Medio Oriente
Petrolio in calo, il mercato non teme l’Iran. Il figlio dello Scià: “Khamenei prepara fuga”
Wall Street è in rialzo, nonostante gli attacchi americani a Teheran. Il prezzo del petrolio scende, più difficile la chiusura dello stretto di Hormuz. Il figlio dello Scià: “Il regime è allo stremo”
di Fabrizio Arnhold 23 Giugno 2025 17:23

Wall Street apre in rialzo, all’indomani dell’attacco degli Stati Uniti in Iran. Il petrolio è in calo, con il mercato che non crede a una eventuale chiusura dello stretto di Hormuz. I listini di Wall Street proseguono in rialzo, con l’indice Dow Jones a +0,14%, lo S&P 500 a +0,40% e il Nasdaq +0,45%.
Il presidente Usa Donald Trump è “ancora interessato” a un’opzione diplomatica con l’Iran, secondo quanto riferito dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. C’è sempre il rischio di una reazione dell’Iran, dopo l’attacco americano. Resta anche la possibilità che Teheran possa chiudere lo stretto di Hormuz. Ipotesi per ora poco considerata dal mercato, visto che il prezzo del Wti cede l’1,22% a 72,94 dollari al barile.
Il segretario di Stato Marco Rubio, ha chiesto alla Cina, principale cliente di Teheran, di intervenire e impedire all’Iran di chiudere l’importante rotta commerciale petrolifera dello stretto di Hormuz. Trump oggi ha avvertito: “Dico a tutti, tenete i prezzi del petrolio bassi. Vi osservo! Non fate il gioco del nemico!”.
“Rapporti attendibili indicano che la famiglia di Ali Khamenei e le famiglie di alti funzionari del regime si stanno preparando a fuggire dall'Iran”, ha commentato il principe ereditario Reza Pahlavi, leader dell'opposizione iraniana e figlio maggiore dell'ultimo scià dell'Iran in una conferenza stampa a Parigi, ripresa dal Guardian. “Il regime è allo stremo, oggi è più chiaro che mai che la Repubblica islamica sta crollando”.
"Questo è il nostro momento del muro di Berlino, ma come tutti i momenti di grande cambiamento, è pieno di pericoli. Siamo a un bivio. Una strada porta a spargimenti di sangue e caos, l'altra a una transizione democratica”, ha aggiunto il figlio dell'ultimo Scià d'Iran, Reza Pahlavi. “Ho un messaggio diretto per Ali Khamenei: dimettiti e se lo farai, avrai un processo equo, molto più di ciò che tu abbia mai riconosciuto ad un iraniano”, ha concluso.
PETROLIO IN CALO
Il presidente Usa Donald Trump è “ancora interessato” a un’opzione diplomatica con l’Iran, secondo quanto riferito dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. C’è sempre il rischio di una reazione dell’Iran, dopo l’attacco americano. Resta anche la possibilità che Teheran possa chiudere lo stretto di Hormuz. Ipotesi per ora poco considerata dal mercato, visto che il prezzo del Wti cede l’1,22% a 72,94 dollari al barile.
USA CONTRO CHIUSURA HORMUZ
Il segretario di Stato Marco Rubio, ha chiesto alla Cina, principale cliente di Teheran, di intervenire e impedire all’Iran di chiudere l’importante rotta commerciale petrolifera dello stretto di Hormuz. Trump oggi ha avvertito: “Dico a tutti, tenete i prezzi del petrolio bassi. Vi osservo! Non fate il gioco del nemico!”.
FIGLIO DELLO SCIÀ: “KHAMENEI PREPARA LA FUGA, REGIME ALLO STREMO”
“Rapporti attendibili indicano che la famiglia di Ali Khamenei e le famiglie di alti funzionari del regime si stanno preparando a fuggire dall'Iran”, ha commentato il principe ereditario Reza Pahlavi, leader dell'opposizione iraniana e figlio maggiore dell'ultimo scià dell'Iran in una conferenza stampa a Parigi, ripresa dal Guardian. “Il regime è allo stremo, oggi è più chiaro che mai che la Repubblica islamica sta crollando”.
“MOMENTO DI CAMBIAMENTO, SIAMO A UN BIVIO”
"Questo è il nostro momento del muro di Berlino, ma come tutti i momenti di grande cambiamento, è pieno di pericoli. Siamo a un bivio. Una strada porta a spargimenti di sangue e caos, l'altra a una transizione democratica”, ha aggiunto il figlio dell'ultimo Scià d'Iran, Reza Pahlavi. “Ho un messaggio diretto per Ali Khamenei: dimettiti e se lo farai, avrai un processo equo, molto più di ciò che tu abbia mai riconosciuto ad un iraniano”, ha concluso.
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