Risiko bancario
UniCredit supera Intesa Sanpaolo e diventa la prima banca italiana per capitalizzazione
Il rally delle azioni della banca guidata da Andrea Orcel, dopo i conti migliori delle attese, ha portato la capitalizzazione di UniCredit a 88,5 miliardi di euro, superando in Borsa quella di Intesa Sanpaolo
di Fabrizio Arnhold 13 Maggio 2025 11:27

La spinta dei conti ha portato la azioni UniCredit a crescere tanto da portare la capitalizzazione di mercato a 88,5 miliardi di euro, superando così Intesa Sanpaolo e diventando la prima banca italiana.
Le azioni UniCredit quest’anno hanno guadagnato il 45%. L’istituto guidato da Andrea Orcel è al centro del risiko bancario a Piazza Affari, con operazioni di compravendita sia in Italia che all’estero. Il settore bancario italiano resta quindi sotto i riflettori, con gli investitori che cercano di capire quali saranno le prossime mosse tra acquisizioni e fusioni.
"Le prospettive di fusione e acquisizione non sono chiare, date le diverse parti in movimento, ma pensiamo che il risultato finale di questo processo sarà un settore più consolidato, con implicazioni positive per la redditività, compresi gli effetti positivi dell'indice per le azioni", commenta l'analista di HSBC Domenico Santoro, in una nota sulle banche italiane.
Nell’affollato scenario del risiko bancario, fino ad oggi, Intesa Sanpaolo è l’unica grande banca italiana che non ha preso parte alle manovre. Nei giorni scorsi il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando i risultati trimestrali, aveva precisato: “Quello che vediamo oggi è un incremento di confusione sul mercato e questo conferma la mia opinione iniziale: è molto, molto meglio rimanere focalizzati sull'erogare risultati per agli azionisti. Il mercato è già abbastanza affollato e nessuno ha bisogno di un ulteriore player che entri per aumentare la confusione”.
AZIONI UNICREDIT +45% QUEST’ANNO
Le azioni UniCredit quest’anno hanno guadagnato il 45%. L’istituto guidato da Andrea Orcel è al centro del risiko bancario a Piazza Affari, con operazioni di compravendita sia in Italia che all’estero. Il settore bancario italiano resta quindi sotto i riflettori, con gli investitori che cercano di capire quali saranno le prossime mosse tra acquisizioni e fusioni.
PROSPETTIVE DA DEFINIRE
"Le prospettive di fusione e acquisizione non sono chiare, date le diverse parti in movimento, ma pensiamo che il risultato finale di questo processo sarà un settore più consolidato, con implicazioni positive per la redditività, compresi gli effetti positivi dell'indice per le azioni", commenta l'analista di HSBC Domenico Santoro, in una nota sulle banche italiane.
INTESA FUORI DAL RISIKO BANCARIO
Nell’affollato scenario del risiko bancario, fino ad oggi, Intesa Sanpaolo è l’unica grande banca italiana che non ha preso parte alle manovre. Nei giorni scorsi il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando i risultati trimestrali, aveva precisato: “Quello che vediamo oggi è un incremento di confusione sul mercato e questo conferma la mia opinione iniziale: è molto, molto meglio rimanere focalizzati sull'erogare risultati per agli azionisti. Il mercato è già abbastanza affollato e nessuno ha bisogno di un ulteriore player che entri per aumentare la confusione”.
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