Investimenti
Neuberger Berman: aumento diffuso della domanda di private asset in Europa
Lo rilevano i risultati dell’European Fund Selector Study sui fund selector europei, alla ricerca di diversificazione e opportunità di rendimento, con attenzione particolare al private equity
di Stefano Caratelli 26 Giugno 2025 11:02

La domanda di private asset continua a crescere, con il private debt che registra il maggior incremento nel 2024. Nei private market, l’asset class più popolare in Europa resta il private equity, mentre nel Regno Unito i fund selector si muovono con maggiore cautela. Gli ELTIF, che sta per European Long-Term Investment Fund, stanno superando persino i fondi UCI Parte II, che possono investire in ogni tipo di asset, grazie a una crescente conoscenza di questi strumenti progettati per convogliare capitali verso progetti di finanziamento nell'economia reale, e a una maggiore inclinazione ad allocare risorse su questi veicoli, fenomeno accentuato nel 2024.
L’ultimo European Fund Selector Study (EuroFSS), realizzato da Research in Finance in collaborazione con Neuberger Berman, rivela che l’interesse dei fund selector europei verso i private asset è aumentato in modo diffuso l’anno scorso, con un’attenzione particolare rivolta al private equity. Secondo i fund selector paneuropei, i principali vantaggi nell’investire in questa asset class sono la diversificazione del portafoglio (indicata dal 74% degli intervistati) e il potenziale di rendimento elevato (60%). Seguono la possibilità di investire con un orizzonte di lungo periodo (45%), la crescita del capitale (33%) e una volatilità più contenuta (33%).
Guardando all’Italia, spiega Neuberger Berman, la diversificazione è il vantaggio più citato (75%), seguita dal potenziale di rendimento (62%), mentre sul fronte opposto, la principale criticità resta la scarsa liquidità, segnalata dal 57% degli intervistati europei e dal 62% in Italia. Tra le altre barriere più rilevanti, la mancanza di trasparenza (41%) e l’elevato investimento minimo richiesto (36%). In Italia, il secondo ostacolo più sentito è la limitata conoscenza di questi strumenti (41%). L’EuroFSS di quest’anno si basa sulle risposte di 894 fund selector attivi nei mercati paneuropei e britannici, di cui 597 appartengono al segmento retail* e 297 al segmento istituzionale.
Dallo studio emerge anche che, nei prossimi 12 mesi, i fund selector retail prevedono di incrementare le allocazioni su tutte le asset class dei private market. La domanda di private debt da parte dei fund selector, sia retail che istituzionali, che puntano a diversificare sui mercati privati, è cresciuta in modo deciso. La quota di chi prevede di aumentare l’esposizione a quest’asset class è passata dal 19% al 47%, con allocazioni medie abbastanza uniformi tra i diversi mercati, anche se il private debt è particolarmente diffuso tra i fund selector in Spagna (67%) e Francia (65%), mentre in Italia è al 56%.
Il private equity si conferma l’asset class più apprezzata nei mercati privati, con le allocazioni medie più alte, sia retail sia in quello istituzionali, nei Paesi Nordici (9,4%), in Germania (9%) e in Svizzera (8,2%), mentre l’Italia mostra ancora un certo ritardo con il 5,9%. Secondo Neuberger Berman la tendenza dovrebbe proseguire con un ulteriore aumento delle allocazioni, soprattutto tra i fund selector retail paneuropei, con il 54% che prevede di incrementare l’esposizione nei prossimi dodici mesi. La familiarità e l’utilizzo degli ELTIF continuano a crescere: circa il 70% dei fund selector paneuropei li conosce, contro il 50% del 2024, e l’Italia registra il più alto livello di conoscenza (85%) e la maggiore propensione a suggerirli ai clienti (24%).
José Cosio, Head of Intermediary – Global ex US di Neuberger Berman, sottolinea che in un contesto ancora segnato dalla volatilità, la resilienza e la diversificazione offerte dai mercati privati sono sempre più preziose per i clienti. Secondo Cosio, lo studio dimostra che in Europa gli investimenti alternativi sono ormai entrati a pieno titolo tra le scelte principali e rappresentano uno strumento chiave nei portafogli dei fund selector. L’esperto si dice incoraggiato dalla crescita costante degli ELTIF, che si stanno affermando come una porta d’accesso efficiente a queste strategie, e sottolinea che Neuberger Berman è pronta a supportare i clienti nell’esplorare le nuove opportunità disponibili.
