L'apertura dei mercati

Conti brillanti per Mediobanca, Nagel: “Con Banca Generali saremo un player diversificato”

Trimestrale positiva per Mediobanca, che evidenzia i “numerosi fattori di rischio” derivanti dall'Ops di Montepaschi su Piazzetta Cuccia. Schiarite sui mercati dopo le parole di Trump sull'eventuale intesa commerciale con l'Ue

di Antonio Cardarelli 9 Maggio 2025 09:12

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Avvio positivo per i listini europei nell'ultima seduta della settimana. L'indice Ftse Mib guadagna lo 0,5%, bene anche il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi.

CONTI MEDIOBANCA


Mediobanca ha chiuso i primi nove mesi dell'esercizio 2024-2025 con un utile netto di 993 milioni, in crescita del 5% su base annua e superiore ai 964 milioni previsti in media dal consensus. Il margine di intermediazione è salito del 5,3% a 2,8 miliardi, con margine di interesse a 1,48 miliardi (-1,1%) e commissioni e altri proventi a 819 milioni (+24,1%). L'aggregazione tra Mediobanca e Banca Generali darà vita a un gruppo con un utile netto da 1,5 miliardi, di cui il 50% circa (800 milioni) da wealth management. I dati sono stati forniti da Mediobanca, che considera per Piazzetta Cuccia i dati semestrali annualizzati e per Banca Generali i dati al 31 dicembre.

CONTI MONTE DEI PASCHI


Il primo trimestre 2025 si apre in crescita per il Monte dei Paschi di Siena, con l'utile netto che raggiunge i 413 milioni, in crescita sia rispetto al primo trimestre 2024 (+24,2% a 333 milioni) sia rispetto al trimestre precedente (385 milioni). Il risultato operativo netto del gruppo a fine marzo è pari a 448 milioni (444 milioni), il risultato ante imposte è di 397 milioni e le imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 16 milioni, imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta. I ricavi del gruppo ammontano a 1.007 milioni, in linea rispetto al primo trimestre 2024 (-0,5%). La crescita delle commissioni nette (+8,9%) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+24,7%), scrive la banca, ha quasi integralmente compensato l'attesa contrazione del margine di interesse (-7,5%), penalizzato dalla riduzione dei tassi.

MEDIOBANCA: OPS DI MPS PRESENTA FATTORI DI RISCHIO


Sia Mediobanca che Mps hanno fatto il punto sulle rispettive Ops. Monte dei Paschi fa sapere di voler andare avanti nell’operazione su Mediobanca lanciata a gennaio perché “il razionale industriale di quell'operazione è potenzialmente anche coerente con l'operazione annunciata su Banca Generali" dalla stessa Mediobanca. A sua volta Mediobanca ribadisce che l'Ops di Mps presenta “numerosi fattori di rischio”, tra cui una “riduzione a doppia cifra dell'utile per azione” e impatti negativi sul merito creditizio, dando vita a una “realtà aggregata che avrebbe un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico”. "Con questa operazione andremo ad avere una creazione di valore nettamente superiore all'alternativa che c'e' sul mercato", lo ha dichiarato l'a.d. di Mediobanca, Alberto Nagel, confrontando l'Ops su Banca Generali con l'offerta lanciata da Mps su Piazzetta Cuccia.

TRUMP VUOLE UN ACCORDO CON L’UE


Ieri seduta in rialzo a Wall Street, dopo l'annuncio di un accordo commerciale raggiunto tra Stati Uniti e Regno Unito. Il presidente statunitense, Donald Trump, ha poi aggiunto che "ne seguiranno altri". L'accordo prevede che il Regno Unito esporti negli Stati Uniti 100.000 auto all'anno con dazi al 10%, invece che al 25%; ogni anno, le auto esportate da Londra sono circa 120.000. Per Londra, inoltre, scatterà l'esenzione dai dazi su acciaio e alluminio; restano invece in vigore i dazi del 10% che si applicano alla maggior parte delle importazioni statunitensi. Inoltre, Donald Trump, ha detto: “Vogliamo raggiungere un accordo con l'Europa, anche se ci hanno trattato ingiustamente. Spero di incontrare la presidente von der Leyen”.

VALUTE E PETROLIO


Sul fronte dei cambi, l'euro è scambiato a 1,1238 dollari (ieri in chiusura a 1,1273 dollari). Il Bitcoin continua a salire: mette a segno un rialzo del 4%, raggiungendo i 103.016,7 dollari. Va su anche l'oro: il future si attesta a 3.325,39 dollari l'oncia (+0,58%). Il petrolio, dopo i forti rialzi della vigilia, continua guadagnare terreno: il Wti, contratto di giugno, vale 60,33 dollari al barile (+0,7%). Va su anche il valore del gas a 35,7 euro al MWh (+1,1%).

Trending