono considerati economisti allineati con la visione trumpiana, favorevole a una politica monetaria più accomodante in funzione della crescita e dei mercati.
LE POSSIBILI REAZIONI DEI MERCATI
Una sostituzione anticipata a capo della Fed sarebbe senza precedenti in tempi moderni e potrebbe suscitare forti reazioni, in particolare per i rischi percepiti sull’indipendenza della banca centrale. Allo stesso tempo, l’ipotesi di un presidente della Fed più “colomba” rispetto a Powell potrebbe inizialmente essere ben accolta dai mercati azionari e obbligazionari, che scontano la possibilità di tassi più bassi e una politica monetaria meno rigida. Resta da capire se Trump abbia davvero il potere di sostituire Powell.
Trending