Cosa aspettarsi
“Mercati troppo ottimisti sui dazi, tensioni e rischi macro ancora elevati”
Lo sottolinea Raiffeisen Capital Management nell’outlook mensile della CIO Karin Kunrath, secondo cui “dazi rinviati non significa annullati”. Scenario incerto e potenzialmente negativo
di Stefano Caratelli 19 Giugno 2025 15:11

Nonostante il rinvio dei dazi USA, le tensioni commerciali e i rischi macroeconomici restano elevati, e i mercati appaiono troppo ottimisti rispetto a uno scenario ancora incerto e potenzialmente negativo. E’ la valutazione di Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management, nel suo outlook mensile, che anche nel titolo sottolinea che dazi rinviati “non significa annullati”, mentre le tensioni commerciali e i rischi macroeconomici restano elevati. L’esperta giudica sorprendentemente ottimistiche le tendenze verso il “risk on” dopo le onde d'urto di inizio aprile, alimentate dalla convinzione che tutto si dissolverà alla fine in un nulla di fatto.
Il commercio mondiale è già oggi limitato, le catene di approvvigionamento compromesse, la fiducia dei consumatori in calo in previsione di prezzi sensibilmente più elevati e il timore di un deterioramento del mercato del lavoro, prosegue Kunrah secondo cui l’economia USA appare già in difficoltà per la mancanza di sicurezza nella pianificazione e l'aumento della pressione sui margini delle imprese. Molti indicatori "anticipatori" segnalano un indebolimento economico e del mercato del lavoro, mentre un debito USA già molto elevato raggiungerà nuovo massimi per la riforma fiscale, mettendo ulteriormente a dura prova la fiducia nel sistema finanziario americano.
Ci si chiede se in USA si verificherà solo una flessione della crescita o una stagflazione, o se alla fine arriverà una “normale” recessione, in cui la Fed potrà adottare misure adeguate per contrastarla, ma è probabile che si verifichi anche un rallentamento economico globale. GIi indicatori di mercato di Raiffeisen Capital Management continuano a confermare un posizionamento avverso al rischio, inducendo a restare cauti sulle azioni. Posizione cauta anche su High Yield USA e obbligazionario emergente in valuta, e neutrale sui Treasury, ma nella previsione, come per i titoli di Stato tedeschi, di una curva dei rendimenti ancora più ripida sul lungo termine. Raiffeisen è invece ottimista sui titoli di Stato in euro, in particolare francesi e tedeschi.
Nelle obbligazioni societarie rimane un atteggiamento cauto nei confronti dell’High Yield USA, nella previsione che le politiche di Trump dovrebbe probabilmente indebolire ulteriormente il settore aziendale locale. Sui corporate bond in euro Raiffeisen mantiene invariata la posizione neutrale e difensiva sulle obbligazioni emergenti in valuta forte, giudicando determinante la prevista maggior avversione al rischio da parte degli investitori in obbligazioni in dollari. I premi di rischio di questo segmento obbligazionario sono diminuiti notevolmente continuando a scontare uno "scenario roseo" che attualmente Raiffeisen non prevede.
Sempre sul tema mercati e dazi, sull’azionario, Kunrath continua a prevedere che le misure erratiche degli USA creeranno incertezza a lungo termine, spiegando che la crescita più debole, accompagnata da inflazione più elevata, peserà anche sulle aziende e impone cautela. La recente ripresa dell’azionario globale ha interessato in particolare i mercati sviluppati, ma le azioni emergenti sono riuscite a mantenere il vantaggio conquistato quest'anno, soprattutto nelle telecomunicazioni e nel finanziario. Rimane da vedere l'impatto delle misure di Trump, ma la valutazione fondamentale per i mercati emergenti rimane piuttosto favorevole.
Per quanto riguarda infine le materie prime, hanno registrato recentemente un andamento molto disomogeneo, con i metalli preziosi di nuovo in aumento, con l'incertezza globale e gli acquisti delle banche centrali che garantiscono un sostegno costante. L’esperta di Raiffesen prevediamo che il settore dei metalli preziosi continuerà a essere ben sostenuto anche nei prossimi mesi.
MOLTI FATTORI SEGNALANO LA DEBOLEZZA AMERICANA
Il commercio mondiale è già oggi limitato, le catene di approvvigionamento compromesse, la fiducia dei consumatori in calo in previsione di prezzi sensibilmente più elevati e il timore di un deterioramento del mercato del lavoro, prosegue Kunrah secondo cui l’economia USA appare già in difficoltà per la mancanza di sicurezza nella pianificazione e l'aumento della pressione sui margini delle imprese. Molti indicatori "anticipatori" segnalano un indebolimento economico e del mercato del lavoro, mentre un debito USA già molto elevato raggiungerà nuovo massimi per la riforma fiscale, mettendo ulteriormente a dura prova la fiducia nel sistema finanziario americano.
MERCATI E DAZI, CAUTELA SUGLI HIGH YIELD USA
Ci si chiede se in USA si verificherà solo una flessione della crescita o una stagflazione, o se alla fine arriverà una “normale” recessione, in cui la Fed potrà adottare misure adeguate per contrastarla, ma è probabile che si verifichi anche un rallentamento economico globale. GIi indicatori di mercato di Raiffeisen Capital Management continuano a confermare un posizionamento avverso al rischio, inducendo a restare cauti sulle azioni. Posizione cauta anche su High Yield USA e obbligazionario emergente in valuta, e neutrale sui Treasury, ma nella previsione, come per i titoli di Stato tedeschi, di una curva dei rendimenti ancora più ripida sul lungo termine. Raiffeisen è invece ottimista sui titoli di Stato in euro, in particolare francesi e tedeschi.
NEUTRALITÀ DIFENSIVA SULLE OBBLIGAZIONI EMERGENTI IN VALUTA
Nelle obbligazioni societarie rimane un atteggiamento cauto nei confronti dell’High Yield USA, nella previsione che le politiche di Trump dovrebbe probabilmente indebolire ulteriormente il settore aziendale locale. Sui corporate bond in euro Raiffeisen mantiene invariata la posizione neutrale e difensiva sulle obbligazioni emergenti in valuta forte, giudicando determinante la prevista maggior avversione al rischio da parte degli investitori in obbligazioni in dollari. I premi di rischio di questo segmento obbligazionario sono diminuiti notevolmente continuando a scontare uno "scenario roseo" che attualmente Raiffeisen non prevede.
INCERTEZZA SULL’AZIONARIO PER LE POLITICHE DI TRUMP
Sempre sul tema mercati e dazi, sull’azionario, Kunrath continua a prevedere che le misure erratiche degli USA creeranno incertezza a lungo termine, spiegando che la crescita più debole, accompagnata da inflazione più elevata, peserà anche sulle aziende e impone cautela. La recente ripresa dell’azionario globale ha interessato in particolare i mercati sviluppati, ma le azioni emergenti sono riuscite a mantenere il vantaggio conquistato quest'anno, soprattutto nelle telecomunicazioni e nel finanziario. Rimane da vedere l'impatto delle misure di Trump, ma la valutazione fondamentale per i mercati emergenti rimane piuttosto favorevole.
METALLI PREZIOSI SEMPRE SOSTENUTI
Per quanto riguarda infine le materie prime, hanno registrato recentemente un andamento molto disomogeneo, con i metalli preziosi di nuovo in aumento, con l'incertezza globale e gli acquisti delle banche centrali che garantiscono un sostegno costante. L’esperta di Raiffesen prevediamo che il settore dei metalli preziosi continuerà a essere ben sostenuto anche nei prossimi mesi.