Transizione green
Cresce l'interesse per i mercati contadini, tra startup agricole e app di vendita diretta
Si celebra oggi la Giornata della Gastronomia sostenibile. Un italiano su due fa la spesa nei farmer's market, a Km zero: una realtà interessante anche per il mondo finanziario
di Davide Lentini 18 Giugno 2025 12:00

In Italia oltre trenta milioni di persone scelgono regolarmente di fare la spesa nei mercati contadini a chilometro zero. Una tendenza in crescita che non è solo una moda gastronomica, ma un vero e proprio cambio di paradigma nel consumo alimentare. Lo certifica un’analisi di Coldiretti e Campagna Amica, diffusa in occasione della Giornata mondiale della Gastronomia sostenibile che si celebra oggi, indetta dalle Nazioni Unite.
Il tema scelto quest'anno è "Local Seeds, Local Eats" e richiama l’attenzione sull'importanza di utilizzare ingredienti del territorio, valorizzando la biodiversità e riducendo l’impatto ambientale delle filiere lunghe. Per la Giornata della Gastronomia sostenibile sono previste in tutta Italia iniziative dedicate, come showcooking con chef che reinterpretano piatti tradizionali usando prodotti a Km zero, mercati contadini straordinari, laboratori didattici per le scuole e incontri pubblici sulla sostenibilità alimentare. Manifestazioni che coinvolgono anche il mondo della ristorazione, chiamato a diventare protagonista di una transizione verde.
Il concetto è semplice ma potente: privilegiare i prodotti locali, ridurre le distanze tra produttore e consumatore, abbattere gli sprechi e valorizzare la biodiversità alimentare dei territori. Un modello che in Italia ha trovato terreno fertile, complice il primato del nostro Paese in termini di sicurezza alimentare, tracciabilità, basso uso di pesticidi e qualità ambientale delle produzioni agricole.
Secondo i dati dell’analisi, gli acquisti diretti dagli agricoltori nei mercati contadini permettono di ridurre fino al 60% gli sprechi rispetto ai sistemi alimentari tradizionali. Questo grazie alla filiera corta che elimina passaggi intermedi, riduce l'imballaggio e consente una pianificazione più efficiente delle produzioni. Dal punto di vista economico, la spesa a Km zero rappresenta anche un modo per sostenere l’agricoltura italiana, creando valore per le comunità locali e garantendo una remunerazione più equa ai produttori. Allo stesso tempo, per i consumatori si traduce in maggiore trasparenza, freschezza e stagionalità dei prodotti.
Ma c’è di più: la diffusione dei mercati contadini non è solo una risposta alla crescente domanda di qualità e sostenibilità, è anche una leva strategica per la transizione ecologica del sistema agroalimentare. Un tema su cui l’Italia gioca una partita importante a livello europeo, tra politiche green, Pac e resilienza dei territori rurali. Questa dinamica apre nuove prospettive anche per il mondo finanziario: i trend legati all’agricoltura sostenibile, alla filiera corta e alla food innovation attirano sempre più attenzione da parte di investitori istituzionali e fondi Esg. Le startup agricole, le piattaforme digitali per la vendita diretta e i progetti legati alla tracciabilità alimentare sono solo alcuni dei settori in fermento.
In un contesto globale segnato da crisi climatiche, instabilità geopolitiche e inflazione alimentare, il modello dei mercati contadini si propone non solo come alternativa, ma come soluzione concreta per un sistema alimentare più equo, efficiente e resiliente. E se oggi sono oltre 30 milioni gli italiani che scelgono il Km zero, domani potrebbero essere molti di più. Perché investire nel cibo locale non significa solo fare la spesa: significa scegliere un futuro migliore.
LA GIORNATA DELLA GASTRONOMIA SOSTENIBILE
Il tema scelto quest'anno è "Local Seeds, Local Eats" e richiama l’attenzione sull'importanza di utilizzare ingredienti del territorio, valorizzando la biodiversità e riducendo l’impatto ambientale delle filiere lunghe. Per la Giornata della Gastronomia sostenibile sono previste in tutta Italia iniziative dedicate, come showcooking con chef che reinterpretano piatti tradizionali usando prodotti a Km zero, mercati contadini straordinari, laboratori didattici per le scuole e incontri pubblici sulla sostenibilità alimentare. Manifestazioni che coinvolgono anche il mondo della ristorazione, chiamato a diventare protagonista di una transizione verde.
IL SUCCESSO DEI MERCATI CONTADINI IN ITALIA
Il concetto è semplice ma potente: privilegiare i prodotti locali, ridurre le distanze tra produttore e consumatore, abbattere gli sprechi e valorizzare la biodiversità alimentare dei territori. Un modello che in Italia ha trovato terreno fertile, complice il primato del nostro Paese in termini di sicurezza alimentare, tracciabilità, basso uso di pesticidi e qualità ambientale delle produzioni agricole.
RIDURRE GLI SPRECHI FINO AL 60%
Secondo i dati dell’analisi, gli acquisti diretti dagli agricoltori nei mercati contadini permettono di ridurre fino al 60% gli sprechi rispetto ai sistemi alimentari tradizionali. Questo grazie alla filiera corta che elimina passaggi intermedi, riduce l'imballaggio e consente una pianificazione più efficiente delle produzioni. Dal punto di vista economico, la spesa a Km zero rappresenta anche un modo per sostenere l’agricoltura italiana, creando valore per le comunità locali e garantendo una remunerazione più equa ai produttori. Allo stesso tempo, per i consumatori si traduce in maggiore trasparenza, freschezza e stagionalità dei prodotti.
ANCHE LA FINANZA INTERESSATA AI MERCATI CONTADINI
Ma c’è di più: la diffusione dei mercati contadini non è solo una risposta alla crescente domanda di qualità e sostenibilità, è anche una leva strategica per la transizione ecologica del sistema agroalimentare. Un tema su cui l’Italia gioca una partita importante a livello europeo, tra politiche green, Pac e resilienza dei territori rurali. Questa dinamica apre nuove prospettive anche per il mondo finanziario: i trend legati all’agricoltura sostenibile, alla filiera corta e alla food innovation attirano sempre più attenzione da parte di investitori istituzionali e fondi Esg. Le startup agricole, le piattaforme digitali per la vendita diretta e i progetti legati alla tracciabilità alimentare sono solo alcuni dei settori in fermento.
GASTRONOMIA SOSTENIBILE PER UN FUTURO MIGLIORE
In un contesto globale segnato da crisi climatiche, instabilità geopolitiche e inflazione alimentare, il modello dei mercati contadini si propone non solo come alternativa, ma come soluzione concreta per un sistema alimentare più equo, efficiente e resiliente. E se oggi sono oltre 30 milioni gli italiani che scelgono il Km zero, domani potrebbero essere molti di più. Perché investire nel cibo locale non significa solo fare la spesa: significa scegliere un futuro migliore.
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