Il sondaggio
Musk sta pensando di creare un nuovo partito contro Trump?
Non si placa lo scontro tra il presidente Usa Donald Trump e Elon Musk. Tanto che il fondatore di Tesla ha lanciato un sondaggio social su X per fondare un nuovo partito politico
di Fabrizio Arnhold 6 Giugno 2025 09:46

Lo scontro tra il presidente Usa Donald Trump e Elon Musk si infiamma. Il proprietario di Tesla lancia su X un sondaggio: “È giunto il momento di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti veramente l'80% delle persone al centro?”. Hanno votato più di quattro milioni e 488mila utenti, a 10 ore dal termine: il sì ha raccolto l’81% dei consensi. Il post del lancio del sondaggio ha registrato più di 53 milioni di visualizzazioni.
L’ascesa per ora solo potetica del “partito di Musk” si inserisce in un contesto di crescente sfiducia verso la classe politica tradizionale. Il miliardario, pur non essendo candidato, gode di una popolarità trasversale alimentata da un mix di imprenditorialità, esposizione mediatica e retorica anti-establishment. Il suo potenziale elettorato sembra attratto tanto dalla promessa di efficienza quanto dalla narrativa capace di “rompere” la tradizionale concezione della politica.
Sebbene Musk non abbia un programma politico ufficiale, i mercati osservano con attenzione. Temi come energia, automazione, criptovalute, e libertà digitale potrebbero guadagnare centralità nel dibattito. Il solo annuncio del sondaggio ha avuto un impatto visibile su alcuni titoli tech e nel sentiment degli investitori retail.
Niente di certo. Ma anche se oggi rimane uno scenario ipotetico, l’idea di un partito vicino a Musk è diventata un fattore geopolitico potenziale. La finanza globale osserva da vicino, perché in un mondo dove l’influenza delle Big Tech sfida gli Stati sovrani, anche un sondaggio può diventare un market mover. Nei prossimi giorni si capirà se resterà una delle tante sparate dell’eccentrico Musk, oppure se lo scontro con la Casa Bianca diventerà così definitivo da far concretizzare l’idea di un nuovo partito.
UN TERZO POLO TECNO-POPULISTA?
L’ascesa per ora solo potetica del “partito di Musk” si inserisce in un contesto di crescente sfiducia verso la classe politica tradizionale. Il miliardario, pur non essendo candidato, gode di una popolarità trasversale alimentata da un mix di imprenditorialità, esposizione mediatica e retorica anti-establishment. Il suo potenziale elettorato sembra attratto tanto dalla promessa di efficienza quanto dalla narrativa capace di “rompere” la tradizionale concezione della politica.
IMPATTO SUI MERCATI
Sebbene Musk non abbia un programma politico ufficiale, i mercati osservano con attenzione. Temi come energia, automazione, criptovalute, e libertà digitale potrebbero guadagnare centralità nel dibattito. Il solo annuncio del sondaggio ha avuto un impatto visibile su alcuni titoli tech e nel sentiment degli investitori retail.
LA ROTTURA CON TRUMP
Niente di certo. Ma anche se oggi rimane uno scenario ipotetico, l’idea di un partito vicino a Musk è diventata un fattore geopolitico potenziale. La finanza globale osserva da vicino, perché in un mondo dove l’influenza delle Big Tech sfida gli Stati sovrani, anche un sondaggio può diventare un market mover. Nei prossimi giorni si capirà se resterà una delle tante sparate dell’eccentrico Musk, oppure se lo scontro con la Casa Bianca diventerà così definitivo da far concretizzare l’idea di un nuovo partito.
Is it time to create a new political party in America that actually represents the 80% in the middle?
— Elon Musk (@elonmusk) June 5, 2025
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