Venerdì nero
Dazi e controdazi spaventano le Borse, Trump: “La Cina se l’è giocata male”
Il presidente americano commenta la risposta cinese: “Sono andati nel panico e non possono permetterselo”. L’Unione europea valuta risposte più caute, intanto i mercati continuano a scendere
di Antonio Cardarelli 4 Aprile 2025 16:40

I dazi hanno acceso lo scontro commerciale tra Usa e Cina. Il 2 aprile Donald Trump ha annunciato tariffe del 34% per le merci cinesi importate negli Usa (che si aggiungono al 20% già in essere). Oggi, 4 aprile, il ministero del Commercio di Pechino ha annunciato controdazi al 34%, oltre a presentare una denuncia al Wto, l’organizzazione mondiale del commercio.
Il commento di Trump non si è fatto attendere. Sul social Truth il presidente americano ha scritto che “i cinesi se la sono giocata male” aggiungendo “sono andati nel panico, l'unica cosa che non possono permettersi di fare". Inoltre, Trump sempre su Truth ha incoraggiato gli investitori ad andare negli Stati Uniti, assicurando che possono scommettere sulla sua agenda economica a lungo termine. "Ai molti investitori che vengono negli Stati Uniti e investono grandi quantità di denaro, le mie politiche non cambieranno mai", ha scritto Trump, in maiuscolo. "E' un grande momento per diventare ricchi, ricchi come non mai", ha aggiunto.
Nel frattempo la risposta cinese ai dazi americani ha ulteriormente innervosito le Borse. Piazza Affari si avvia a chiudere una delle peggiori sedute della storia recente, con il Ftse Mib che perde oltre il 7% (Unicredit -11%). Pesanti anche le Borse europee e a Wall Street le cose non vanno meglio, visto che nei primi scambi il Nasdaq cede poco meno del 5% e l’S&P 500 è in rosso di oltre il 4%. I timori di una recessione affondano il prezzo del petrolio (Wti -8%) anche se Trump ostenta soddisfazione per i recenti dati sul mercato del lavoro americano. L'indice Vix, che segnala la volatilità dei mercati, ha superato i 40 punti ed è più che raddoppiato rispetto al valore precedente al Liberation Day.
La posizione dell’Unione europea sembra essere più cauta rispetto a quella cinese. Lunedì in Lussemburgo i ministri degli Esteri dell’Ue discuteranno sulle contromisure ai dazi americani, ma al momento non sembrano esserci controdazi all’orizzonte, visto anche che a metà aprile scatteranno quelli decisi dopo le tariffe su acciaio e alluminio imposte da Trump. “La reazione della Cina contribuirà, almeno nel breve termine, a questo clima di guerra commerciale che c’è nel mondo, ma noi non dobbiamo farci influenzare perché come Europa dobbiamo fare la nostra parte, con una reazione inevitabile e proporzionata, in modo che non si possa dire che sono stati gli europei ad avviare un'escalation”, ha detto l'ex commissario europeo, Paolo Gentiloni, a margine del Forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio.
TRUMP: NON CAMBIERÒ LE MIE POLITICHE
Il commento di Trump non si è fatto attendere. Sul social Truth il presidente americano ha scritto che “i cinesi se la sono giocata male” aggiungendo “sono andati nel panico, l'unica cosa che non possono permettersi di fare". Inoltre, Trump sempre su Truth ha incoraggiato gli investitori ad andare negli Stati Uniti, assicurando che possono scommettere sulla sua agenda economica a lungo termine. "Ai molti investitori che vengono negli Stati Uniti e investono grandi quantità di denaro, le mie politiche non cambieranno mai", ha scritto Trump, in maiuscolo. "E' un grande momento per diventare ricchi, ricchi come non mai", ha aggiunto.
BORSE IN PROFONDO ROSSO
Nel frattempo la risposta cinese ai dazi americani ha ulteriormente innervosito le Borse. Piazza Affari si avvia a chiudere una delle peggiori sedute della storia recente, con il Ftse Mib che perde oltre il 7% (Unicredit -11%). Pesanti anche le Borse europee e a Wall Street le cose non vanno meglio, visto che nei primi scambi il Nasdaq cede poco meno del 5% e l’S&P 500 è in rosso di oltre il 4%. I timori di una recessione affondano il prezzo del petrolio (Wti -8%) anche se Trump ostenta soddisfazione per i recenti dati sul mercato del lavoro americano. L'indice Vix, che segnala la volatilità dei mercati, ha superato i 40 punti ed è più che raddoppiato rispetto al valore precedente al Liberation Day.
GENTILONI: DALL’UE RISPOSTA COMPATTA E PROPORZIONATA
La posizione dell’Unione europea sembra essere più cauta rispetto a quella cinese. Lunedì in Lussemburgo i ministri degli Esteri dell’Ue discuteranno sulle contromisure ai dazi americani, ma al momento non sembrano esserci controdazi all’orizzonte, visto anche che a metà aprile scatteranno quelli decisi dopo le tariffe su acciaio e alluminio imposte da Trump. “La reazione della Cina contribuirà, almeno nel breve termine, a questo clima di guerra commerciale che c’è nel mondo, ma noi non dobbiamo farci influenzare perché come Europa dobbiamo fare la nostra parte, con una reazione inevitabile e proporzionata, in modo che non si possa dire che sono stati gli europei ad avviare un'escalation”, ha detto l'ex commissario europeo, Paolo Gentiloni, a margine del Forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio.
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