Il consiglio di amministrazione
Il presidente di Banco Bpm Tononi: ''L'ops Unicredit ha condizioni inaccettabili''
È in corso, al MiCo di Milano, l'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare anche il bilancio 2024. Il presidente ha parlato dell'ops di Unicredit definendola inadeguata dal profilo finanziario
di Annalisa Lospinuso 30 Aprile 2025 10:05

Al via l’assemblea degli azionisti di Banco Bpm chiamata ad approvare, tra le altre cose, il bilancio 2024. Il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi, ha subito affrontato la questione Unicredit. La presa di posizione è dura e chiara, Banco Bpm non vuole essere oggetto di attenzioni e rifiuta la proposta. Questa è la posizione del cda, ma la decisione spetterà all'assemblea dei soci. “L’offerta di Unicredit presenta condizioni che non possiamo accettare”, ha detto Tononi.
Per Tononi l’ops di UniCredit su Banco Bpm è “del tutto inadeguata sotto il profilo finanziario, del tutto insoddisfacente e non è nell’interesse degli azionisti”. “Presenta profili di incertezza – ha continuato il presidente – molto estesi e anche molto preoccupanti: non conosciamo il piano industriale congiunto delle due banche, non conosciamo le intenzioni dell’offertente su Anima, né le iniziative che intende mettere in atto per ottenere le sinergie che ha prospettato solo in termini numerici”. Tononi ha poi ribadito che è cruciale che “gli azionisti dispongano di queste informazioni”, dato che quella di UniCredit è un’offerta di scambio e che quindi i soci Banco Bpm diventerebbero azionisti di UniCredit.
“A oggi – ha attaccato ancora il presidente – ci sono inoltre condizioni di efficacia” dell’ops che non si sono verificate e non c’è nessuna possibilità che si verifichino in futuro. Sono tre queste condizioni e credo sia giunto il tempo che offerente faccia chiarezza su questo. Per quanto posso vedere io le opzioni sono due: o rinuncia alle condizioni o rinuncia all'offerta”, ha concluso in assemblea.
Al MiCo a Milano sono presenti, in proprio o per delega, i soci di Banco Bpm in rappresentanza del 64,19% del capitale. Dalla lettura del libro soci è emerso che hanno quote superiori al 3% il Credit Agricole (19,8%) e BlackRock (4,5%).
CONDIZIONI DI UNICREDIT POCO CHIARE
Per Tononi l’ops di UniCredit su Banco Bpm è “del tutto inadeguata sotto il profilo finanziario, del tutto insoddisfacente e non è nell’interesse degli azionisti”. “Presenta profili di incertezza – ha continuato il presidente – molto estesi e anche molto preoccupanti: non conosciamo il piano industriale congiunto delle due banche, non conosciamo le intenzioni dell’offertente su Anima, né le iniziative che intende mettere in atto per ottenere le sinergie che ha prospettato solo in termini numerici”. Tononi ha poi ribadito che è cruciale che “gli azionisti dispongano di queste informazioni”, dato che quella di UniCredit è un’offerta di scambio e che quindi i soci Banco Bpm diventerebbero azionisti di UniCredit.
RINUNCIARE O RILANCIARE
“A oggi – ha attaccato ancora il presidente – ci sono inoltre condizioni di efficacia” dell’ops che non si sono verificate e non c’è nessuna possibilità che si verifichino in futuro. Sono tre queste condizioni e credo sia giunto il tempo che offerente faccia chiarezza su questo. Per quanto posso vedere io le opzioni sono due: o rinuncia alle condizioni o rinuncia all'offerta”, ha concluso in assemblea.
L'ASSEMBLEA PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2024
Al MiCo a Milano sono presenti, in proprio o per delega, i soci di Banco Bpm in rappresentanza del 64,19% del capitale. Dalla lettura del libro soci è emerso che hanno quote superiori al 3% il Credit Agricole (19,8%) e BlackRock (4,5%).
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