Previdenza
Pensioni, 50 euro in meno a giugno: ecco chi subirà il taglio
L’Inps ha comunicato una riduzione dell’importo pensionistico a soggetti che hanno ottenuto un bonus nel 2022 pur non avendone diritto. Ecco chi sarà interessato e quali sono i redditi sotto la lente
di Fabrizio Arnhold 7 Maggio 2025 10:36

Da giugno a settembre 50 euro in meno nel cedolino della pensione. In totale un taglio da 200 euro. A dare l’annuncio è stata l’Inps, in una recente circolare dove ha spiegato che non si tratta di un vero e proprio taglio, bensì di un recupero di somme erogate in eccesso nel corso del 2022.
Nello specifico il reddito in eccesso riguarda l’indennità “una tantum” che venne corrisposta nel corso del 2022. Il recupero di 50 euro dal mese di giugno riguarda i pensionati con un reddito da 35mila euro o 20mila euro su base annua. La riduzione è solo temporanea, da giugno a settembre 2025, basata anche sui conguagli fiscali e sulle trattenute dell’Iperf.
Non è una novità. L’Inps avvia sempre procedimenti volti a verificare e, nel caso, correggere eventuali errori sulle detrazioni applicate negli anni passati. Per capire se effettivamente anche la propria pensione è interessata da questo “taglio” è bene verificare l’importo sull’assegno e nel cedolino, di norma disponibile nell’area riservata del sito dell’Inps.
Il governo Draghi aveva introdotto dei contributi straordinari per andare incontro a pensionati che rientravano in determinate fasce di reddito. Per ottenere un bonus da 150 euro, la soglia massima era una pensione annua da 20mila euro, mentre i pensionati con un reddito dino a 35mila euro avevano ricevuto 200 euro. Le verifiche dell’Inps sono mirate proprio a identificare chi ha ottenuto questi bonus ma senza averne diritto, a causa di un reddito pensionistico più elevato. E in questo caso si procederà con le trattenute da 50 euro, da giugno 2025 fino a settembre 2025.
QUALI SONO I PENSIONATI INTERESSATI
Nello specifico il reddito in eccesso riguarda l’indennità “una tantum” che venne corrisposta nel corso del 2022. Il recupero di 50 euro dal mese di giugno riguarda i pensionati con un reddito da 35mila euro o 20mila euro su base annua. La riduzione è solo temporanea, da giugno a settembre 2025, basata anche sui conguagli fiscali e sulle trattenute dell’Iperf.
LE VERIFICE DELL’INPS
Non è una novità. L’Inps avvia sempre procedimenti volti a verificare e, nel caso, correggere eventuali errori sulle detrazioni applicate negli anni passati. Per capire se effettivamente anche la propria pensione è interessata da questo “taglio” è bene verificare l’importo sull’assegno e nel cedolino, di norma disponibile nell’area riservata del sito dell’Inps.
I LIMITI DA NON SUPERARE
Il governo Draghi aveva introdotto dei contributi straordinari per andare incontro a pensionati che rientravano in determinate fasce di reddito. Per ottenere un bonus da 150 euro, la soglia massima era una pensione annua da 20mila euro, mentre i pensionati con un reddito dino a 35mila euro avevano ricevuto 200 euro. Le verifiche dell’Inps sono mirate proprio a identificare chi ha ottenuto questi bonus ma senza averne diritto, a causa di un reddito pensionistico più elevato. E in questo caso si procederà con le trattenute da 50 euro, da giugno 2025 fino a settembre 2025.
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