Risiko bancario

UniCredit, Orcel in attesa di confronto col Governo su Bpm. La Ue chiede chiarimenti

L'ad di UniCredit chiede delucidazioni sul golden power: “Fino a quando non le avremo, non decideremo” . La Commissione europea avvalla le prescrizioni “ma solo se proporzionate”

di Davide Lentini 12 Maggio 2025 13:49

financialounge -  Andrea Orcel Anima Sgr Banco Bpm Commerzbank risiko bancario Unicredit
Per il momento Andrea Orcel resta fermo in attesa di un confronto col Governo. Chi si aspettava che ieri l'ad di UniCredit annunciasse il ritiro dall'operazione su Banco Bpm è rimasto deluso. Nel corso del cda non ha fatto alcun riferimento alle scalate in atto. Quindi nessun annuncio di possibili passi indietro. Oggi, invece, presentando i conti record del primo trimestre 2025, ha fatto intendere di aspettare chiarimenti dall'esecutivo dopo che ha messo una serie di condizioni sull'operazione. "Il golden power su Bpm contiene elementi non chiari e non voluti", ha detto Orcel. "Stiamo cercando di chiarirli e dobbiamo chiarirli prima di prendere una decisione definitiva - ha rimarcato - O avremo un chiarimento o dovremo dare la nostra interpretazione di cosa indica il golden power". "Quando avremo tutto questo prenderemo una decisione - ha concluso Orcel - Fino ad allora non abbiamo pressioni e aspetteremo".

LA UE CHIEDE CHIARIMENTI SUL GOLDEN POWER


Anche la Commissione europea chiede chiarimenti sul golden power . Secondo quanto anticipa Repubblica, la Ue avvallerebbe lo strumento speciale a cui ha fatto ricorso il Governo imponendo a UniCredit una serie di prescrizioni, "solo se proporzionato e basato su legittimi interessi pubblici e, soprattutto, nella misura in cui non viola il diritto Ue". "Tramite l'Eu Pilot abbiamo richiesto ulteriori informazioni - ha annunciato il portavoce della Commissione per i Servizi finanziari, Olof Gill - Spetta agli Stati membri fornire informazioni aggiuntive in casi come questi: Noi poi effettuiamo una valutazione per verificare se la normativa europea sia stata correttamente applicata dallo Stato membro".

"ACQUISIZIONE DI ANIMA DISTRUTTIVA"


L'ad di UniCredit è tornato anche sulla scalata ad Anima da parte di Banco Bpm, definendola "un atto distruttivo". "Le modifiche nell'acquisizione di Anima hanno portato a una distruzione di valore tra 1 e 1,7 miliardi - ha detto - e all'erosione del capitale in eccesso, oltre che alla necessità di fare accantonamenti da 800 milioni per allineare la qualità degli asset di Bpm alla nostra in Italia". Tutti fattori che portano Orcel a identificare nell'ops di UniCredit "un premio tra il 40% e il 50% rispetto a dove erano prima dell'offerta".

IN ATTESA DI CONFRONTO SU COMMERZ


Non solo l'operazione su Banco Bpm è ferma, in attesa di chiarimenti sul golden power. Anche la scalata a Commerzbank è in una fase di stallo. Ma Orcel si dice "calmo e paziente". "Siamo esattamente dove pensavamo saremmo stati" ha spiegato, in attesa di un confronto con il nuovo Governo e con i vertici dell'istituto tedesco. "Se un accordo è possibile - ha aggiunto Orcel - lo perseguiremo. Se non sarà possibile rivaluteremo la nostra posizione".

ORCEL: "SONO PAZIENTE E CALMO"


'Ho fatto M&A per lungo tempo e ho visto grandi distruzioni di valore da parte di manager spinti a fare fusioni e acquisizioni da pressioni della stampa o del mercato - ha chiarito l'ad di UniCredit - Io non lo farò, sono molto paziente e calmo e il cda è completamente allineato". "Se troveremo opzioni di M&A alle giuste condizioni le faremo più rapidamente di quanto crediate possibile, altrimenti ci concentreremo sul nostro percorso standalone".

"PARTECIPAZIONE IN GENERALI FINANZIARIA"


Nei giorni scorsi alcune indiscrezioni prefiguravano un nuovo scenario: accantonando le due scalate a Bpm e Commerz, UniCredit si sarebbe potuta lanciare su Generali. Su questo Orcel non si è sbilanciato, ribadendo che "la partecipazione in Generali per noi è finanziaria, vogliamo fare il bene della società e questo è quello che ispira le nostre scelte".

ORCEL: "GOVERNI ATTENTI A M&A"


Infine, una riflessione sul ruolo della politica: "Negli ultimi tempi tutti i governi hanno assunto uno sguardo e un ruolo molto più attenti alle fusioni e acquisizioni - ha detto Orcel - Lo si vede in tutta Europa, dalla Spagna all'Italia, dalla Germania all'Ungheria, ovunque". "Credo che in un certo senso sia un fatto giustificato, in quanto i governi vogliono assicurarsi che le transazioni avvengano in modo da sostenere l'economia e le persone, e su questo punto condivido pienamente l'opinione - ha concluso l'ad di UniCredt - Forse si potrebbe avere una visione diversa su come implementare questo ruolo".

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