INTERESSE SPINTO DA DIVERSIFICAZIONE E RENDIMENTO
L’ultimo European Fund Selector Study (EuroFSS), realizzato da Research in Finance in collaborazione con Neuberger Berman, rivela che l’interesse dei fund selector europei verso i private asset è aumentato in modo diffuso l’anno scorso, con un’attenzione particolare rivolta al private equity. Secondo i fund selector paneuropei, i principali vantaggi nell’investire in questa asset class sono la diversificazione del portafoglio (indicata dal 74% degli intervistati) e il potenziale di rendimento elevato (60%). Seguono la possibilità di investire con un orizzonte di lungo periodo (45%), la crescita del capitale (33%) e una volatilità più contenuta (33%).
LE INDICAZIONI SULL’ITALIA: VANTAGGI E OSTACOLI
Guardando all’Italia, spiega Neuberger Berman, la diversificazione è il vantaggio più citato (75%), seguita dal potenziale di rendimento (62%), mentre sul fronte opposto, la principale criticità resta la scarsa liquidità, segnalata dal 57% degli intervistati europei e dal 62% in Italia. Tra le altre barriere più rilevanti, la mancanza di trasparenza (41%) e l’elevato investimento minimo richiesto (36%). In Italia, il secondo ostacolo più sentito è la limitata conoscenza di questi strumenti (41%). L’EuroFSS di quest’anno si basa sulle risposte di 894 fund selector attivi nei mercati paneuropei e britannici, di cui 597 appartengono al segmento retail* e 297 al segmento istituzionale.
ATTESO NUOVO AUMENTO DELLE ALLOCAZIONI
Dallo studio emerge anche che, nei prossimi 12 mesi, i fund selector retail prevedono di incrementare le allocazioni su tutte le asset class dei private market. La domanda di private debt da parte dei fund selector, sia retail che istituzionali, che puntano a diversificare sui mercati privati, è cresciuta in modo deciso. La quota di chi prevede di aumentare l’esposizione a quest’asset class è passata dal 19% al 47%, con allocazioni medie abbastanza uniformi tra i diversi mercati, anche se il private debt è particolarmente diffuso tra i fund selector in Spagna (67%) e Francia (65%), mentre in Italia è al 56%.
CONTINUANO A CRESCERE ANCHE GLI ELTIF
Il private equity si conferma l’asset class più apprezzata nei mercati privati, con le allocazioni medie più alte, sia retail sia in quello istituzionali, nei Paesi Nordici (9,4%), in Germania (9%) e in Svizzera (8,2%), mentre l’Italia mostra ancora un certo ritardo con il 5,9%. Secondo Neuberger Berman la tendenza dovrebbe proseguire con un ulteriore aumento delle allocazioni, soprattutto tra i fund selector retail paneuropei, con il 54% che prevede di incrementare l’esposizione nei prossimi dodici mesi. La familiarità e l’utilizzo degli ELTIF continuano a crescere: circa il 70% dei fund selector paneuropei li conosce, contro il 50% del 2024, e l’Italia registra il più alto livello di conoscenza (85%) e la maggiore propensione a suggerirli ai clienti (24%).
RESILIENZA E DIVERSIFICAZIONE SEMPRE PIU’ PREZIOSE
José Cosio, Head of Intermediary – Global ex US di Neuberger Berman, sottolinea che in un contesto ancora segnato dalla volatilità, la resilienza e la diversificazione offerte dai mercati privati sono sempre più preziose per i clienti. Secondo Cosio, lo studio dimostra che in Europa gli investimenti alternativi sono ormai entrati a pieno titolo tra le scelte principali e rappresentano uno strumento chiave nei portafogli dei fund selector. L’esperto si dice incoraggiato dalla crescita costante degli ELTIF, che si stanno affermando come una porta d’accesso efficiente a queste strategie, e sottolinea che Neuberger Berman è pronta a supportare i clienti nell’esplorare le nuove opportunità disponibili.