Le prospettive
Perché Man Group esprime un cauto ottimismo sull’economia del Regno Unito
Da seguire con attenzione il rischio di un aumento prolungato dell'inflazione, ma secondo la casa d’investimento il Paese dovrebbe fare meglio rispetto alle stime di crescita conservative dell'economia
di Leo Campagna 21 Giugno 2025 09:30

Alcuni osservatori di mercato hanno espresso preoccupazioni sulle prospettive dell’economia del Regno Unito dopo il deludente dato del PIL britannico per il mese di aprile che ha mostrato una flessione superiore alle attese dello 0,3% su base mensile, il più forte calo dall'ottobre 2023.
“Nonostante i numeri del PIL della scorsa settimana, le mie previsioni sul Regno Unito per il resto dell'anno sono relativamente positive” fa sapere Kristina Hooper, Chief Market Strategist, Man Group, che poi aggiunge: “Il Paese dovrebbe fare meglio rispetto alle stime di crescita conservative dell'economia. Da seguire però con attenzione il rischio di un aumento prolungato dell'inflazione. A questo proposito, nella riunione di questa settimana della Banca d'Inghilterra, che non dovrebbe modificare i tassi di interesse, presterò molta attenzione alle sue previsioni di crescita e, in particolare, di inflazione”.
Un primo indicatore che suggerisce questa tesi prospettica positiva è quello dell'indice Citigroup Economic Surprise per il Regno Unito. A differenza di quello relativo ad altre importanti economie, come ad esempio quella statunitense, è in ripresa sulla scia di altri dati macroeconomici recenti che sono risultati stati migliori delle attese. Ad esempio, le vendite al dettaglio di aprile sono aumentate dell'1,2% su base mensile, superando di gran lunga le previsioni.
Di assoluto rilievo è il pacchetto di stimoli fiscali in arrivo dal governo. La spending review triennale pubblicata dal ministro delle Finanze Rachel Reeves ha svelato le intenzioni di allocazione di spesa. “Per quanto riguarda quella corrente, il governo punterà principalmente sulla sanità e, in misura minore, sulla difesa e sull'energia. Gli investimenti saranno concentrati in settori quali l'edilizia abitativa, le infrastrutture di trasporto, l'energia e la ricerca e sviluppo. La maggior parte di queste aree di spesa avrà probabilmente un elevato effetto moltiplicatore, che dovrebbe avere un impatto più positivo sull'economia britannica” spiega Hooper.
Un altro potenziale vantaggio per il Regno Unito è l’accordo commerciale raggiunto con gli Stati Uniti, che prevede condizioni relativamente favorevoli. Questo dovrebbe sgombrare gran parte dell'incertezza in materia di politica economica e propiziare gli investimenti delle imprese. Più in generale, la Chief Market Strategist di Man Group, che prevede che il Regno Unito possa superare le aspettative di crescita del PIL dell'1% per l'anno in corso, indica la stagflazione come il rischio maggiore per il Regno Unito
L’aumento dell'inflazione complessiva è stato superiore alle attese e i prezzi al consumo dei servizi nel Regno Unito sono tornati sopra il 5% ad aprile. Per Man Group non si può escludere il rischio di un incremento prolungato del carovita, in parte guidato dal rincaro del costo del lavoro. La crescita potrebbe quindi affievolirsi se i prezzi aumentassero in modo significativo e indebolissero la domanda, provocando una stagflazione. “Non lo ritengo tuttavia uno scenario probabile. Come anticipato dalla Banca d’Inghilterra l’incremento dell'inflazione dovrebbe essere temporaneo mentre la crescita sarà superiore alle attese: un contesto tutt’altro che stagflazionistico” argomenta Hooper.
L'inflazione, per esempio, potrebbe rallentare per il mercato del lavoro, che sta mostrando segni di decelerazione con conseguente frenata della crescita dei salari. Inoltre l'accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito dovrebbe contribuire a ridurre l'inflazione. Stesso discorso per un “accordo di reset” raggiunto tra il Regno Unito e l'Unione Europea che, sebbene in attesa dei dettagli che ne determineranno l’effettivo impatto, dovrebbe essere capace di abbassare i costi in diversi modi.
