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PGIM: i rischi del buy and hold senza disciplina di vendita

Nell’azionario growth è importante esaminare la disciplina di vendita, i fattori da considerare nelle decisioni di realizzo e il modo in cui il rigore a breve termine migliora la concentrazione a lungo termine

di Leo Campagna 6 Maggio 2024 15:12
financialounge -  Jennison Associates mercati PGIM

Troppo spesso gli investitori si aggrappano ai titoli azionari growth vincenti per troppo tempo, lasciando che la familiarità o l’autocompiacimento offuschino il loro giudizio a mano a mano che le dinamiche di crescita cambiano. Secondo gli esperti di Jennison Associates, il gestore specializzato in growth equity fondamentale di PGIM, evitare questa trappola è fondamentale per ottenere rendimenti interessanti a lungo termine corretti per il rischio.

I FATTORI DI CRESCITA SONO IN CONTINUA EVOLUZIONE


Dal momento che i fattori di crescita sono in continua evoluzione, i migliori portafogli azionari di crescita globale devono riflettere continuamente questa dinamica. In quest’ottica, i professionisti di Jennison conducono ricerche approfondite per ciascuna partecipazione in portafoglio, compresa una rigorosa valutazione dei rendiconti finanziari con incontri con dirigenti senior, clienti, fornitori e concorrenti, per sviluppare prospettive fondamentali e modelli di utili. Il team si concentra sull’entità e sulla durata dei fattori trainanti della crescita a lungo termine ed è disposto ad accettare la volatilità dei prezzi delle azioni a breve termine in cambio di rendimenti potenzialmente significativi a lungo termine.

È MOLTO DIFFICILE IDENTIFICARE IN ANTICIPO I TOP PERFORMER


E’ infatti molto difficile identificare in anticipo i top performer. A questo proposito, un’analisi condotta sull’indice MSCI All Country World dal giugno 2005 al dicembre 2023, confrontando le stime di consenso sugli utili delle aziende con i profitti effettivamente realizzati cinque anni dopo, evidenzia come meno del 20% delle società si siano confermate top performer di mercato rispettando le previsioni di crescita iniziale degli utili. Per questo motivo, le partecipazioni del team azionario globale di Jennison devono guadagnarsi ogni giorno un posto nel portafoglio globale.

LA PAZIENZA RIPAGA CON POTENZIALI FRUTTI


Molti favoriti della crescita (ad esempio Blackberry e Yahoo) che hanno dominato i settori per molti anni alla fine hanno infatti perso la leadership a causa delle nuove tecnologie, dei nuovi concorrenti o di un nuovo ambiente macroeconomico. “Preferiamo essere di mentalità aperta e rigorosi nella costruzione del nostro portafoglio globale, il che significa identificare ed eliminare costantemente i titoli in cui la crescita potrebbe rallentare oppure per una nuova concorrenza che potrebbe emergere. Questo approccio ci consente di essere pazienti con le aziende che riteniamo fioriranno e genereranno potenzialmente crescita e rendimenti elevati nel lungo termine” sottolineano i manager di Jennison, convinti che le aziende di maggior successo nel lungo termine sono state in grado di innovare, evolversi e reinventarsi.

LA DISCIPLINA DI VENDITA: UN MIX DI ARTE E SCIENZA


Nei portafogli globali di Jennison, le posizioni vengono liquidate principalmente per tre ragioni: per finanziare opportunità di crescita più interessanti, oppure per realizzare guadagni o, infine, per riflettere un cambiamento nei fondamentali che altera la tesi di investimento. “Spesso vendiamo una partecipazione quando l’idea che ne alimenta la crescita ha esaurito il suo corso, il “nuovo” mercato si satura, la società sembra non avere idee promettenti in fase di sviluppo o anche quando raggiunge il nostro obiettivo di prezzo” riferiscono gli esperti di Jennison.

UN METODO CONSOLIDATO


Un metodo piuttosto consolidato: nel portafoglio del comparto di riferimento Global Equity Opportunities, oltre il 50% dei titoli venduti hanno sottoperformato il portafoglio globale nel periodo di un anno successivo alla vendita, percentuale che sale al 75% nel successivo periodo di cinque anni. “La nostra disciplina di vendita è un elemento critico per il successo dei nostri investimenti. Elimina le società che non riescono a soddisfare le nostre tesi di investimento e ci offre il capitale per dedicare più risorse ai potenziali ‘nuovi vincitori’ che riteniamo possano offrire una sovraperformance a lungo termine nei nostri portafogli globali” concludono i manager di Jennison.
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