L'apertura dei mercati
Il caos legale sui dazi Usa non spaventa le Borse europee
La Corte d'Appello sospende la sentenza di annullamento dei dazi emanata dai giudici della Corte commerciale e Trump si scaglia contro la magistratura. Ieri l'incontro tra il presidente e Powell (Fed) sul mancato taglio dei tassi
di Antonio Cardarelli 30 Maggio 2025 09:11

Partenza nel segno della prudenza per i listini europei nell'ultima seduta della settimana. Piazza Affari e Francoforte aprono sopra la parità, più indietro Parigi che parte in negativo. Bene il Ftse 100 di Londra che guadagna lo 0,3%.
Dazi ancora protagonisti sui mercati. La sospensione delle tariffe decise da Trump a inizio aprile, decisa ieri dalla Corte federale per il Commercio internazionale Usa, è stata sospesa dalla Corte d’Appello. Quest’ultima ha accolto il ricorso dell’amministrazione Trump e ha fissato al 9 giugno la discussione nel merito. “Come è possibile che abbiano potenzialmente fatto un tale danno agli Stati Uniti d'America? Si tratta di puro odio per TRUMP?”, aveva commentato su Truth il presidente Usa.
Resta il caos a livello internazionale sulla questione dazi, con diverse trattative (Usa-Cina, Usa-Ue) che sono in corso, ma a questo punto non hanno basi di partenza certe. Tuttavia, il Segretario del Tesoro Bessent ha dichiarato a Fox News che la sentenza non ha avuto un impatto sui negoziati: "Non abbiamo visto nulla di tutto ciò in termini di partner commerciali, che vengono da noi in buona fede e cercano di completare gli accordi prima della fine della pausa di 90 giorni". La situazione, però, è dinamica, mentre a livello politico si accende lo scontro tra l’amministrazione Trump e i giudici. Stephen Miller, vicecapo dello staff di Trump, aveva denunciato addirittura un “colpo di Stato dei giudici”. Ieri la sospensione della sentenza della Corte per il Commercio ha spento gli entusiasmi a Wall Street. La Borsa Usa ha comunque chiuso in territorio positivo, ma meno rispetto alle battute iniziali.
Sempre negli Stati Uniti ieri il presidente Trump ha incontrato il governatore della Federal Reserve Jerome Powell. Trump avrebbe rimproverato a Powell il mancato taglio dei tassi di interesse, che starebbe mettendo gli Usa “in una posizione di svantaggio rispetto alla Cina e agli altri Paesi”. La Fed, in un comunicato, ha fatto sapere che Powell ha ricordato al presidente che le decisioni sui tassi non sono prese su basi politiche ma tenendo in considerazione i dati economici.
Per quanto riguarda il valutario, il cambio euro/dollaro è in calo a 1,134 (1,136 dollari alla vigilia), l’euro/yen a 163,23 (163) mentre il cross dollaro/yen a 143,9 (144,2). Il petrolio viaggia in ribasso con il Wti a 60,760 dollari al barile (-0,3%) e il Brent a 63,940 dollari (-0,33%). Il gas è in calo a 35,020 euro megawattora (-1,071%); giù anche l’oro (-0,7%) a 3.294,61 dollari l’oncia. La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo dell'1,22%.
SOSPESA LA BOCCIATURA DEI DAZI
Dazi ancora protagonisti sui mercati. La sospensione delle tariffe decise da Trump a inizio aprile, decisa ieri dalla Corte federale per il Commercio internazionale Usa, è stata sospesa dalla Corte d’Appello. Quest’ultima ha accolto il ricorso dell’amministrazione Trump e ha fissato al 9 giugno la discussione nel merito. “Come è possibile che abbiano potenzialmente fatto un tale danno agli Stati Uniti d'America? Si tratta di puro odio per TRUMP?”, aveva commentato su Truth il presidente Usa.
CAOS DAZI: SCONTRO TRUMP-GIUDICI
Resta il caos a livello internazionale sulla questione dazi, con diverse trattative (Usa-Cina, Usa-Ue) che sono in corso, ma a questo punto non hanno basi di partenza certe. Tuttavia, il Segretario del Tesoro Bessent ha dichiarato a Fox News che la sentenza non ha avuto un impatto sui negoziati: "Non abbiamo visto nulla di tutto ciò in termini di partner commerciali, che vengono da noi in buona fede e cercano di completare gli accordi prima della fine della pausa di 90 giorni". La situazione, però, è dinamica, mentre a livello politico si accende lo scontro tra l’amministrazione Trump e i giudici. Stephen Miller, vicecapo dello staff di Trump, aveva denunciato addirittura un “colpo di Stato dei giudici”. Ieri la sospensione della sentenza della Corte per il Commercio ha spento gli entusiasmi a Wall Street. La Borsa Usa ha comunque chiuso in territorio positivo, ma meno rispetto alle battute iniziali.
L’INCONTRO TRA TRUMP E POWELL (FED)
Sempre negli Stati Uniti ieri il presidente Trump ha incontrato il governatore della Federal Reserve Jerome Powell. Trump avrebbe rimproverato a Powell il mancato taglio dei tassi di interesse, che starebbe mettendo gli Usa “in una posizione di svantaggio rispetto alla Cina e agli altri Paesi”. La Fed, in un comunicato, ha fatto sapere che Powell ha ricordato al presidente che le decisioni sui tassi non sono prese su basi politiche ma tenendo in considerazione i dati economici.
VALUTE E PETROLIO
Per quanto riguarda il valutario, il cambio euro/dollaro è in calo a 1,134 (1,136 dollari alla vigilia), l’euro/yen a 163,23 (163) mentre il cross dollaro/yen a 143,9 (144,2). Il petrolio viaggia in ribasso con il Wti a 60,760 dollari al barile (-0,3%) e il Brent a 63,940 dollari (-0,33%). Il gas è in calo a 35,020 euro megawattora (-1,071%); giù anche l’oro (-0,7%) a 3.294,61 dollari l’oncia. La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo dell'1,22%.
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