L'analisi

L’azionario europeo ha spazio per crescere ancora, valutazioni interessanti

È l’indicazione di Capital Group in un’analisi di Lara Pellini, che sottolinea la spinta alla crescita che arriva dalla nuova politica di investimenti, a partire dal settore della difesa

di Stefano Caratelli 17 Maggio 2025 09:00

financialounge -  azionario europeo Capital Group mercati
Sebbene la rotazione azionaria fuori dagli USA abbia incrementato i rendimenti delle società europee nel primo trimestre 2025, il cambiamento più significativo è forse nel contesto politico. La maggior attenzione strategica alla sicurezza mostra un rinnovato dinamismo e indica il passaggio a un nuovo modello di crescita, più incentrato sulla domanda interna che sull’export, un cambiamento che ha spinto i governi ad aumentare gli investimenti, con i membri NATO impegnati ad aumentare la spesa per la difesa. In Germania, un drastico aumento degli stimoli fiscali, tra cui un fondo infrastrutturale da 500 miliardi, ha contribuito a rafforzare le prospettive economiche.

RENDIMENTI SOSTENUTI PER I SETTORI INDUSTRIALE E FINANZIARIO


Un’analisi sulle prospettive dell’azionario europeo di Lara Pellini, gestore di portafogli azionari di Capital Group, sottolinea che la maggior attenzione alla spesa per la difesa ha sostenuto i forti rendimenti del settore industriale, mentre anche il finanziario ha registrato un rialzo grazie al contesto dei e alle valutazioni inferiori rispetto alle controparti USA. Ma, prosegue l’esperta di Capital Group, le valutazioni europee continuano a presentare opportunità, in particolare per gli investitori con un approccio bottom-up, spiegando che molte aziende europee vantano un vantaggio comparativo nelle tecnologie verdi e dovrebbero continuare a trarne beneficio man mano che si investe in decarbonizzazione.

BENEFICIO PER LE AZIENDE DELLA DIFESA DI FRANCIA, UK E GERMANIA


Secondo Pellini, l'attenzione costante alla sicurezza dovrebbe continuare a favorire le aziende europee: sia Francia che Regno Unito dispongono di industrie della difesa di dimensioni ragionevoli, e sebbene il settore tedesco sia più piccolo finora le sue aziende sono state tra le principali beneficiarie dell'aumento della spesa militare in Europa, grazie soprattutto al fabbisogno di munizioni dell'Ucraina.

L’IMPATTO DEI DAZI SULL'AZIONARIO EUROPEO


Anche se permane l'incertezza sui dazi, secondo l’esperta di Capital Group vi sono elementi che potrebbero mitigarne alcuni effetti. Nonostante l'indice europeo rispecchi i modelli osservati altrove, dove un numero limitato di titoli ha registrato ottimi risultati, è tuttavia molto meno concentrato rispetto all'S&P 500, e quindi meno dipendente da un piccolo gruppo di aziende che trainano l'intero mercato o, al contrario, lo trascinano al ribasso.

BUONE PROSPETTIVE PER LE AZIENDE ORIENTATE AL MERCATO INTERNO


Pellini fa l’esempio del settore automobilistico tedesco, che rappresenta una quota molto più ridotta dell’indice DAX rispetto a dieci anni fa, passando dal 17% del 2014 al solo 7% del 2024, secondo i dati della Deutsche Bank. Alla luce della svolta verso lo stimolo della domanda interna in Europa, l’esperta di Capital Group sottolinea in conclusione che il mercato potrebbe anche rivalutare sempre più le società orientate al mercato interno europeo e proseguire la tendenza del primo trimestre.

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