L'analisi

Fed verso una riunione complicata, alle prese con dazi e minacce di Trump

Natixis IM, in un commento a cura di Jack Janasiewicz, sottolinea la difficoltà per Powell di leggere i dati e prevede tagli ai tassi più probabili dopo il meeting del FOMC del 7 maggio

di Stefano Caratelli 5 Maggio 2025 12:02

financialounge -  economia Federal Reserve Natixis IM
Di recente la Fed è stata al centro dell'attenzione, che probabilmente avrebbe preferito non avere, perché dalla direzione della politica monetaria all'eventuale estromissione del presidente Powell, i fattori di complicazione si sono aggiunti all’incertezza sui mercati. Trump minaccia da tempo di licenziare il capo della banca centrale, ne aveva apertamente parlato già nel suo primo mandato, ma non ha mai dato seguito alle minacce, mentre ha ora chiesto alla più alta corte nazionale di approvare la decisione di licenziare i membri di altre agenzie indipendenti: il National Labor Relations Board e il Merit Systems Protection Board.

I MARGINI DI MANOVRA PER UN POSSIBILE LICENZIAMENTO DI POWELL


Jack Janasiewicz, Portfolio Manager and Lead Portfolio Strategist di Natixis Investment Managers Solutions, in un commento sui rapporti di forza Trump-Powell e i possibili esiti del meeting della FED del 7 maggio, sottolinea che la mossa è una sfida diretta a un precedente della Corte Suprema di 90 anni fa che limita il potere del presidente di licenziare i membri di un'agenzia indipendente, tranne che in caso di negligenza o cattiva amministrazione. Se questo precedente venisse rovesciato, secondo l’esperto di Natixis IM potrebbe avere maggior margine di manovra per licenziare Powell.

LE POSSIBILI CONSEGUENZE


Nel frattempo, Trump ha deciso di licenziare anche altri dirigenti di agenzie federali, tra cui la Federal Trade Commission e la Federal Election Commission. Collegando i punti, secondo Janasiewicz, la rimozione di un membro del consiglio di amministrazione della FTC potrebbe essere considerata alla stregua della rimozione di Powell. Per parte sua, il capo della Fed ha sottolineato che il suo licenziamento non è consentito dalla legge e che i casi ora all'esame della Corte Suprema non si applicano alla Fed. Ma se dovesse accadere non mancheranno le reazioni politiche.

UN MEETING COMPLICATO CON AMPIA GAMMA DI ESITI POSSIBILI


Al meeting del 7 maggio la Fed si trova in una situazione piuttosto complicata. Janasiewicz sottolinea che l’interpretazione dei dati sarà impegnativa, poiché gli impatti dei dazi, dell'immigrazione e del ridimensionamento del governo distorcono I trend di fondo, e la varianza di questi fattori crea un'enorme gamma di esiti possibili. In recenti commenti, Powell ha affermato che la Fed vorrebbe valutare l'impatto dei dazi prima di adeguare i tassi, ma le mosse a ripetizione della Casa Bianca rendono i dazi un vero e proprio bersaglio mobile, e prendere una decisione sulla base di quelli annunciati, per poi vederli rinegoziati al ribasso, può creare un ampio margine di errore.

IN COSTANTE AUMENTO LA POSSIBILITÀ DI TAGLI DOPO MAGGIO


Considerando l'aumento della volatilità e la conseguente azione dei prezzi sui mercati finanziari, secondo l’esperto di Natixis IM si può parlare di tagli preventivi dei tassi. Aspettare di vedere i dati significa probabilmente essere già in ritardo rispetto alla curva. Di recente Powell ha sottolineato che gli effetti dei dazi si porteranno dietro aumento dell'inflazione e rallentamento della crescita, creando un contesto difficile per la gestione della politica monetaria. Il capo della Fed ha anche aggiunto che la Fed non ha fretta di tagliare, un punto ribadito più volte, ma secondo Janasiewicz le probabilità di un taglio nelle riunioni successive alla prossima sono in costante aumento.

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