L’apertura dei mercati

Borse caute, in attesa dell’inflazione in Europa

Avvio debole per i principali listini europei, con gli investitori che seguono gli sviluppi sul fronte commerciale. Il presidente Trump: “Usa senza dazi non sopravviverebbero”. A Piazza Affari frena Mediobanca (-1,3%)

di Fabrizio Arnhold 3 Giugno 2025 09:23

financialounge -  borse dazi inflazione
Le Borse europee aprono la giornata all’insegna della cautela, con le tensioni commerciali che continuano a tenere alta l’attenzione degli investitori. A Milano il Ftse Mib segna -0,10%, il Dax di Francoforte +0,31%, il Cac 40 di Parigi +0,20%, l’Ibex 35 di Madrid -0,05% e il Ftse 100 di Londra +0,13%. Le Borse asiatiche sono positive, nonostante l’indice Pmi cinese di giugno in contrazione.

TENSIONE SUI DAZI


Il presidente Usa Donald Trump ha annunciato il raddoppio delle tariffe su alluminio e acciaio, al 50%, a partire da domani. Dalla Casa Bianca filtra ottimismo sulle trattative con l’Europa, inoltre in settimana è in programma una telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping. “Se ad altri Paesi è consentito applicare dazi contro di noi e a noi non è consentito contrastarli, rapidamente e agilmente, con misure tariffarie contro di loro, il nostro Paese non ha neanche una piccola possibilità di sopravvivenza economica”, ha scritto Trump su Truth.

ATTESA PER L’INFLAZIONE IN EUROPA


Ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso a +0,09%, lo S&P 500 a +0,41% e il Nasdaq a +0,67%. Tornando in Ue, il mercato attende il dato sull’inflazione che sarà fondamentale per la Banca centrale europea che giovedì potrebbe tagliare ulteriormente i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 2%. Guardando ai singoli titoli, a Milano sotto la lente quelli che potrebbero essere maggiormente impattati dai dazi. Apre in calo Mediobanca (-1,3%), in attesa dell’assemblea dei soci. Frena Tenaris (-0,8%), dopo la corsa della vigilia.

SALE IL PETROLIO, RALLENTA L’ORO


Prosegue il rialzo del petrolio, spinto dalle tensioni geopolitiche dopo lo stallo sui negoziati a Istanbul tra Russia e Ucraina. Il Brent sale del +0,16%, a 65,16 dollari al barile, mentre il Wti scambia a 62,68 dollari (+0,29%). Sul valutario, l’euro vale 1,1428 dollari. Frena l’oro, con la quotazione che cede lo 0,24%, a 3.388,8 dollari l’oncia. Lo spread torna sopra quota 100 punti base, con il rendimento del decennale italiano fermo al 3,49%.

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