Soluzioni di investimento

Pictet AM: al via un nuovo ELTIF specializzato in coinvestimenti di private equity sulle tecnologie ambientali

Il fondo punterà su aziende innovative e ad alto potenziale in cinque segmenti: consumi sostenibili, economia circolare, controllo dell’inquinamento, tecnologie abilitanti e riduzione dei gas serra

di Redazione 11 Giugno 2024 14:45

financialounge -  eltif Paolo Paschetta Pictet Asset Management
Pictet Asset Management (Pictet AM), annuncia il lancio di Private Assets Sicav – Environment Co-Investment Fund I, la sua seconda strategia disponibile sul mercato italiano in forma di ELTIF, autorizzata alla distribuzione sul segmento retail. La nuova soluzione amplia l’offerta del gruppo nell’ambito dei mercati privati e rappresenta il primo strumento di private equity tematico di Pictet per clienti privati italiani, con un focus su investimenti innovativi nelle tecnologie ambientali.

LE CARATTERISTICHE DEL FONDO


Il fondo effettuerà operazioni di coinvestimento di private equity, investendo direttamente in aziende non quotate (invece che in fondi esistenti) e affiancando i principali gestori di private equity a livello globale. La strategia mira a identificare quelle aziende solide e innovative, capaci di cavalcare i trend del cambiamento sostenibile e di sfruttare a proprio vantaggio le grandi sfide odierne in uno o più dei cinque segmenti ad alta convinzione di Pictet: consumi sostenibili, economia circolare, controllo dell’inquinamento, tecnologie abilitanti e riduzione dei gas serra.

I TRE APPROCCI DELLA STRATEGIA


L’obiettivo è di raggiungere a target 20-25 coinvestimenti, effettuati tramite un rigoroso processo di selezione. La strategia guarderà in particolare a società attive in Nord America ed Europa, seguendo i tre principali approcci di investimento propri del private equity: growth equity, per individuare società sane che hanno bisogno di capitale per crescere; buy-out, per fornire una dimensione nuova alle aziende di qualità nei mercati privati; venture capital, investendo in startup ad alto potenziale.

TECNOLOGIE AMBIENTALI: UNA CRESCITA POTENZIALE DI 12.000 MILIARDI


La strategia implementa poi il quadro scientifico dei Limiti Planetari nel suo approccio agli investimenti ambientali per indirizzare il capitale privato verso le tecnologie green. La Climate Policy Initiative calcola infatti che i finanziamenti per il clima dovranno aumentare almeno del 590% per raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2030. Pertanto, sebbene l’attuale tasso di penetrazione delle tecnologie ambientali sia oggi ancora basso, si prospetta per quella data una crescita con un valore potenziale di circa 12.000 miliardi di dollari.

L’ESPERIENZA DI PICTET NEL GREEN


Guidato da Pierre Stadler, Head of Thematics PE, e Nicola Thomas, Thematics Principal, il fondo si avvale del track record ultra-venticinquennale del Gruppo Pictet nell’investimento tematico e dei più di 300 coinvestimenti effettuati dalla prima operazione del 1992. Pictet attualmente gestisce 20 strategie tematiche, incluse 8 strategie sull’ambiente, con un team di oltre 70 professionisti degli investimenti.

“I PRIVATE ASSET PERMETTONO DI INVESTIRE SU REALTÀ AD ALTISSIMO POTENZIALE”


Paolo Paschetta, Equity Partner, Country Head Italia di Pictet AM, ha commentato così il lancio di Environment Co-Investment: “I private asset permettono di investire su realtà ad altissimo potenziale solitamente fuori dai radar dell’investimento tradizionale. Parliamo di aziende con margini strutturalmente solidi e una forte spinta tecnologica, caratteristiche che consentono all’investitore di beneficiare di un’elevata diversificazione del rischio, ritorni consistenti nel tempo e decorrelazione dalle dinamiche macro di breve termine”.

“Il nuovo fondo Environment Co-Investment – ha proseguito Paschetta – ci permette non solo di entrare sul mercato italiano con un prodotto di Private Equity, ma anche di mettere a frutto le competenze maturate nell’ambito degli investimenti tematici ambientali dopo oltre vent’anni dal lancio del primo fondo dedicato all’acqua nel 2000. Come società non quotata e improntata all’innovazione, ci avvaliamo dell’esperienza maturata all’interno dei mercati privati tramite servizi tailorizzati”.

Paschetta ha concluso sottolineando i punti di contatto tra la filosofia di Pictet e quella che guida gli investimenti Private Equity. “L’attenzione al dettaglio di Pictet e ai temi di investimento secolari, la nostra indipendenza, l’approccio attivo e la nostra visione di lungo termine si sposano alla perfezione con la filosofia di investimento dei mercati privati. In particolare, lo strumento dell’ELTIF dà la possibilità anche ai risparmiatori retail di accedere a una vasta gamma di investimenti alternativi tipicamente ad uso esclusivo di operatori professionali”.

“MOLTISSIMA INNOVAZIONE NELLE IMPRESE NON QUOTATE”


“Grazie a questo nuovo fondo gli investitori avranno accesso ad un portafoglio di coinvestimenti di private equity rigorosamente selezionato con società che presentano le opportunità più interessanti” ha aggiunto Pierre Stadler, gestore del Fondo. “Vi è infatti moltissima innovazione nelle imprese non quotate, in particolare quelle che affrontano attivamente le sfide ambientali. La strada della transizione verso un mondo più sostenibile costituisce una delle sfide più grandi che la società abbia mai avuto. Pertanto, le imprese che operano in questo ambito possono generare rendimenti significativi e una crescita a lungo termine superiore alla media”.

DURATA, CLASSIFICAZIONE E IMPORTO MINIMO


Il fondo, che ha la forma giuridica di Closed End SICAV di diritto lussemburghese ed è conforme alla normativa ELTIF (fondo d’investimento europeo a lungo termine), ha una durata prevista di dieci anni, con la possibilità di prolungare la scadenza di altri tre. La strategia sarà classificata come fondo art.8 ai sensi dell’SFDR (il regolamento UE relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari). L’importo minimo di sottoscrizione è di EUR 10mila per la classe di azioni retail (classe R EUR).

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