Sport
SailGp Italy prende il largo per la Formula 1 della vela
Al timone del pool di investitori Assia Grazioli Venier con Jimmy Spithill e Gian Luca de Preposulo
di Paola Jadeluca 29 Maggio 2025 14:46

SailGp Italy, il primo team a guida femminile, apre un nuovo capitolo per la vela italiana grazie all’arrivo di finanziatori internazionali che lanceranno il team al campionato mondiale SailGp, la Formula 1 della vela. Ad annunciarlo è stato Jimmy Spithill - Il celebre velista australiano, due volte vincitore della Coppa America, ed ex timoniere di Luna Rossa – ceo e founder di SailGp Italy insieme a Assia Grazioli Venier, imprenditrice e investitrice, famosa per essere stata la prima donna e più giovane membro del cda della Juventus e Gian Luca Passi de Preposulo, advisor per i più grandi marchi del lusso. Insieme, attraverso il Consorzio Muse Sport – fondato dalla stessa Grazioli Venier, hanno puntato i riflettori sulle potenzialità del team italiano. Si parla di un investimento di 45 milioni di dollari finalizzato alla crescita commerciale e allo sviluppo dell’impatto globale. Un pool di investitori internazionali di cui fanno parte star del cinema e dello sport
Gli eventi principali in questo sport sono la Coppa America e la Ocean Race, in genere si disputano ogni 3-4 anni. SailGp è arrivata alla quinta edizione e si disputa nelle location più iconiche del mondo», ha dichiarato sempre Spithill. Tappe da New York a Sydney, da Saint-Tropez ad Abu-Dhabi. A dare vita alla lega SailGp sono stati Larry Ellison, fondatore di Oracle, che col suo catamarano vinse due America’s Cup e Russel Coutts, cinque volte vincitore della Coppa America, con dei paletti ben chiari per renderla molto spettacolare. Era essenziale che le barche fossero tutte uguali, i dati aperti devono essere condivisi tra tutti i concorrenti e tutti devono utilizzare gli stessi strumenti. Ma la grande differenza è anche nella portata spettacolare, perché le barche passano a cento metri dal pubblico. Per il pubblico italiano, abituato alle imprese del Moro di Venezia e di Luna Rossa, sarà una bella opportunità", parola di Spithill.
Larry Ellison e Russel Coutts hanno creato un torneo di catamarani della stessa classe, impegnati ogni stagione su un circuito di più tappe in cui, per esempio, donne e uomini fanno parte dello stesso equipaggio, si gareggia in flotta e non in match race. Tutte novità in grado secondo gli ideatori di attrarre un pubblico diverso. Numeri da capogiro, secondo quanto riporta Adnkronos: 1,8 miliardi di visualizzazioni globali nel 2024, 133 milioni di fan, 6,5 milioni di euro di impatto economico medio a tappa. Audience digitale e televisiva superiore a molti sport olimpici. Un potenziale economico espolosivo. Nel 2022, Taranto ha ospitato una tappa SailGp senza una barca tricolore in gara. Eppure i numeri dicono che è come se ci fosse stata: 25.000 spettatori in due giorni, 10,3 milioni di audience globale, oltre 6 milioni di euro di ricadute economiche per la città.
Le barche di SailGP sono gli F50, catamarani dotati di foil e lunghi 15,24 metri. Hanno velocità non così lontane dalle prestazioni degli AC75 (sfiorano i 50 nodi, quasi 100 km/h) - per intenderci i catamarani di nuova generazione di Luna Rossa - e creano grande spettacolo, con sei persone a bordo. L’aspetto peculiare è che ogni team – al di là dei velisti che lo compongono –rappresenta una Nazione e in generale sono pochi gli stranieri a bordo. Si fa regata il più possibile vicino a terra: ad Auckland, per esempio, sedute su tribune modello stadio o sulle rive, ben 30mila persone hanno seguito la tappa. Ma l’obiettivo è più ambizioso: fare della vela una piattaforma: “Vogliamo creare un ecosistema che unisca sport, design, turismo, media, tecnologia, sostenibilità. Dove la vela è la punta dell’iceberg e sotto c’è il meglio del Made in Italy", ha dichiarato Passi de Preposulo.
QUINTA EDIZIONE E APPRODI NELLE TAPPE PIÙ ICONICHE
Gli eventi principali in questo sport sono la Coppa America e la Ocean Race, in genere si disputano ogni 3-4 anni. SailGp è arrivata alla quinta edizione e si disputa nelle location più iconiche del mondo», ha dichiarato sempre Spithill. Tappe da New York a Sydney, da Saint-Tropez ad Abu-Dhabi. A dare vita alla lega SailGp sono stati Larry Ellison, fondatore di Oracle, che col suo catamarano vinse due America’s Cup e Russel Coutts, cinque volte vincitore della Coppa America, con dei paletti ben chiari per renderla molto spettacolare. Era essenziale che le barche fossero tutte uguali, i dati aperti devono essere condivisi tra tutti i concorrenti e tutti devono utilizzare gli stessi strumenti. Ma la grande differenza è anche nella portata spettacolare, perché le barche passano a cento metri dal pubblico. Per il pubblico italiano, abituato alle imprese del Moro di Venezia e di Luna Rossa, sarà una bella opportunità", parola di Spithill.
INVENZIONE DI LARRY ELLISSON E RUSSEL COUTTS
Larry Ellison e Russel Coutts hanno creato un torneo di catamarani della stessa classe, impegnati ogni stagione su un circuito di più tappe in cui, per esempio, donne e uomini fanno parte dello stesso equipaggio, si gareggia in flotta e non in match race. Tutte novità in grado secondo gli ideatori di attrarre un pubblico diverso. Numeri da capogiro, secondo quanto riporta Adnkronos: 1,8 miliardi di visualizzazioni globali nel 2024, 133 milioni di fan, 6,5 milioni di euro di impatto economico medio a tappa. Audience digitale e televisiva superiore a molti sport olimpici. Un potenziale economico espolosivo. Nel 2022, Taranto ha ospitato una tappa SailGp senza una barca tricolore in gara. Eppure i numeri dicono che è come se ci fosse stata: 25.000 spettatori in due giorni, 10,3 milioni di audience globale, oltre 6 milioni di euro di ricadute economiche per la città.
CATAMARANI A 100 ALL’ORA
Le barche di SailGP sono gli F50, catamarani dotati di foil e lunghi 15,24 metri. Hanno velocità non così lontane dalle prestazioni degli AC75 (sfiorano i 50 nodi, quasi 100 km/h) - per intenderci i catamarani di nuova generazione di Luna Rossa - e creano grande spettacolo, con sei persone a bordo. L’aspetto peculiare è che ogni team – al di là dei velisti che lo compongono –rappresenta una Nazione e in generale sono pochi gli stranieri a bordo. Si fa regata il più possibile vicino a terra: ad Auckland, per esempio, sedute su tribune modello stadio o sulle rive, ben 30mila persone hanno seguito la tappa. Ma l’obiettivo è più ambizioso: fare della vela una piattaforma: “Vogliamo creare un ecosistema che unisca sport, design, turismo, media, tecnologia, sostenibilità. Dove la vela è la punta dell’iceberg e sotto c’è il meglio del Made in Italy", ha dichiarato Passi de Preposulo.
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