Guerra di capitali

La nuova tassa Usa sugli investimenti stranieri potrebbe penalizzare Wall Street

Secondo gli analisti ci sarebbero ripercussioni sui Treasury e sul dollaro. A essere criticato è anche il momento scelto, con gli investitori che iniziano a dubitare delle performance dei mercati statunitensi

di Davide Lentini 30 Maggio 2025 13:54

financialounge -  dazi trump legge fiscale Usa Sezione 899
Gli analisti di Wall Street mettono in guardia il governo americano in merito alla nuova tassa Usa sugli investimenti stranieri. Si tratta della Sezione 899 della riforma fiscale voluta da Trump, in corso di approvazione al Congresso. La tassa, infatti, potrebbe finire per pesare sulla domanda di titoli del Tesoro e di dollaro. È quanto riporta il Financial Times secondo cui il provvedimento potrebbe colpire investitori, aziende statunitensi con proprietari stranieri e società internazionali con filiali negli Stati Uniti. Il che potrebbe potenzialmente frenare gli investimenti aziendali e favorire un ritiro dagli asset statunitensi.

LE STIME DELLA TASSA SUGLI INVESTIMENTI STRANIERI


La Sezione 899 del disegno di legge fiscale, già approvato la scorsa settimana dalla Camera, consentirebbe agli Stati Uniti di imporre tasse aggiuntive alle aziende e agli investitori provenienti da Paesi che Trump ritiene abbiano politiche fiscali punitive. Se approvata anche dal Senato, la tassa potrebbe generare 116 miliardi di dollari di tasse in 10 anni, secondo le stime del Congressional Budget Office.

DA GUERRA COMMERCIALE A GUERRA DI CAPITALI


Ma sembra che l'amministrazione Usa abbia sottovalutato l'effetto boomerang, come mettono in evidenza gli analisti americani. Reuters che cita, tra gli altri, George Saravelos, responsabile della ricerca FX presso la Deutsche Bank. "C'è il rischio - dice Saravelos - che questo provvedimento trasformi una guerra commerciale in una guerra di capitali".

"MOMENTO PESSIMO PER QUESTA TASSA"


Come sottolinea il FT, un'eventuale ritirata dagli asset Usa avverrebbe in un momento in cui gli Stati Uniti dipendono più che mai dagli investitori stranieri che acquistano il crescente stock di debito pubblico. "La tassa spaventa il mercato intaccando la fiducia già fragile verso gli Usa, proprio da parte degli investitori stranieri", spiega Greg Peters, co-direttore degli investimenti di PGIM Fixed Income. "Sono tutte ferite autoinflitte in un periodo in cui gli Usa hanno molti debiti da finanziare". E per questo parla di "momento davvero pessimo".

IN DUBBIO L'ECCEZIONALISMO DEGLI USA


A preoccupare gli analisti è proprio la tempistica. L'aumento dell'aliquota fiscale sugli investimenti stranieri, infatti, arriverebbe in un momento in cui gli investitori globali hanno iniziato a mettere in discussione il cosiddetto "eccezionalismo degli Stati Uniti". Ci sono cioè dubbi sulla capacità degli Usa di performare meglio rispetto altri mercati per il crescente deficit fiscale e per la nuova politica commerciale basata sui dazi.

DOLLARO A RISCHIO INDEBOLIMENTO


Anche Morgan Stanley è intervenuta: la nuova tassa Usa sugli investimenti stranieri potrebbe indebolire ulteriormente il dollaro. Secondo gli analisti della banca d'affari, infatti, il provvedimento ridurrà l'interesse degli stranieri, soprattutto degli investitori europei con reddito passivo negli Usa, per le attività statunitensi. Una situazione che comprometterebbe il biglietto verde in un momento già difficile: da inizio anno la valuta Usa ha perso circa l'8% rispetto ad altre valute principali. E il 2025 potrebbe essere l'anno peggiore per il biglietto verde dal 2017.

COSA PREVEDE LA NUOVA TASSA USA


Per gli investitori stranieri, la sezione 899 aumenterebbe le imposte sui dividendi e sugli interessi delle azioni statunitensi e di alcune obbligazioni societarie di 5 punti percentuali all'anno per quattro anni. Inoltre, imporrebbe imposte sui portafogli azionari americani dei fondi sovrani, attualmente esenti.

 

Trending