Lo studio
L’indagine Natixis IM rivela perché adesso gli investitori vogliono un coach finanziario
Grazie alla consulenza professionale è possibile comprendere l’impatto dei tagli dei tassi sui propri investimenti e capire meglio quali opportunità siano più adatte alle proprie esigenze finanziarie
di Leo Campagna 13 Giugno 2025 14:49

Il 70% degli investitori individuali è preoccupato dall'impatto dell'instabilità macroeconomica sulle proprie finanze. Il 66%, invece, dichiara di riuscire a risparmiare meno a causa dell'aumento delle spese quotidiane. Sono due delle principali evidenze emerse dall'indagine Individual Investors Survey condotta tra febbraio e marzo da Natixis Investment Managers su oltre 7 mila investitori individuali in 21 Paesi tra Nord America, America Latina, Regno Unito, Europa continentale e Asia.
Il 73% del campione ha dichiarato che ora sono disposti ad anteporre la sicurezza alla performance, mentre il 72% teme un incremento della volatilità di mercato in futuro. Un contesto nel quale prevale la ricerca di chiarezza e l’impegno a comprendere quali opportunità di investimento siano più adatte alle proprie esigenze finanziarie. Non a caso, il valore percepito della consulenza professionale è elevato: il 91% degli intervistati sono ora più propensi a fidarsi del proprio consulente nel prendere decisioni di investimento.
L'inflazione continua a essere la principale preoccupazione di natura finanziaria per il 51% degli investitori individuali. Inoltre il 66% dichiara di riuscire a risparmiare meno a causa del carovita e il 50% ritiene che i prezzi al consumo abbiano eroso i propri guadagni. Dal momento che non si aspettano una diminuzione dell'inflazione nel breve periodo, gli investitori sono sempre più preoccupati di conservare ciò che guadagnano. Il 34% del campione indica nella tassazione una delle principali paure finanziarie e il 70% ritiene che i ritorni al netto delle imposte siano più importanti di quelli lordi. In quest’ottica si spiega il 74% degli investitori a livello globale che si avvalgono dei servizi di consulenza.
Un aspetto incoraggiante è che gli investitori hanno limitato le proprie aspettative di ritorno per quest'anno, puntando a generare un 7,3% al netto dell'inflazione per il 2025: si tratta di un calo del 33% rispetto ai ritorni indicati lo scorso anno (10,4%). Resta il fatto che anche aspettative meno eccessive come queste comportano un rischio considerevole, con un’esposizione sostanziale sul fronte azionario e, quindi, alla volatilità di mercato. Peccato che solo il 53% degli investitori dichiara di sentirsi a proprio agio nell'assumere i rischi necessari per perseguire ritorni più elevati.
A proposito di rischi. Il 48% degli intervistati teme che se i Magnifici Sette dovessero vacillare, l'impatto negativo in portafoglio sarebbe eccessivo. Anche per questo è fondamentale, nell'attuale contesto, bilanciare aspirazioni di ritorno e tolleranza al rischio. "Gli investitori riflettono maggiormente sulle proprie aspettative di rendimento anche alla luce dell'incertezza geopolitica in corso e della conseguente volatilità dei mercati. Cresce la ricerca di consigli e conforto che induce a rivolgersi al proprio consulente per trovare un valido aiuto” ha commentato Marco Barindelli, Country Head Italy, Wholesale & Distribution, di Natixis IM.
Per quanto riguarda le scelte di portafoglio, tra le alternative per migliorare i ritorni e la diversificazione, spiccano i private asset. Il 44% del campione desidera investirvi e il 50% ritiene che i ritorni giustifichino questa tipologia di investimento. Il 56% dichiara di essere interessato a investire, ma di essere preoccupato quando si parla di liquidità. Per quanto riguarda il tema dell'Intelligenza Artificiale (IA), nel complesso gli individui non sono investiti pienamente in questo trend. Solo il 42% è disposto a riconoscere si tratti della più grande opportunità di investimento della vita mentre il 51% a livello globale ritiene che l'IA sia una bolla prossima a scoppiare.
In un contesto di grande incertezza dei mercati, gli investitori apprezzano molto la consulenza. Oltre alla strategia di portafoglio, il 46% degli investitori cerca supporto per la pianificazione del reddito pensionistico e un altro 46% per i servizi di pianificazione finanziaria. Molti investitori individuali a livello globale desiderano un approccio più personale. Il 62% degli intervistati che già si affida a un consulente afferma di dare priorità agli aspetti più personali della relazione: il 33% rivela di trovare prezioso il fatto che il proprio consulente comprenda la propria situazione nello specifico e il 31% desidera anche qualcuno che si limiti ad ascoltarlo.