PREVISIONI DELL'ECONOMIA RELATIVAMENTE POSITIVE PER IL RESTO DELL’ANNO
“Nonostante i numeri del PIL della scorsa settimana, le mie previsioni sul Regno Unito per il resto dell'anno sono relativamente positive” fa sapere Kristina Hooper, Chief Market Strategist, Man Group, che poi aggiunge: “Il Paese dovrebbe fare meglio rispetto alle stime di crescita conservative dell'economia. Da seguire però con attenzione il rischio di un aumento prolungato dell'inflazione. A questo proposito, nella riunione di questa settimana della Banca d'Inghilterra, che non dovrebbe modificare i tassi di interesse, presterò molta attenzione alle sue previsioni di crescita e, in particolare, di inflazione”.
L’INDICE CITIGROUP ECONOMIC SURPRISE DEL REGNO UNITO
Un primo indicatore che suggerisce questa tesi prospettica positiva è quello dell'indice Citigroup Economic Surprise per il Regno Unito. A differenza di quello relativo ad altre importanti economie, come ad esempio quella statunitense, è in ripresa sulla scia di altri dati macroeconomici recenti che sono risultati stati migliori delle attese. Ad esempio, le vendite al dettaglio di aprile sono aumentate dell'1,2% su base mensile, superando di gran lunga le previsioni.
PACCHETTO DI STIMOLI FISCALI
Di assoluto rilievo è il pacchetto di stimoli fiscali in arrivo dal governo. La spending review triennale pubblicata dal ministro delle Finanze Rachel Reeves ha svelato le intenzioni di allocazione di spesa. “Per quanto riguarda quella corrente, il governo punterà principalmente sulla sanità e, in misura minore, sulla difesa e sull'energia. Gli investimenti saranno concentrati in settori quali l'edilizia abitativa, le infrastrutture di trasporto, l'energia e la ricerca e sviluppo. La maggior parte di queste aree di spesa avrà probabilmente un elevato effetto moltiplicatore, che dovrebbe avere un impatto più positivo sull'economia britannica” spiega Hooper.
PER L'ECONOMIA IL RISCHIO MAGGIORE È LA STAGFLAZIONE
Un altro potenziale vantaggio per il Regno Unito è l’accordo commerciale raggiunto con gli Stati Uniti, che prevede condizioni relativamente favorevoli. Questo dovrebbe sgombrare gran parte dell'incertezza in materia di politica economica e propiziare gli investimenti delle imprese. Più in generale, la Chief Market Strategist di Man Group, che prevede che il Regno Unito possa superare le aspettative di crescita del PIL dell'1% per l'anno in corso, indica la stagflazione come il rischio maggiore per il Regno Unito
UN CONTESTO TUTT’ALTRO CHE STAGFLAZIONISTICO
L’aumento dell'inflazione complessiva è stato superiore alle attese e i prezzi al consumo dei servizi nel Regno Unito sono tornati sopra il 5% ad aprile. Per Man Group non si può escludere il rischio di un incremento prolungato del carovita, in parte guidato dal rincaro del costo del lavoro. La crescita potrebbe quindi affievolirsi se i prezzi aumentassero in modo significativo e indebolissero la domanda, provocando una stagflazione. “Non lo ritengo tuttavia uno scenario probabile. Come anticipato dalla Banca d’Inghilterra l’incremento dell'inflazione dovrebbe essere temporaneo mentre la crescita sarà superiore alle attese: un contesto tutt’altro che stagflazionistico” argomenta Hooper.
ACCORDI COMMERCIALI CON GLI STATI UNITI E CON L’UNIONE EUROPEA
L'inflazione, per esempio, potrebbe rallentare per il mercato del lavoro, che sta mostrando segni di decelerazione con conseguente frenata della crescita dei salari. Inoltre l'accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito dovrebbe contribuire a ridurre l'inflazione. Stesso discorso per un “accordo di reset” raggiunto tra il Regno Unito e l'Unione Europea che, sebbene in attesa dei dettagli che ne determineranno l’effettivo impatto, dovrebbe essere capace di abbassare i costi in diversi modi.