Guerra commerciale
Le banche in forte calo in Borsa sui timori dei dazi Usa
Il comparto bancario travolto dalle vendite, con il rischio di un aumento dell’inflazione che potrebbe complicare le prossime mosse delle banche centrali. A Milano Mps cede oltre il 5%, UniCredit a -8%
di Fabrizio Arnhold 4 Aprile 2025 11:17
I timori dei dazi si riflettono sulle Borse, con il settore bancario che accusa pesanti perdite a Piazza Affari. A metà mattinata, infatti, il sottoindice Ftse Italia Banks perde il 4,44%, ma mantiene un rialzo del +13% da inizio anno. Soffrono tutti i titoli del comparto, con i rischi di rialzo dell’inflazione, dopo i dazi americani.
GUERRA COMMERCIALE E INFLAZIONE
Il mercato teme che la guerra commerciale iniziata dal presidente Usa Donald Trump possa portare a una recessione, aumentando i rischi per il portafoglio crediti degli istituti e spingendo le banche centrali a tagliare ancora i tassi, nonostante i rischi di una ripresa della corsa dei prezzi.
BANCE IN CODA AL FTSE MIB
In questo scenario, i titoli bancari sono in rosso a Piazza Affari, in coda al Ftse Mib. Mps cede il 5,5%, Bper il 5%, UniCredit l’8%, la Popolare di Sondrio il 4,7% e Banco Bpm il 4,5%. Sotto i riflettori anche gli sviluppi del risiko bancario, con Banco Bpm che attende i risultato dell’Opa su Anima, arrivata oggi all’ultimo giorno utile.
IN ROSSO ANCHE LE BANCHE UE
Allargando lo sguardo all’Europa, sono in rosso anche i principali istituti europei. Il sottoindice Stoxx del comparto perde il 4% e le vendite interessano Societè Generale (-4,5%) e Bnp Paribas (-3,5%) a Parigi. In negativo anche le tedesche Deutsche Bank (-5%) e Commerzbank (-4,7%), Ubs cede il 3% a Zurigo; Barclays (-3,6%) e Hsbc (-3%) in calo a Londra; a Madrid Banco Sabadell (-5,2%), Santander (-4%) e Bbva (-4%).
Trending