GLI INVESTITORI DISPOSTI AD ANTEPORRE LA SICUREZZA ALLA PERFORMANCE
Il 73% del campione ha dichiarato che ora sono disposti ad anteporre la sicurezza alla performance, mentre il 72% teme un incremento della volatilità di mercato in futuro. Un contesto nel quale prevale la ricerca di chiarezza e l’impegno a comprendere quali opportunità di investimento siano più adatte alle proprie esigenze finanziarie. Non a caso, il valore percepito della consulenza professionale è elevato: il 91% degli intervistati sono ora più propensi a fidarsi del proprio consulente nel prendere decisioni di investimento.
PER NATIXIS, L’INFLAZIONE DESTA SEMPRE PREOCCUPAZIONE
L'inflazione continua a essere la principale preoccupazione di natura finanziaria per il 51% degli investitori individuali. Inoltre il 66% dichiara di riuscire a risparmiare meno a causa del carovita e il 50% ritiene che i prezzi al consumo abbiano eroso i propri guadagni. Dal momento che non si aspettano una diminuzione dell'inflazione nel breve periodo, gli investitori sono sempre più preoccupati di conservare ciò che guadagnano. Il 34% del campione indica nella tassazione una delle principali paure finanziarie e il 70% ritiene che i ritorni al netto delle imposte siano più importanti di quelli lordi. In quest’ottica si spiega il 74% degli investitori a livello globale che si avvalgono dei servizi di consulenza.
ASSUMERE I RISCHI NECESSARI
Un aspetto incoraggiante è che gli investitori hanno limitato le proprie aspettative di ritorno per quest'anno, puntando a generare un 7,3% al netto dell'inflazione per il 2025: si tratta di un calo del 33% rispetto ai ritorni indicati lo scorso anno (10,4%). Resta il fatto che anche aspettative meno eccessive come queste comportano un rischio considerevole, con un’esposizione sostanziale sul fronte azionario e, quindi, alla volatilità di mercato. Peccato che solo il 53% degli investitori dichiara di sentirsi a proprio agio nell'assumere i rischi necessari per perseguire ritorni più elevati.
BILANCIARE ASPIRAZIONI DI RITORNO E TOLLERANZA AL RISCHIO
A proposito di rischi. Il 48% degli intervistati teme che se i Magnifici Sette dovessero vacillare, l'impatto negativo in portafoglio sarebbe eccessivo. Anche per questo è fondamentale, nell'attuale contesto, bilanciare aspirazioni di ritorno e tolleranza al rischio. "Gli investitori riflettono maggiormente sulle proprie aspettative di rendimento anche alla luce dell'incertezza geopolitica in corso e della conseguente volatilità dei mercati. Cresce la ricerca di consigli e conforto che induce a rivolgersi al proprio consulente per trovare un valido aiuto” ha commentato Marco Barindelli, Country Head Italy, Wholesale & Distribution, di Natixis IM.
INVESTITORI, FOCUS SUI PRIVATE ASSET
Per quanto riguarda le scelte di portafoglio, tra le alternative per migliorare i ritorni e la diversificazione, spiccano i private asset. Il 44% del campione desidera investirvi e il 50% ritiene che i ritorni giustifichino questa tipologia di investimento. Il 56% dichiara di essere interessato a investire, ma di essere preoccupato quando si parla di liquidità. Per quanto riguarda il tema dell'Intelligenza Artificiale (IA), nel complesso gli individui non sono investiti pienamente in questo trend. Solo il 42% è disposto a riconoscere si tratti della più grande opportunità di investimento della vita mentre il 51% a livello globale ritiene che l'IA sia una bolla prossima a scoppiare.
GLI INVESTITORI VOGLIONO UN COACH FINANZIARIO
In un contesto di grande incertezza dei mercati, gli investitori apprezzano molto la consulenza. Oltre alla strategia di portafoglio, il 46% degli investitori cerca supporto per la pianificazione del reddito pensionistico e un altro 46% per i servizi di pianificazione finanziaria. Molti investitori individuali a livello globale desiderano un approccio più personale. Il 62% degli intervistati che già si affida a un consulente afferma di dare priorità agli aspetti più personali della relazione: il 33% rivela di trovare prezioso il fatto che il proprio consulente comprenda la propria situazione nello specifico e il 31% desidera anche qualcuno che si limiti ad ascoltarlo.