Nuove tendenze globali

Ecco cosa c'è dietro il successo dei labubu, i pupazzetti cinesi che battono i dazi

La società che li produce ha aumentato il fatturato di 410 mln di dollari. E solo negli Usa è cresciuto del 900%. “Eventuali tariffe aggiuntive non ricadranno sui clienti” . Ma intanto il prezzo è già salito

di Davide Lentini 19 Maggio 2025 15:46

financialounge -  dazi trump labubu Pop Mart
È un morbido pupazzetto dagli occhi grandi e un po' minacciosi e con un enorme sorriso con denti aguzzi il vero nemico di Donald Trump e della sua aggressiva politica commerciale. Si chiama labubu, arriva dalla Cina e sta avendo un successo mondiale. Tanto da battere persino i dazi. Ed infatti Pop Mart, l'azienda di giocattoli cinese che lo produce, ha assistito ad una crescita esponenziale del fatturato nell'ultimo anno, da quando i labubu sono diventati l'oggetto del desiderio. Eppure sono nati 10 anni fa, nel 2015, per mano dell’artista e illustratore Kasing Lung. Ma solo adesso il loro successo è diventato virale.

IL SUCCESSO DELLE BLIND BOX DEI LABUBU


Oggi sono considerati accessori di lusso che tutti vogliono, dalle adolescenti della Gen Z alle loro mamme. C'è chi ha fatto ore di coda per accaparrarsi uno di questi labubu nei negozi che li vendono, anche in Italia. Il costo può andare dai 20 agli 800/1000 euro. Dipende dal modello e da quanto è ricercato. A determinarne il boom sono state foto e video di celebrities ritratte proprio con questi peluche attaccati a borse di Chanel, Gucci ed Hermes. Ad esempio Lisa delle Blackpink, una delle più famose icone del K-pop, ha pubblicato sui social la sua collezione di labubu spiegando che spende tutti i suoi soldi in questi pupazzetti. E anche Rihanna ne ha più di uno. A contribuire al successo è anche la vendita in blind box. Si tratta di scatole chiuse che non permettono di vedere quale sarà il modello che si sta per acquistare.

CRESCE IL FATTURATO DI POP MART


In un anno Pop Mart ha aumentato il proprio fatturato di 3 miliardi di yuan, circa 410 milioni di dollari, solo grazie alla vendita dei Labubu. È così arrivata a 13,04 miliardi di yuan, ovvero 1,8 miliardi di dollari di fatturato. Fuori dalla Cina il fatturato di Pop Mart nel 2024 è schizzato del 375,2%, raggiungendo i 703 milioni di dollari. E continua a crescere, specie negli Usa. Uno studio di Citigroup ha stimato che il fatturato in America nell'ultimo anno è cresciuto tra l'895% e il 900%.

"I LABUBU NON RISENTIRANNO DEI DAZI"


Neppure i dazi introdotti da Trump sui prodotti importati dalla Cina e ora sospesi per 90 giorni rischiano di mettere in pericolo il fenomeno. Pop Mart ha già fatto sapere, anche attraverso la pagina Faq del suo sito, che se la tregua finirà e torneranno le tariffe punitive, i costi aggiuntivi non ricadranno sui prezzi dei labubu. "I clienti non saranno tenuti a pagare alcuna tassa doganale aggiuntiva" hanno spiegato dall'azienda. Almeno a parole, perché la collezione uscita ad aprile, una linea tie-dye di labubu color pastello, è costata 27,99 dollari, ovvero 6 dollari in più rispetto alla precedente. Ma le vendite non ne hanno risentito. Anzi.

PERCHÈ GLI AMERICANI IMPAZZISCONO PER I LABUBU


"La crescita fulminea dei pupazzetti della Pop Mart è la prova di una storia più ampia, quella dell'attaccamento degli americani alle cose carine provenienti dall'Asia", ha spiegato alla Cnn Anne Cheng, professoressa di inglese alla Princeton University. D'altronde quella dei labubu è una storia in parte già vista. Ricordate Hello Kitty? Ecco, il fenomeno è simile, oggi amplificato ulteriormente dai social. E nonostante la spinta verso i prodotti made in Usa e il proliferare di un sentimento anti-asiatico scatenatosi soprattutto durante il picco della pandemia Covid, la crescita di questi giocattoli continua perché pare crei dipendenza. Di sicuro rischia di far infuriare Trump che da tempo ha ingaggiato un'accesa guerra commerciale con la Cina.

 

 

 

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