La ricerca

Family Office: lo studio di BlackRock analizza il settore e ne delinea le prospettive

Nella nuova indagine della casa d’investimento emerge che i family office adottano un approccio orientato alla gestione del rischio, puntando su maggiore diversificazione e fonti particolari di rendimento

di Leo Campagna 26 Giugno 2025 17:04

financialounge -  BlackRock economia family office privateconomy
Un’attività di ricerca condotta tra il 17 marzo e il 19 maggio 2025 e che ha coinvolto 175 family office monofamiliari a livello globale che gestiscono complessivamente oltre 320 miliardi di dollari in asset. Sono i numeri della BlackRock Family Office Survey che ha fornito preziose indicazioni sulla situazione attuale del settore delineandone le prospettive. A cominciare dalla loro principale preoccupazione, denunciata dall’84% dei partecipanti: l’attuale incertezza geopolitica che condiziona le loro scelte di allocazione del capitale.

SOLUZIONI PERSONALIZZATE


“Per rispondere alla crescente complessità in termini di strategie d’investimento, gestione del rischio e mercati privati, i family office si affidano sempre più a partner selezionati. Prediligono soluzioni personalizzate, analisi basate sui dati, supporto nel deal sourcing e nella due diligence, soprattutto nei mercati privati, ambito in cui oltre la metà degli intervistati segnala lacune nelle competenze interne” fa sapere Mireille Abujawdeh, Head of Family Offices, Endowments, and Foundations per l’area EMEA di BlackRock.

RICERCA DI COLLABORAZIONI CON PARTNER ESTERNI


Per integrare le competenze interne, molti family office sono sempre più alla ricerca di  collaborazioni strette con partner esterni, in particolare nell’ambito dei mercati privati. Il 57% degli intervistati ha segnalato lacune nelle capacità interne in aree chiave come il reporting, il 63% nel deal sourcing (63%) e il 75% nell’analisi dei mercati privati. Il 22% del campione dei family office ha già fatto ricorso a un Outsourced Chief Investment Officer (OCIO) o sta valutando di farlo. Inoltre, molti si affidano a partner terzi per competenze specialistiche sia in ambito di investimento sia tecnologico.

UN APPROCCIO ORIENTATO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO


Tornando allo studio, si evince che i family office adottano un approccio orientato alla gestione del rischio, con il 68% del campione che predilige un aumento della diversificazione e il 47% che sta incrementando l’esposizione a fonti diverse di rendimento, tra cui asset alternativi illiquidi, azioni extra-USA, alternative liquide e liquidità. In prospettiva, il 32% dei partecipanti al sondaggio prevede di aumentare nel biennio 2025-2026 l’esposizione al private credit e il 30% nelle infrastrutture. All’interno del private credit, gli intervistati hanno mostrato una chiara preferenza per le strategie special situations/opportunistic e il direct lending.

PRIVATE CREDIT E INFRASTRUTTURE


“Per aumentare la resilienza i family office europei stanno rafforzando l’esposizione a private credit e infrastrutture come componenti centrali dei loro portafogli. Nel private credit piacciono il suo potenziale di rendimento e la liquidità, mentre le infrastrutture sono apprezzate per la stabilità dei flussi di cassa e la protezione dall’inflazione. Con l’aumento delle allocazioni, diventano sempre più cruciali l’accesso e la selezione delle strategie” spiega Abujawdeh.

LE STRATEGIE INFRASTRUTTURALI


A proposito di infrastrutture: il 75% dei family office ha una visione positiva sulle prospettive dell’asset class, attratti dalla capacità di generare flussi di cassa stabili, dal ruolo di diversificatore di portafoglio e dalla resilienza percepita. Nel corso dei prossimi 12 mesi, il 54% dei family office intende aumentare le allocazioni a strategie infrastrutturali e il 51% in quelle value-add (51%), spinte dalla combinazione di potenziale di rendimento più elevato, venti favorevoli e maggiore flessibilità — qualità sempre più cruciali nell’attuale contesto di mercato volatile.

L’UTILIZZO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


Per quanto riguarda infine l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, prevale una certa apertura dalla maggior parte dei family office. Lo considerano interessante per una varietà di applicazioni, dalla gestione del rischio alla modellizzazione dei flussi di cassa. Tuttavia, permangono barriere di natura tecnica e organizzativa che ne limitano l’adozione più estesa. Attualmente, il 45% dei family office sono molto più propensi a investire in società tecnologiche che sviluppano soluzioni basate sull’IA mentre il 51% propende per le  opportunità di investimento che ritengono trarranno vantaggio dalla crescita dell’intelligenza artificiale: solo il 33% del campione punta su un’implementazione diretta delle tecnologie di IA nei propri processi di investimento.

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