La scalata a Banca Generali

Mediobanca, si allarga il consenso sull'ops: Nagel incassa il sì di Norges e Mediolanum

Anche il fondo sovrano norvegese pronto ad appoggiare la scalata a Banca Generali nell'assemblea dei soci del 16 giugno. E arriva l'okay anche della famiglia Doris

di Davide Lentini 11 Giugno 2025 12:45

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Si allarga il fronte favorevole all’operazione che potrebbe ridisegnare in profondità il panorama del risparmio gestito italiano. L’ops lanciata da Mediobanca su Banca Generali incassa il sostegno di due nuovi soggetti chiave: Norges Bank e il gruppo Mediolanum. Due endorsement che rafforzano ulteriormente la posizione dell’amministratore delegato di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, a pochi giorni dall’assemblea dei soci del 16 giugno.

NORGES BANK, PESO MASSIMO DELLA FINANZA


Norges Bank, braccio operativo del più grande fondo sovrano, quello norvegese, ha ufficializzato sul proprio sito il voto favorevole alla proposta avanzata dal consiglio di amministrazione di Mediobanca. Con una partecipazione dell’1,45% nel capitale della banca milanese, la mossa del colosso scandinavo assume un valore simbolico e strategico rilevante. Non solo per il peso finanziario, ma anche per l’effetto domino che potrebbe innescare su altri investitori istituzionali ancora indecisi. La posizione di Norges si aggiunge infatti a quelle già espresse da importanti fondi pensione statunitensi, tra cui New York City Comptroller, CalSTRS, CalPERS e Florida Sba, e da asset manager come Calvert e Praxis. Un fronte internazionale compatto, che sembra riconoscere all’operazione una logica industriale solida e prospettive di creazione di valore credibili.

ANCHE MEDIOLUM DIRÀ SÌ ALL'OPS DI MEDIOBANCA


A rafforzare il consenso arriva anche il via libera di Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, entrambe aderenti all’Accordo di Consultazione tra soci Mediobanca. In una nota diffusa dopo i rispettivi consigli di amministrazione riunitisi oggi, le due società hanno comunicato la decisione di votare a favore dell'ops all’assemblea del 16 giugno. "Avendo valutato positivamente le prospettive di sviluppo industriale e le previsioni finanziarie legate all’operazione - si legge nella nota - i cda di Banca Mediolanum e Mediolanum Vita hanno deliberato di esprimere voto favorevole". Un altro segnale importante, anche alla luce del ruolo che il gruppo fondato da Ennio Doris continua a giocare nell’azionariato e negli equilibri di governance di Mediobanca.

VERSO L'ASSEMBLEA MEDIOBANCA, SFIDA ANCORA APERTA


Il progressivo allineamento degli investitori istituzionali rafforza l’asse che sostiene l’ops su Banca Generali. L’obiettivo dell’operazione voluta da Nagel è creare un polo di eccellenza nel private banking e nella gestione patrimoniale, mettendo insieme l’expertise industriale di Mediobanca con la forza commerciale della rete di Generali. Resta tuttavia da verificare quale sarà l’esito dell’assemblea Mediobanca del 16 giugno, dove servirà un’ampia maggioranza per dare il via libera definitivo. Se la partecipazione sarà dell'80% del capitale, servirà almeno il 40% dei voti a favore. Sullo sfondo resta il no di Francesco Gaetano Caltagirone e le posizioni per ora incerte di altri due soci di rilievo: Delfin e Benetton. Ma una cosa è certa: con l’appoggio di Norges e Mediolanum, Nagel può guardare all’assemblea con maggiore fiducia. E il mercato, sempre più attento a questi sviluppi, osserva con interesse.

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