Supply chain
Supply chain e logistica, cosa cambia con l’Intelligenza Artificiale
La ricerca del Centro i-LOG della LIUC indaga un settore complesso che richiede nuove competenze
di Antonio Cardarelli 21 Maggio 2025 11:57

L’Intelligenza Artificiale è pronta a rivoluzionare anche la logistica, e in molti casi lo ha già fatto. Il dato emerge dalla ricerca Radar IA, realizzata dal Centro sulla Logistica e la Supply Chain (i-LOG) dell’Università LIUC, in collaborazione con Columbus Logistics. I risultati sono stati presentati durante il convegno “Intelligenza artificiale & Logistica: il futuro è già qui”, che si è tenuto il 21 maggio alla LIUC, università guidata dalla professoressa Anna Gervasoni, direttore generale dell'AIFI (Associazione Italiana del private equity, venture capital e private debt). L’indagine ha coinvolto 600 direttori e analizza come l’Intelligenza Artificiale viene applicata nell’ambito dei trasporti, del magazzino e della gestione della supply chain.
Secondo la ricerca Radar IA, poco più di un terzo delle aziende raggiunge la sufficienza in termini di “maturità digitale” e solo il 30% dei rispondenti dichiara di avere una qualche forma di IA all’interno dei sistemi IT adottati in ambito logistico. Tuttavia, solo l’8% ha già un’applicazione implementata e funzionante mentre il rimanente 22% è ancora in fase di implementazione. Le applicazioni nell'ambito del Supply Chain Planning rappresentano il 22% delle risposte. Questo dato non sorprende, considerando che questo è storicamente il settore in cui sono stati sviluppati i primi algoritmi predittivi basati sull'intelligenza artificiale. Il Sales Forecasting è segnalato dal 43% degli intervistati che dichiarano di avere almeno una applicazione attiva. Completano la top 5 delle applicazioni di intelligenza artificiale quelle relative al Production Planning, al Transportation Planning, all'ottimizzazione delle attività di magazzino e alla gestione delle scorte.
“Tra le principali motivazioni sottostanti l’adozione di una soluzione di IA – ha spiegato Nicolò Trifone, ricercatore i-LOG - c’è, in primo luogo, il miglioramento dell'affidabilità e dell’accuratezza, seguito dalla necessità di velocizzare l’elaborazione dei dati. Meno rilevanti risultano le scelte per una riduzione dei costi operativi o per la riduzione delle operazioni ripetitive. Al contrario, coloro che non hanno implementato alcuna soluzione di IA sostengono la mancanza di competenze all’interno dell’azienda (52% dei rispondenti), seguita dalle difficoltà di integrazione con gli attuali sistemi informativi aziendali (33% dei rispondenti)”.
Le tre soluzioni di IA più richieste per la logistica e la supply chain nei prossimi anni riguardano il magazzino: identificazione e tracciabilità dei materiali per migliorare l'efficienza; allocazione dinamica degli articoli per ridurre i costi di movimentazione; automazione e robotizzazione delle operazioni a causa della carenza di lavoratori. La dimensione aziendale incide in modo significativo sull’adozione dell’IA. Il 33% delle aziende con fatturato di oltre 50 milioni di euro ha almeno una soluzione attiva, rispetto al 21% delle PMI. Questo riflette una maggiore disponibilità di dati e capacità di investimento nelle grandi imprese.
L'analisi mostra che i processi più avanzati nell'adozione dell'intelligenza artificiale tendono a trovarsi dove la tecnologia ha una lunga tradizione applicativa o dove l'impatto economico è significativo. Non a caso, la pianificazione della domanda mostra livelli elevati sia di uso sia di desiderio, segno di una maturità ormai consolidata. In altri casi, però, si nota un forte scollamento tra desiderio e realtà. Alcuni processi come la previsione dei ritardi di consegna, la pianificazione tattico-strategica dei trasporti o il bilanciamento delle risorse di magazzino presentano un alto livello di interesse da parte delle aziende, ma una diffusione ancora limitata. Questo suggerisce che ci sono opportunità concrete per l’adozione futura dell’IA in queste aree, specialmente se supportate da soluzioni più accessibili e integrate.
Nella ricerca vengono fornite anche soluzioni per i manager, come per esempio concentrarsi sui processi dove esiste un forte desiderio ma un basso tasso di adozione, che possono quindi generare il maggior valore competitivo. Per i fornitori IT è utile sviluppare soluzioni modulari, verticali e facilmente integrabili. Soprattutto nei settori dove oggi l’Intelligenza Artificiale è desiderata ma percepita come difficile da implementare. “L’Intelligenza Artificiale è una frontiera concreta per la logistica - dichiara Stefano Bianconi, Direttore Generale di Columbus Logistics - ma serve visione per trasformare il desiderio in adozione. Come Columbus Logistics siamo orgogliosi di sostenere questa ricerca insieme alla LIUC, con cui condividiamo da anni l’impegno a diffondere cultura logistica. Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a comprendere dove vale davvero la pena investire per costruire una supply chain più efficiente, resiliente e sostenibile”.
LOGISTICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LA RICERCA
Secondo la ricerca Radar IA, poco più di un terzo delle aziende raggiunge la sufficienza in termini di “maturità digitale” e solo il 30% dei rispondenti dichiara di avere una qualche forma di IA all’interno dei sistemi IT adottati in ambito logistico. Tuttavia, solo l’8% ha già un’applicazione implementata e funzionante mentre il rimanente 22% è ancora in fase di implementazione. Le applicazioni nell'ambito del Supply Chain Planning rappresentano il 22% delle risposte. Questo dato non sorprende, considerando che questo è storicamente il settore in cui sono stati sviluppati i primi algoritmi predittivi basati sull'intelligenza artificiale. Il Sales Forecasting è segnalato dal 43% degli intervistati che dichiarano di avere almeno una applicazione attiva. Completano la top 5 delle applicazioni di intelligenza artificiale quelle relative al Production Planning, al Transportation Planning, all'ottimizzazione delle attività di magazzino e alla gestione delle scorte.
NON SOLO RIDUZIONE DEI COSTI
“Tra le principali motivazioni sottostanti l’adozione di una soluzione di IA – ha spiegato Nicolò Trifone, ricercatore i-LOG - c’è, in primo luogo, il miglioramento dell'affidabilità e dell’accuratezza, seguito dalla necessità di velocizzare l’elaborazione dei dati. Meno rilevanti risultano le scelte per una riduzione dei costi operativi o per la riduzione delle operazioni ripetitive. Al contrario, coloro che non hanno implementato alcuna soluzione di IA sostengono la mancanza di competenze all’interno dell’azienda (52% dei rispondenti), seguita dalle difficoltà di integrazione con gli attuali sistemi informativi aziendali (33% dei rispondenti)”.
LE SOLUZIONI OFFERTE DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Le tre soluzioni di IA più richieste per la logistica e la supply chain nei prossimi anni riguardano il magazzino: identificazione e tracciabilità dei materiali per migliorare l'efficienza; allocazione dinamica degli articoli per ridurre i costi di movimentazione; automazione e robotizzazione delle operazioni a causa della carenza di lavoratori. La dimensione aziendale incide in modo significativo sull’adozione dell’IA. Il 33% delle aziende con fatturato di oltre 50 milioni di euro ha almeno una soluzione attiva, rispetto al 21% delle PMI. Questo riflette una maggiore disponibilità di dati e capacità di investimento nelle grandi imprese.
LE AREE DI CRESCITA
L'analisi mostra che i processi più avanzati nell'adozione dell'intelligenza artificiale tendono a trovarsi dove la tecnologia ha una lunga tradizione applicativa o dove l'impatto economico è significativo. Non a caso, la pianificazione della domanda mostra livelli elevati sia di uso sia di desiderio, segno di una maturità ormai consolidata. In altri casi, però, si nota un forte scollamento tra desiderio e realtà. Alcuni processi come la previsione dei ritardi di consegna, la pianificazione tattico-strategica dei trasporti o il bilanciamento delle risorse di magazzino presentano un alto livello di interesse da parte delle aziende, ma una diffusione ancora limitata. Questo suggerisce che ci sono opportunità concrete per l’adozione futura dell’IA in queste aree, specialmente se supportate da soluzioni più accessibili e integrate.
COME MIGLIORARE
Nella ricerca vengono fornite anche soluzioni per i manager, come per esempio concentrarsi sui processi dove esiste un forte desiderio ma un basso tasso di adozione, che possono quindi generare il maggior valore competitivo. Per i fornitori IT è utile sviluppare soluzioni modulari, verticali e facilmente integrabili. Soprattutto nei settori dove oggi l’Intelligenza Artificiale è desiderata ma percepita come difficile da implementare. “L’Intelligenza Artificiale è una frontiera concreta per la logistica - dichiara Stefano Bianconi, Direttore Generale di Columbus Logistics - ma serve visione per trasformare il desiderio in adozione. Come Columbus Logistics siamo orgogliosi di sostenere questa ricerca insieme alla LIUC, con cui condividiamo da anni l’impegno a diffondere cultura logistica. Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a comprendere dove vale davvero la pena investire per costruire una supply chain più efficiente, resiliente e sostenibile”.
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