Sport e finanza

Record di fatturato per il calcio europeo. In Italia ricavi in crescita a 2,9 miliardi

L'annuale report di Deloitte sui club mette in evidenza un crescente interesse per Premier League, Liga, Bundesliga, Serie A e Ligue 1. Inter al vertice del campionato italiano per capacità di generare ricavi

di Davide Lentini 12 Giugno 2025 13:31

financialounge -  Annual Review of Football Finance calcio Deloitte inter
Nuovo record di fatturato per il calcio europeo: nella stagione 2023/24 sono stati raggiunti i 38 miliardi di euro, +8% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dalla 34° Annual Review of Football Finance curata dal Deloitte Sports Business Group. A trainare la crescita sono i cinque principali campionati del continente - Premier League, Liga, Bundesliga, Serie A e Ligue 1 - che per la prima volta hanno superato la soglia dei 20 miliardi di euro di ricavi complessivi, attestandosi a quota 20,4 miliardi (+4%). Il Real Madrid si conferma al primo posto in Europa, in Italia spicca l'Inter.

LA LEADERSHIP DEL CALCIO INGLESE


La Premier League inglese resta la locomotiva economica del calcio europeo, con un fatturato di 6,3 miliardi di sterline (+4%). La crescita è stata alimentata principalmente dai ricavi commerciali, che per la prima volta hanno superato la soglia dei 2 miliardi di sterline. Un trend supportato da un modello di sviluppo infrastrutturale e dalla diversificazione delle attività non legate al matchday, come la creazione di contenuti multimediali, tour internazionali e partnership innovative. In Spagna, ad esempio, il Real Madrid ha toccato quota 1 miliardo di euro di fatturato grazie alla ristrutturazione del Santiago Bernabéu, mentre in Germania, pur con ricavi stabili a 3,8 miliardi, il modello Bundesliga continua a distinguersi per sostenibilità e controllo salariale.

IN SERIE A DIRITTI TV SUL CALCIO IN CALO


La Serie A ha chiuso la stagione 2023/24 con ricavi aggregati pari a 2,9 miliardi di euro (+2%): un segnale di moderata crescita, che riflette anche alcune fragilità sistemiche. A pesare è stata la leggera contrazione dei ricavi da diritti televisivi (-2%, a 1,5 miliardi di euro), legata al rendimento meno brillante delle squadre italiane nelle competizioni Uefa.

AUMENTANO I RICAVI COMMERCIALI


Nel massimo campionato italiano ci sono, comunque, anche importanti segnali positivi. Ad esempio, i ricavi commerciali sono cresciuti del +9% fino a 1 miliardo di euro, con performance particolarmente brillanti da parte dei cinque club a proprietà statunitense tra cui Milan, Roma e Fiorentina, che hanno segnato un +26% medio rispetto al 2022/23. Per il secondo anno consecutivo, poi, la Serie A ha registrato un utile operativo positivo a 40 milioni di euro, mentre le perdite ante imposte sono scese del 22%, a 0,3 miliardi di euro. Secondo quanto emerge dallo studio Deloitte, il rapporto salari/ricavi è rimasto stabile al 68%, un livello giudicato sostenibile.

LE BIG DEL CALCIO ITALIANO, TRAINA L'INTER


Tra i club di Serie A, l’Inter si conferma al vertice per capacità di generare ricavi. Dopo essere passato sotto il controllo del fondo statunitense Oaktree a maggio 2024, il club nerazzurro ha annunciato un nuovo sponsor di maglia che dovrebbe portare un incremento del 50% rispetto al precedente accordo. La partecipazione alla finale di Champions League in questa stagione, persa contro il Psg, garantisce all’Inter introiti Uefa per circa 132 milioni di euro, in netto aumento rispetto al 2022/23.

LA ROMA SI CONSOLIDA, L'ATALANTA SORPRENDE


Anche la Roma, di proprietà dell'americano Friedkin Group, ha consolidato la propria crescita commerciale attraverso partnership internazionali e aumento del merchandising. Il club continua a lavorare sulla sostenibilità dei conti, puntando su una gestione più attenta dei costi e su iniziative legate al nuovo stadio. Sorprende l’Atalanta, vincitrice dell’ultima Europa League. Il club bergamasco ha visto esplodere i propri ricavi da diritti tv Uefa, saliti a 102 milioni di euro (+53% rispetto alla stagione precedente), a testimonianza di una gestione sportiva e finanziaria altamente efficiente. Il Milan, dopo il passaggio di proprietà a RedBird Capital, continua il suo percorso di crescita internazionale anche grazie a strategie digitali e a un piano ambizioso per un nuovo stadio. Anche la Fiorentina, ora stabilmente tra le prime otto del campionato, ha beneficiato di un +26% nei ricavi commerciali, trainati dalla proprietà dell'italostatunitense Rocco Commisso.

VERSO LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI STADI DI CALCIO


L’interesse degli investitori internazionali verso il calcio europeo resta comunque alto, anche se nel 2024 le acquisizioni di club si sono ridotte (23, contro le 44 del 2023). In Italia è in crescita l’attrattiva di club “di seconda fascia”: offrono ingressi a costo più contenuto, potenziale sportivo e margini di crescita commerciale. L’esempio dell'Atalanta, vincitrice dell’Europa League e in forte crescita a livello di ricavi (+53% nel broadcasting), mostra la validità di un modello virtuoso e scalabile. Il futuro del massimo campionato italiano passerà dalla riqualificazione degli stadi: con l’Italia scelta come co-organizzatrice di Euro 2032, diversi club stanno valutando progetti infrastrutturali, sulla scia dei modelli già visti in Spagna e Inghilterra.

IL FUTURO DEL CALCIO EUROPEO E ITALIANO


Secondo il 34° Annual Review of Football Finance curata dal Deloitte Sports Business Group, il calcio europeo entra in una nuova fase: crescita più lenta, maggiore attenzione alla sostenibilità economica e nuove modalità di engagement dei tifosi, anche attraverso i contenuti digitali. L’Italia, pur restando indietro rispetto ai colossi inglesi e spagnoli, mostra segnali incoraggianti di stabilizzazione finanziaria. Il prossimo passo? Rilanciare l’attrattività del prodotto-calcio italiano attraverso investimenti mirati, governance efficiente e una visione industriale di lungo periodo. "L'attenzione allo sviluppo degli stadi e alla diversificazione dei ricavi commerciali - spiega Tim Bridge, Partner dello Sports Business Group di Deloitte - ha portato a una crescita del mercato calcistico europeo nella stagione 2023/24. Tuttavia, i club e le leghe non possono permettersi di perdere di vista le nuove sfide, tra cui l'evoluzione del panorama normativo e il cambiamento dei comportamenti dei tifosi”.

 

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