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Ferrari in Borsa con il turbo (+3%), in attesa dei nuovi modelli nel secondo semestre
Dopo la pre-conference call indetta da Maranello per fare il punto sull’andamento del business, gli analisti prevedono un secondo trimestre migliore delle attese, anche grazie ai nuovi lanci
di Annalisa Lospinuso 25 Giugno 2025 12:21

I nuovi modelli Ferrari saranno rivelati nel Capital Market Day di ottobre, insieme con la rossa elettrica. A dirlo sono gli analisti dopo la pre-conference call indetta da Maranello per fare il punto sull’andamento del business, in vista poi della diffusione dei numeri del secondo trimestre e della relativa conference call in calendario il prossimo 31 di luglio. Oggi, invece, è in calendario la presentazione della barca a vela. Il titolo è tra i migliori di Piazza Affari, con un progresso in mattinata del 3% a 411,30 euro.
Dall’incontro, come riferiscono gli analisti, è emerso che il trend positivo del primo trimestre è proseguito anche nei mesi del secondo trimestre, merito anche di un mix di prodotto favorevole, anche se con un minore contributo dal modello Daytona (andrà in phase-out nel terzo trimestre) e grazie ad altri modelli di fascia alta e minore incidenza di modelli come Roma e 296 GTB. Il mercato ora scommette sulla potenza dei due nuovi modelli, dei quali, però, non si conoscono i dettagli.
Nel secondo trimestre i ricavi e i margini sono attesi in crescita su base annua, con marginalità in linea con quella del primo trimestre. Si prevede anche un aumento dei volumi, ma “very low single digit”, ossia di poco. Il free cash flow industriale è atteso ancora forte, anche se in crescita più contenuta rispetto al primo trimestre, che beneficiava maggiormente degli anticipi sul modello F80. Dovrebbero salire i costi a livello di ricerca e sviluppo, mentre quelli legati ad ammortizzazioni e svalutazioni sono visti stabili. I vertici della società hanno confermato che il primo semestre sarà più forte del secondo, per un effetto mix che diventa più sfidante prima del lancio di nuovi modelli nel corso del secondo trimestre.
Per quanto riguarda i dazi, Ferrari ha indicato che nel secondo trimestre non ci sono stati impatti. Ha comunque confermato le misure di aumento dei prezzi su alcuni modelli per bilanciarne l’effetto. In ogni caso occorrerà attendere il terzo trimestre per capire la situazione.
“Le indicazioni sono nel complesso positive perché potrebbero evidenziare un secondo trimestre leggermente migliore delle nostre attese e anche del consensus, aumentando la visibilità sul raggiungimento delle nostre stime per il 2025 che già incorporano un rallentamento della crescita nel secondo semestre”, hanno commentato gli esperti di Intermonte. Per il secondo trimestre sono previsti ricavi a 1.837 milioni di euro (+7% annuo), un adjusted ebitda a 708 milioni (+6%), un ebit a 547 milioni (+7%) e infine un utile netto a 419 milioni. La raccomandazione di Intermonte su Ferrari è Outperform con target di prezzo a 482 euro.
Sono più cauti gli analisti di Equita, che alla luce delle indicazioni rilasciate dall’azienda hanno confermato la raccomandazione di Hold con target di prezzo molto più basso delle quotazioni di Borsa, pari a 380 euro. Anche Jefferies raccomanda prudenza sulle Ferrari (Hold con target di prezzo a 420 euro), pur mettendo in conto che sta per arrivare “un altro trimestre rassicurante”.
IL TREND POSITIVO DI FERRARI
Dall’incontro, come riferiscono gli analisti, è emerso che il trend positivo del primo trimestre è proseguito anche nei mesi del secondo trimestre, merito anche di un mix di prodotto favorevole, anche se con un minore contributo dal modello Daytona (andrà in phase-out nel terzo trimestre) e grazie ad altri modelli di fascia alta e minore incidenza di modelli come Roma e 296 GTB. Il mercato ora scommette sulla potenza dei due nuovi modelli, dei quali, però, non si conoscono i dettagli.
ATTESA PER I NUOVI MODELLI FERRARI
Nel secondo trimestre i ricavi e i margini sono attesi in crescita su base annua, con marginalità in linea con quella del primo trimestre. Si prevede anche un aumento dei volumi, ma “very low single digit”, ossia di poco. Il free cash flow industriale è atteso ancora forte, anche se in crescita più contenuta rispetto al primo trimestre, che beneficiava maggiormente degli anticipi sul modello F80. Dovrebbero salire i costi a livello di ricerca e sviluppo, mentre quelli legati ad ammortizzazioni e svalutazioni sono visti stabili. I vertici della società hanno confermato che il primo semestre sarà più forte del secondo, per un effetto mix che diventa più sfidante prima del lancio di nuovi modelli nel corso del secondo trimestre.
L’EFFETTO DAZI
Per quanto riguarda i dazi, Ferrari ha indicato che nel secondo trimestre non ci sono stati impatti. Ha comunque confermato le misure di aumento dei prezzi su alcuni modelli per bilanciarne l’effetto. In ogni caso occorrerà attendere il terzo trimestre per capire la situazione.
NUOVI MODELLI FERRARI, IL GIUDIZIO DEGLI ANALISTI
“Le indicazioni sono nel complesso positive perché potrebbero evidenziare un secondo trimestre leggermente migliore delle nostre attese e anche del consensus, aumentando la visibilità sul raggiungimento delle nostre stime per il 2025 che già incorporano un rallentamento della crescita nel secondo semestre”, hanno commentato gli esperti di Intermonte. Per il secondo trimestre sono previsti ricavi a 1.837 milioni di euro (+7% annuo), un adjusted ebitda a 708 milioni (+6%), un ebit a 547 milioni (+7%) e infine un utile netto a 419 milioni. La raccomandazione di Intermonte su Ferrari è Outperform con target di prezzo a 482 euro.
CAUTELA PER IL PROSSIMO TRIMESTRE
Sono più cauti gli analisti di Equita, che alla luce delle indicazioni rilasciate dall’azienda hanno confermato la raccomandazione di Hold con target di prezzo molto più basso delle quotazioni di Borsa, pari a 380 euro. Anche Jefferies raccomanda prudenza sulle Ferrari (Hold con target di prezzo a 420 euro), pur mettendo in conto che sta per arrivare “un altro trimestre rassicurante”.
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