Demografia e pensioni
L'allungamento delle aspettative di vita apre nuove prospettive per il risparmio gestito
Una ricerca di Fidelity International evidenzia la necessità di prodotti e soluzioni adatti a investitori che invecchiano di più e mantengono uno stile di vita attivo: il nodo del decumulo
di Antonio Cardarelli 7 Maggio 2025 11:32

La popolazione continua a invecchiare e le soluzioni di investimento devono adattarsi. La demografia è uno dei trend più importanti a livello globale e il sistema pensionistico. Disegnato per un mondo fatto prevalentemente da giovani, rischia seriamente di non rispondere più alle esigenze dei pensionati. Inoltre, a differenza del passato, gli anziani non solo vivono più a lungo, ma lo fanno mantenendo uno stile di vita attivo.
La ricerca Professional Investor DNA condotta da Fidelity International in collaborazione con Crisil Coalition Greenwich ha evidenziato le opportunità che questo cambiamento demografico apre per il mondo del risparmio gestito. Lo studio ha coinvolto oltre 120 investitori istituzionali e distributori in Europa e Asia. Solo il 60% degli investitori intervistati afferma di essere completamente o quasi completamente preparato finanziariamente per supportare i clienti in una maggiore aspettativa di vita durante la pensione, mentre un’alta percentuale di rispondenti (40%) evidenzia una mancanza di preparazione. A proposito di prodotti che rispondono alle nuove esigenze dei “longennial”, solo il 57% ha detto che il mercato può già contare su soluzioni adatte. Un dato, questo, che apre possibilità di crescita importanti per l’industria del risparmio gestito.
“La sfida delle pensioni a livello globale e il divario di finanziamento durante questo periodo della vita non sono nuovi", spiega Katie Roberts, Global Head of Client Solutions di Fidelity International. "Eppure - aggiunge - si tratta di questioni che continuano ad accelerare significativamente con la previsione che le popolazioni vivano più a lungo, siano più sane e più attive in pensione”. Un concetto ripreso anche da Cosmo Schinaia, Head of Southern Europe di Fidelity International. “Affrontare il tema delle pensioni richiede soluzioni locali visto che il sostegno complessivo da parte dello Stato è destinato a diminuire progressivamente. Pertanto gli individui dovranno diventare sempre più responsabili del finanziamento della propria pensione. Per incrementare il capitale, gli investitori professionali hanno un ruolo chiave nell'offrire ai loro clienti soluzioni rilevanti a lungo termine per prepararsi alla pensione e garantire una continuità nell’investimento, sia attraverso soluzioni di investimento offerte dal datore di lavoro, sia attraverso soluzioni private personalizzate”.
In termini di allocazione degli asset e invecchiamento della popolazione, lo studio indica che gli investitori stanno orientando i loro portafogli verso i mercati azionari e i private assets per migliorare il profilo rischio-rendimento, considerando una maggiore aspettativa di vita dei clienti. Più della metà degli investitori professionali (55%) prevede di aumentare la propria esposizione alle azioni, seguita dagli asset privati (52%) e dal reddito fisso (24%). L’indagine ha anche evidenziato una potenziale diminuzione dell'esposizione ai fondi multi-asset (28%).
“È interessante notare - prosegue Schinaia - che quando pianificano un portafoglio per la pensione, gli investitori tendono ad aumentare l’allocazione verso asset class più rischiose per accumulare ricchezza nel tempo. Questo è importante, perché nel lungo periodo l’azionario rimane l’unica vera fonte di rendimento, nonché una copertura contro l’inflazione. Tuttavia, non emerge chiaramente come cambi l'allocazione del portafoglio quando i clienti passano dalla fase di accumulo della ricchezza alla fase di decumulo in pensione. È un paradigma che deve cambiare: per rispondere a un’aspettativa di vita più lunga è necessario un approccio diverso alla gestione del patrimonio nel tempo”.
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE E RISPARMIO
La ricerca Professional Investor DNA condotta da Fidelity International in collaborazione con Crisil Coalition Greenwich ha evidenziato le opportunità che questo cambiamento demografico apre per il mondo del risparmio gestito. Lo studio ha coinvolto oltre 120 investitori istituzionali e distributori in Europa e Asia. Solo il 60% degli investitori intervistati afferma di essere completamente o quasi completamente preparato finanziariamente per supportare i clienti in una maggiore aspettativa di vita durante la pensione, mentre un’alta percentuale di rispondenti (40%) evidenzia una mancanza di preparazione. A proposito di prodotti che rispondono alle nuove esigenze dei “longennial”, solo il 57% ha detto che il mercato può già contare su soluzioni adatte. Un dato, questo, che apre possibilità di crescita importanti per l’industria del risparmio gestito.
SCHINAIA: AFFRONTARE IL NODO DELLE PENSIONI
“La sfida delle pensioni a livello globale e il divario di finanziamento durante questo periodo della vita non sono nuovi", spiega Katie Roberts, Global Head of Client Solutions di Fidelity International. "Eppure - aggiunge - si tratta di questioni che continuano ad accelerare significativamente con la previsione che le popolazioni vivano più a lungo, siano più sane e più attive in pensione”. Un concetto ripreso anche da Cosmo Schinaia, Head of Southern Europe di Fidelity International. “Affrontare il tema delle pensioni richiede soluzioni locali visto che il sostegno complessivo da parte dello Stato è destinato a diminuire progressivamente. Pertanto gli individui dovranno diventare sempre più responsabili del finanziamento della propria pensione. Per incrementare il capitale, gli investitori professionali hanno un ruolo chiave nell'offrire ai loro clienti soluzioni rilevanti a lungo termine per prepararsi alla pensione e garantire una continuità nell’investimento, sia attraverso soluzioni di investimento offerte dal datore di lavoro, sia attraverso soluzioni private personalizzate”.
L’ASSET ALLOCATION
In termini di allocazione degli asset e invecchiamento della popolazione, lo studio indica che gli investitori stanno orientando i loro portafogli verso i mercati azionari e i private assets per migliorare il profilo rischio-rendimento, considerando una maggiore aspettativa di vita dei clienti. Più della metà degli investitori professionali (55%) prevede di aumentare la propria esposizione alle azioni, seguita dagli asset privati (52%) e dal reddito fisso (24%). L’indagine ha anche evidenziato una potenziale diminuzione dell'esposizione ai fondi multi-asset (28%).
LA QUESTIONE DEL DECUMULO
“È interessante notare - prosegue Schinaia - che quando pianificano un portafoglio per la pensione, gli investitori tendono ad aumentare l’allocazione verso asset class più rischiose per accumulare ricchezza nel tempo. Questo è importante, perché nel lungo periodo l’azionario rimane l’unica vera fonte di rendimento, nonché una copertura contro l’inflazione. Tuttavia, non emerge chiaramente come cambi l'allocazione del portafoglio quando i clienti passano dalla fase di accumulo della ricchezza alla fase di decumulo in pensione. È un paradigma che deve cambiare: per rispondere a un’aspettativa di vita più lunga è necessario un approccio diverso alla gestione del patrimonio nel tempo”.