La previsione

Recessione negli Stati Uniti? Ecco cosa rivela l’analisi di Columbia Threadneedle

Il violento sell-off sui mercati è stato innescato dallo svuotamento del carry trade in yen: se la Fed tagliasse i tassi più rapidamente di quanto finora programmato, l’acquisto di azioni potrebbe rappresentare un’interessante opportunità

di Leo Campagna 8 Agosto 2024 07:55

financialounge -  Columbia Threadneedle Investments economia recessione USA
Gli ultimi dati del mercato del lavoro statunitense, con una ridotta creazione di nuovi posti di lavoro e, soprattutto, un aumento del tasso disoccupazione, hanno generato un timore diffuso che gli Stati Uniti si stiano dirigendo verso una recessione. Dati pessimi che, in concomitanza di altri fattori critici persistenti (a cominciare dalle crescenti tensioni geopolitiche), sono stati seguiti da un crollo dei mercati azionari in tutto il mondo, soprattutto in Giappone.

LA REGOLA DI SAHM


“Tutto ruota intorno alla Regola di Sahm che segnala una recessione in presenza di un aumento di 0,5 punti percentuali nella media mobile a tre mesi del tasso di disoccupazione USA rispetto al suo minimo nei 12 mesi precedenti: una regola non ha mai dato falsi positivi o falsi negativi nelle 11 recessioni che si sono susseguite dal 1950 ad oggi. Si è inoltre sempre rivelata precisa anche in termini di tempistiche, risultando imminente entro pochi mesi. Inoltre, è molto più accurata delle misure standard quali la curva dei rendimenti” fa sapere nel weekly market outlook Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments.

RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA USA SENZA NESSUNA RECESSIONE


Se i recenti numeri validano la Regola di Sahm, a livello ufficiale, la tempistica delle recessioni statunitensi è stabilita da un comitato di economisti del National Bureau of Economic Research, che ricerca una flessione diffusa dell'economia che duri più di qualche mese. “Non ci troviamo ancora a questo punto e, inoltre, non sembrano nemmeno esserci elementi che mostrino squilibri finanziari che tipicamente presagiscono una recessione. Non sembrano nemmeno preoccupare né i bilanci familiari e nemmeno quelli aziendali” sottolinea Bell che non esclude un rallentamento modesto negli USA a causa del calo dei consumi, senza tuttavia nessuna recessione.

LE PREOCCUPAZIONI SUI NUMERI DELLA DISOCCUPAZIONE


Per quanto riguarda invece le preoccupazioni sui numeri della disoccupazione, il manager segnala come gran parte del recente incremento sia riconducibile al picco di persone rimaste senza lavoro a causa del maltempo o di licenziamenti temporanei che, tuttavia, dovrebbe invertirsi rapidamente. “Anche il massiccio afflusso di immigrati non autorizzati negli Stati Uniti, che in genere entrano nel mondo del lavoro USA dopo pochi mesi ma hanno un tasso di disoccupazione più elevato, è un fattore da tenere in considerazione” specifica Bell che aggiunge come la stessa inventrice della regola, Claudia Sahm, abbia dichiarato di non ritenere che la recessione sia imminente.

LO SVUOTAMENTO DELL’ENORME CARRY TRADE IN YEN


Il Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments non esclude che i prossimi dati macroeconomici USA possano segnalare in modo più netto e ampio un arretramento dell’economia ma resta fiducioso che al momento si tratti solo di un falso allarme. “I violenti movimenti di mercato a cui stiamo assistendo non sono imputabili soltanto agli ultimi dati deboli negli Stati Uniti ma anche allo svuotamento dell'enorme carry trade in  yen (finanziamenti in valuta nipponica senza copertura dal rischio cambio utilizzati per investimenti in altre parti del mondo, prevalentemente USA). Non a caso i maggiori movimenti sui mercati sono partiti dal Giappone e, inoltre, sono stati amplificati dai ridotti scambi tipici del mese di agosto. Se così fosse, gli Stati Uniti rallenterebbero senza una recessione e i mercati potrebbero stabilizzarsi e poi riprendersi. Non solo. Se la Federal Reserve statunitense, dovesse optare per tagliare i tassi di interesse più rapidamente di quanto avrebbe fatto in precedenza, l’acquisto di azioni potrebbe rappresentare un’interessante opportunità” conclude Bell.

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