L'offerta
L’ops di Bper su Popolare di Sondrio per ora non scalda gli animi degli azionisti
L’offerta è partita con 118.782 richieste di adesione, pari 0,026% delle azioni in oggetto
di Annalisa Lospinuso 17 Giugno 2025 10:25
L’ops di Bper su Banca Popolare di Sondrio non ha generato grande entusiasmo da parte degli investitori. La partenza dell’offerta ieri è stata lenta, con 118.782 richieste di adesione, pari 0,026% delle azioni in oggetto. Bper per il momento non pensa al rilancio nell’ops sulla Popolare di Sondrio. “No, il prezzo che abbiamo offerto valorizza già la banca per il massimo valore” e “siamo confidenti che l’operazione sarà un successo”, così ha commentato oggi l’amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, arrivando alla ceo conference di Mediobanca.
L’offerta pubblica di scambio è stata lanciata lo scorso 6 febbraio da Bper, quarta banca italiana, mettendo sul tavolo 4,3 miliardi di euro per acquisire Popolare di Sondrio, offrendo 29 sue azioni per ogni 20 azioni della banca valtellinese, con un premio iniziale di circa il 7–8% sul prezzo di mercato. L’obiettivo è prendere il controllo diretto, ma servono almeno il 35% + una azione, fino al delisting se si supera il 90%. L’iniziativa è sostenuta da Unipol, azionista di entrambe le banche, da tempo promotore di aggregazioni per rafforzare la rete distributiva.
Popolare di Sondrio è stata da sempre contraria all’operazione e il suo cda ha dichiarato che l’ops è “non sollecitata, né preventivamente concordata”, non considera le sinergie già esistenti, comporta rischi operativi e sui dipendenti e minaccia autonomia e valore territoriale. Anche l’associazione “Insieme per la Popolare”, che rappresenta oltre il 5% del capitale e migliaia di piccoli azionisti, ritiene che l’operazione rischi “l’esistenza stessa” della banca.
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Secondo un’analisi condotta da MF-NW, considerando i prezzi al 4 giugno, Bper quotava 7,668 euro e Popolare di Sondrio 11,78 euro. Il concambio implicito implicava uno sconto di circa 0,66 euro per azione di Sondrio. Per portare il concambio a un valore più equo rispetto agli attuali valori di mercato, dice Morningstar, “dovrebbe salire a 1,54 euro azioni Bper per ogni azione Bpso. Come eventuale alternativa, servirebbe un’integrazione cash di circa 200 milioni di euro per raggiungere il livello minimo di adesione del 66,67% necessario per il successo dell’offerta”.
L'OPS DI BPER E L'OBIETTIVO
L’offerta pubblica di scambio è stata lanciata lo scorso 6 febbraio da Bper, quarta banca italiana, mettendo sul tavolo 4,3 miliardi di euro per acquisire Popolare di Sondrio, offrendo 29 sue azioni per ogni 20 azioni della banca valtellinese, con un premio iniziale di circa il 7–8% sul prezzo di mercato. L’obiettivo è prendere il controllo diretto, ma servono almeno il 35% + una azione, fino al delisting se si supera il 90%. L’iniziativa è sostenuta da Unipol, azionista di entrambe le banche, da tempo promotore di aggregazioni per rafforzare la rete distributiva.
IL NO DI POPOLARE DI SONDRIO
Popolare di Sondrio è stata da sempre contraria all’operazione e il suo cda ha dichiarato che l’ops è “non sollecitata, né preventivamente concordata”, non considera le sinergie già esistenti, comporta rischi operativi e sui dipendenti e minaccia autonomia e valore territoriale. Anche l’associazione “Insieme per la Popolare”, che rappresenta oltre il 5% del capitale e migliaia di piccoli azionisti, ritiene che l’operazione rischi “l’esistenza stessa” della banca.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMAPREZZO A SCONTO PER L'OPS DI BPER
Secondo un’analisi condotta da MF-NW, considerando i prezzi al 4 giugno, Bper quotava 7,668 euro e Popolare di Sondrio 11,78 euro. Il concambio implicito implicava uno sconto di circa 0,66 euro per azione di Sondrio. Per portare il concambio a un valore più equo rispetto agli attuali valori di mercato, dice Morningstar, “dovrebbe salire a 1,54 euro azioni Bper per ogni azione Bpso. Come eventuale alternativa, servirebbe un’integrazione cash di circa 200 milioni di euro per raggiungere il livello minimo di adesione del 66,67% necessario per il successo dell’offerta”.
