La denuncia

Torna il caro voli per le vacanze estive: fino a 950 euro per andare in Sardegna

Lo segnala il Codacons che ha presentato un esposto. Di fronte alle cifre record molti scelgono di non volare. Si stima una perdita di 600 milioni per il turismo domestico. Prezzi record anche per l'estero

di Davide Lentini 23 Giugno 2025 14:22

financialounge -  Carlo Rienzi caro-voli Codacons turismo
Con l’arrivo dell’estate, si riaffaccia puntuale l’emergenza caro voli. E quest’anno l’allarme è doppio. Secondo una denuncia del Codacons, infatti, i rincari colpiscono non solo le tratte interne verso le mete balneari italiane, ma anche i collegamenti internazionali verso le più amate destinazioni estere, mettendo a rischio le vacanze estive. Grecia, Egitto, Spagna e Croazia diventano così un lusso per pochi, con aumenti che in alcuni casi superano il 160% in più rispetto al 2023.

CARO VOLI PER IL SUD ITALIA E LE METE ESTERE


Dalle rilevazioni dell’associazione dei consumatori emerge un quadro preoccupante. Viaggiare in aereo in piena estate comporta costi proibitivi, tanto per le famiglie italiane quanto per i turisti stranieri. Le tratte interne più colpite sono quelle verso Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia, ma l’escalation non si ferma ai confini nazionali. Secondo il Codacons, per un volo da Roma a Rodi in pieno luglio si possono spendere fino a 800 euro a/r per due persone. Non va meglio su tratte come Milano-Sharm El-Sheik o Napoli-Palma di Maiorca, dove i prezzi risultano più che raddoppiati rispetto all’anno scorso. “Parliamo di aumenti insostenibili e spesso ingiustificabili - spiega Carlo Rienzi, presidente Codacons - Una famiglia media rischia di dover rinunciare alle ferie solo per il costo del volo”.

VACANZE ESTIVE, PER LA SARDEGNA PREZZI RECORD


In Italia sono le mete verso il Sud quelle che costano di più. Per andare a Napoli, Catania o Palermo si superano i 400-500 euro a/r a persona in alta stagione, con picchi nei weekend di luglio e agosto. Stesso discorso per i voli tra il Nord e la Sardegna, dove l’offerta scarsa e la domanda concentrata gonfiano i prezzi in maniera sistematica. Quelle più salate sono ovviamente le due settimane a cavallo di ferragosto, dove le tariffe raggiungono livelli astronomici. Ad esempio il volo Perugia-Olbia con partenza il 10 agosto e rientro il 17, parte da un minimo di 620 euro a passeggero ma può arrivare a superare i 950 euro. In generale, secondo un’indagine dell’Osservatorio nazionale trasporti e turismo aggiornata a giugno 2025, i voli nazionali verso le località balneari italiane segnano un rincaro medio del +52% rispetto al 2024.

"SPECULAZIONE SUI VOLI DELLE VACANZE ESTIVE"


Di fronte a questa situazione, il Codacons ha presentato un esposto all’AgCom e all’Enac, chiedendo di aprire un’indagine su possibili condotte speculative da parte dei vettori aerei. L'associazione consumatori punta il dito contro le dinamiche di pricing algoritmico, che fanno lievitare i prezzi in base a fattori come la domanda e il periodo. Una situazione che “sta sfuggendo a qualsiasi controllo”. La preoccupazione, come spiegato da Rienzi, è che si stia creando una barriera economica all’accesso alle vacanze, che colpisce soprattutto le fasce più deboli e le famiglie con bambini.

RISCHIO PERDITA DI 600 MLN PER IL CARO VOLI


L’effetto boomerang di questi aumenti è già visibile: molti italiani stanno rinunciando o rimandando le vacanze estive, mentre cresce il numero di chi cerca soluzioni alternative in auto o in treno, spesso però con tempi di viaggio poco compatibili con le ferie brevi. Secondo una proiezione di Confesercenti pubblicata a inizio giugno, il caro voli potrebbe provocare una perdita potenziale di oltre 600 milioni di euro per il turismo estivo domestico, spingendo molti a cercare mete meno costose fuori stagione o all’estero nei mesi autunnali.

LE POSSIBILI SOLUZIONI AL VAGLIO


L’Enac sta monitorando la situazione mentre al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si discute di possibili interventi regolatori per contrastare le distorsioni del mercato e salvare le vacanze estive dal caro voli. Si torna a parlare di un tetto massimo temporaneo per le tariffe aeree su alcune rotte, misura che però rischia di scontrarsi con le normative europee sulla libera concorrenza. In alternativa, alcune proposte puntano a rafforzare i meccanismi di continuità territoriale, oggi applicati solo su alcune tratte da e per la Sardegna, e di potenziare le rotte ferroviarie a lunga percorrenza come valida alternativa a prezzi eccessivi in alta stagione.

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